“L’apertura al pubblico dei giardini di Villa Le Corti - racconta Clotilde Corsini - è una restituzione di un patrimonio di bellezza che desideriamo condividere e, contemporaneamente, una consegna a chi verrà dopo di noi. I giardini aperti al pubblico sono lo spazio verde della nostra casa, perciò non abbiamo voluto cartelli segnaletici o recinzioni. Il lavoro di recupero è stato possibile grazie ai fondi del PNRR Cultura e completa il restauro dell’intero complesso architettonico che con Duccio abbiamo iniziato nel 1992 quando abbiamo deciso di vivere qui”.
Villa Le Corti sorge nella zona settentrionale del Chianti Classico, sulla dorsale che divide le valli dei fiumi Greve e Pesa, affacciata su un paesaggio di vigneti, uliveti e boschi.
L'intero complesso, che si erge su un vasto pianoro circondato da muri di contenimento, fu progettato alla fine del Cinquecento da Santi di Tito, pittore e architetto tra i più stimati all’epoca in Toscana. Nel corso dei secoli, i giardini sono stati costantemente arricchiti e ampliati, per realizzare una Villa-Fattoria di grande fascino che raccoglie, e racconta, tutte le epoche, dall’inizio del Seicento fino alla fine del XX secolo.
Al centro del grande Prato che ricopre le Cantine sorge la Villa, fulcro di un lungo asse prospettico sul quale si incardinano tutti i giardini.
Verso sud, si trova il terrazzamento del Giardino all'Italiana e, scendendo, l’antico Pomario e l'Orto; verso San Casciano, a nord, si snodano i Giardini Romantici ottocenteschi e il lungo Viale dei Cipressi che emerge imponente nel paesaggio.
L'impianto originario, come documentano gli antichi cabrei conservati nell’Archivio della famiglia Corsini conservato al primo piano della Villa, comprendeva il grande Prato, così come lo vediamo ancora oggi, e diversi 'orti'. Nella seconda metà del 1600, Filippo Corsini incarica l'architetto Giovan Battista Foggini di progettare un nuovo ingresso monumentale alla tenuta: il Viale dei Cipressi detto ‘il Viottolone’.
Mentre alla fine dell’Ottocento fu Don Tommaso, seguendo la moda del tempo, a far progettare all’architetto Vincenzo Micheli i due grandi Giardini Romantici ai lati del Viale.
Un importante intervento di restauro iniziato nel 2023, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato dalla Comunità Europea, ha riportato l’intero complesso dei giardini all’antico splendore.
I giardini - Il Prato, i Giardini Romantici e quello all’Italiana, l’Orto e il Pomario - sono visitabili accompagnati dall’audioguida. Alla visita dei giardini è possibile abbinare quella alle cantine, scegliere tra diversi tipi di degustazione di vino e di olio nell’Enoteca, gustare la cucina toscana all’Osteria e, in ultimo, regalarsi un ricordo della visita nel Negozio.
Gli interni della Villa e dell’Archivio sono visitabili esclusivamente su prenotazione.