Via Baracca, occupanti sgomberati: e adesso dove vanno?

In questo momento decine di persone sono sul ponte sopra piazza Puccini in attesa di saperlo. L'intervento di SPC

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2021 18:14
Via Baracca, occupanti sgomberati: e adesso dove vanno?
Fotografie di Alessandro Rella

FOTOGRAFIE - Decine di persone in questo momento (circa alle 18,15) sono sul ponte sopra piazza Puccini, quello che la collega a via Baracca, seduti in attesa di sapere dove dormiranno stanotte e quale sarà la loro sistemazione nei prossimi giorni. Si tratta degli occupanti abusivi dello stabile sgomberato stamattina dalle forze dell'ordine, uno sgombero avvenuto senza particolari grattacapi di ordine pubblico ma che ha causato ampi problemi di viabilità per buona parte della mattinata. Le due porte sono state chiuse poco dopo le ore 18.

Le persone sul ponte, in buona parte di origine somala, anche richiedenti asilo, sono  dotate di megafono con cui si danno le indicazioni a distanza su cosa fare. La situazione, all'attenzione degli organi istituzionali, dovrebbe sbloccarsi in breve tempo, quasi certamente prima del calare del sole.

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"Un copione già visto, in pieno rispetto delle circolari del settembre 2018 volute dall'allora ministro dell'Interno Salvini. Ancora una volta un perfetto esempio di cattiva gestione di uno sgombero che di per sé non porta mai a soluzioni, ma sposta semplicemente i problemi poiché le persone non spariscono ma allo stesso tempo vengono private di un alloggio, allontanate dai luoghi di lavoro e dai servizi del territorio a cui facevano riferimento -intervengono i Medici per i diritti umani- Termina una lunga, amara giornata con il rischio che stasera ci siano decine di persone vulnerabili per strada senza un tetto sulla testa e senza prospettive.

Come possiamo non definire vulnerabili, infatti, delle persone che vivono in condizioni di marginalità, con esperienze migratorie difficili, spesso gravemente traumatiche? Quanto vulnerabili devono essere delle persone per trovare un futuro differente?"

"Ci uniamo alle parole di Medici per i Diritti Umani, intervenuti oggi allo sgombero di via Baracca, rispetto alla denuncia di quanto avvenuto nella nostra città in queste ore.  Lo Stato - dicono i consiglieri comunali Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune - ordina di togliere un tetto sopra la testa a intere famiglie e il Comune resta in silenzio, scarica ogni responsabilità e si limita a mitigare le conseguenze, offrendo soluzioni parziali, a meno persone che può e senza nessun orizzonte di medio periodo. Come gruppo consiliare eravamo presenti anche in questa occasione, andata in scena nonostante il blocco degli sfratti di cui le istituzioni si riempiono la bocca.

Riteniamo grave che non ci fosse nessun servizio di mediazione e che ancora una volta si sia consumata un'azione con caratteri fortemente repressivi, che nel migliore dei casi "spostano" le questioni, ma più spesso aggravano le situazioni di fragilità. Continueremo a essere al fianco delle persone in condizione di bisogno e di chi lotta per i diritti alla casa e all'abitare: ci stupisce che nonostante la pandemia il Comune di Firenze prosegua nella sua abituale decisione di nascondersi dietro a una vuota legalità, che nega i diritti umani in nome della legge. La politica serve a rendere migliore i territori che viviamo, non a negare la dignità delle persone", concludono gli esponenti della sinistra.

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