Remigration summit contro la Toscana?

Lettera del presidente del consiglio regionale Mazzeo al Prefetto di Livorno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 Ottobre 2025 21:46
Remigration summit contro la Toscana?

In un video che invita alla partecipazione al Remigration summit a Livorno il 4 ottobre 2025 viene spiegato che il luogo è stato scelto per due ragioni: la storia antifascista e comunista della Città è il primo. La candidatura di Antonella Bundu alle elezioni regionali della Toscana il secondo."Se le peggiori destre occidentali ci identificano come l’avversario, vuol dire che abbiamo fatto le scelte giuste, in particolare nel prendere posizioni chiare su temi fondamentali, come il ripudio della guerra, la contrarietà alle politiche di militarizzazione del territorio, al denuncia delle responsabilità dei nostri Governi rispetto alla devastazione di tanti Paesi nel mondo, il rifiuto netto di qualsiasi elemento di razzismo e discriminazione, la costante denuncia del sistema di sfruttamento costruito attorno ai flussi migratori -dichiara Antonella Bundu, candidata presidente di Toscana Rossa- Negli ultimi giorni di campagna elettorale continueremo a parlare di sanità, trasporto pubblico, infrastrutture, lavoro e dei problemi quotidiani delle persone, ma nel frattempo prendiamo atto della continua campagna di odio che sulle piattaforme digitali viene alimentata nei confronti della candidata Presidente collegata alla nostra lista, dandole ovviamente solidarietà, con ancora più determinazione per il percorso che abbiamo scelto per la scadenza del 12 e 13 ottobre 2025".

In relazione all'annunciata iniziativa elettorale, il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha inviato una lettera al prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi e in cui chiede la convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e la valutazione di non concedere l'autorizzazione all'iniziativa.

“Apprendere che non sia stato convocato un Comitato di ordine pubblico prima del 4 ottobre conferma la delicatezza di un evento nato per esasperare le tensioni e fomentare l’odio a fini elettorali. La Lega continua a scivolare sempre più a destra, mettendo il timbro – con la presenza di Vannacci e Bertolini – su un movimento razzista e anticostituzionale che inneggia perfino alla deportazione”. Così Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana e candidato del Pd nel collegio di Pisa a proposito del raduno annunciato dal movimento di estrema destra per sabato prossimo a Livorno.

“Mi spiace per loro, hanno scelto il posto sbagliato: la Toscana non è terra per l’estrema destra, è terra di resistenza, di don Milani, la prima ad aver abolito la pena di morte. Livorno, poi, è la città delle Leggi Livornine, della tolleranza e dell’inclusione. Non accetteremo mai che la nostra Regione venga associata a chi predica esclusione e odio. Remigration è un movimento contrario ai valori della Costituzione e la Lega, per quanto tenti scappatoie di forma ci è dentro con tutte le scarpe e calpesta i valori della nostra Carta. Il silenzio della premier Meloni sul suo alleato è ormai imbarazzante quanto significativo. A questo punto chiediamo che intervenga la Prefettura. La Toscana difenderà sempre la sua storia e i principi democratici che la fondano”.

“Se Vannacci ha delle questioni da sollevare sull’accoglienza dei migranti, dovrebbe rivolgersi a chi ha la competenza diretta: il ministro dell’Interno Piantedosi. Forse, una volta divenuto ex generale, si è scordato di come funziona la gerarchia dello Stato” A dirlo è Serena Spinelli, assessora regionale al welfare e candidata al Consiglio regionale della Toscana “Il punto vero – conclude Spinelli – è che Vannacci e la Lega preferiscono fare propaganda per un voto in più invece di affrontare con serietà la questione delle politiche migratorie. Su temi così complessi servono invece responsabilità e rispetto delle istituzioni”.

“In tema di immigrazione il sistema regionale toscano targato Pd ha completamente fallito. I reati di concussione e frode nelle pubbliche forniture nei confronti di richiedenti asilo, contestati a carico di cinque indagati, amministratori e collaboratori di una cooperativa sociale operante nell'accoglienza dei migranti, sono un esempio, che non è l’unico, di come sia concepita la materia dell’immigrazione. Fiumi di soldi pubblici che hanno arricchito il business di associazioni che non hanno prodotto alcuna integrazione ma solo gente disperata che poi si è affidata alla criminalità.

Il modello virtuoso difeso da Giani è virtuoso solo per il business di pochi e il risultato è visibile nelle nostre città, riempite da immigrati sbandati. Ci vogliono subito due Cpr in Toscana per rimediare all’accoglienza indiscriminata che ha riempito le nostre città. Sull’immigrazione la sinistra ha costruito un sistema malato che va stroncato, per noi chi è irregolare e chi delinque deve essere rinchiuso mentre per la sinistra di governo in Toscana deve stare nelle strade e questo è per noi inaccettabile” dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.

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