Via Schiff, Firenze sbadata: dal giardino per bambini al rischio discarica

Torselli (Fratelli d'Italia) e Semplici (Forza Italia): “Quanto costeranno ai fiorentini tutti gli errori commessi dall’amministrazione comunale su quest’area?”

Antonio
Antonio Lenoci
03 novembre 2015 09:50
Via Schiff, Firenze sbadata: dal giardino per bambini al rischio discarica

La storia di via Schiff potrebbe far arrossire i fiorentini e forse qualcuno si è pure imbarazzato in questi anni. L'area che si trova negli interni di via Gabriele D'Annunzio, a pochi metri dal presidio Asl del Quartiere 2 era appena stata riqualificata con la realizzazione di alcuni edifici con immobili di varia tipologia e prezzi medio-alti. La vita scorreva tranquilla, tra i bambini che giocavano nel parco giochi ed i locali commerciali che prendevano vita. Ad un tratto il tracollo.

Buio.La Giunta guidata da Matteo Renzi assieme a Casa Spa presenta un progetto innovativo per la realizzazione di una palazzina ad Impatto Zero. Ricordiamo "Impatto Zero".Si tratta di "21 appartamenti, lavori nel 2012 e chiavi in mano nel 2014 per un costo di 2,5 milioni di Euro". I quotidiani titolano "Il primo edificio in Italia interamente in legno ed a risparmio energetico" dotato delle migliori tecnologie domotiche come ad esempio "le tapparelle fotosensibili" che si orientano come un girasole.

Spettacolo.Dopo una cantierizzazione turbolenta ed osteggiata dai residenti che avevano appena acquistato casa perché c'era un bel parco per i bambini e si ritrovavano invece le ruspe in giardino, arriva l'ipotesi contaminazione. Nelle terre scavate c'è il mercurio. E' vero? Occorrono alcuni mesi per capirlo, nel frattempo si inizia a parlare di bonifiche non fatte, fatte male, da rifare. Il cantiere diventa un ricettacolo di sporcizia. A fine 2015 la situazione è questa: “Nuove recinzioni a spese del comune per evitare che i giardini chiusi ai cittadini vengano utilizzati come bivacco e discarica abusivi…

L'ex consigliere comunale fiorentino Marco Semplici, oggi siede sui banchi del Municipio di Fiesole ed è consigliere metropolitano, ed il consigliere di Palazzo Vecchio, Francesco Torselli, conoscono bene la vicenda e raccogliendo l'esasperazione dei residenti, sbottano: “Questo piccolo appezzamento di verde, tra Viale d’Annunzio e Via Lungo l’Affrico, finirà per costare un occhio della testa all’amministrazione comunale, quindi agli stessi cittadini di Firenze, compresi coloro che non hanno avuto il piacere di visitare questa nuova area urbana.

I giardini di Via Ugo Schiff, realizzati qualche anno fa quale opera di mitigazione alla massiccia urbanizzazione della zona, sono frutto di una serie infinita di scelte sbagliate dell’amministrazione comunale che si sono tradotte, come sempre accade in questi casi, in tanto denaro pubblico gettato alle ortiche”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Torselli ed il capogruppo di Forza Italia al consiglio della Città Metropolitana, Semplici proseguono: “Nel marzo del 2015 l’amministrazione comunale ha chiuso al pubblico i giardini di Via Schiff, dopo che nel terreno erano state trovate tracce inquinanti di metalli pesanti, probabilmente residui delle passate lavorazioni delle industrie della zona.

I giardini sono stati transennati e inibiti al passaggio ed alla sosta dei residenti, ma gli effetti di questa azione sono stati ben differenti: le transenne, pagate ovviamente coi soldi pubblici, sono state rimosse e le reti di recinzione divelte, mentre i giardini sono diventati sede di bivacchi e discariche a cielo aperto. Essendo infatti ‘ufficialmente chiusi’ nessuno ha provveduto più a pulirli, a rimuovere le cartacce ed i rifiuti abbandonati sull’erba, a svuotare i cestini”.

“Ed ora cosa intende fare l’amministrazione comunale? Entro una o due settimane saranno istallate nuove recinzioni, stavolta più efficaci delle precedenti, per evitare che la gente continui ad entrare nei giardini. Questo, tradotto, significa nuovi soldi pubblici spesi per rimediare ad un errore urbanistico che, come sempre accade nel nostro paese, non avrà mai un colpevole, ma ricade inevitabilmente sulle tasche dei cittadini” concludono i consiglieri."Impatto Zero", era così, giusto?

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