Venerdì 26 marzo: sciopero nazionale dei trasporti

In Toscana i lavoratori del Tpl sono 5.500: quanti aderiranno?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2021 17:15
Venerdì 26 marzo: sciopero nazionale dei trasporti

Domani 5500 lavoratrici e lavoratori toscani sono chiamati da Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uilt-Uil, Faisa e Ugl-Fna a scioperare per il rinnovo del contratto nazionale di categoria scaduto il 31 dicembre 2017, per la riforma del settore trasporti e il riconoscimento di categoria essenziale al fine di ottenere la vaccinazioni contro Covid-19 ovviamente su base volontaria. 

Lo sciopero, che inevitabilmente provocherà disagi all’utenza, è stato proclamato non solo per il mancato rinnovo del contratto, nella sua parte economica, ma anche a supporto di una riorganizzazione del settore, che dovrà offrire un servizio di trasporto pubblico organizzato ed efficiente. Una riorganizzazione del settore che favorisca aggregazioni e fusioni d’impresa, predisponendo sane relazioni industriali, finalizzate a definire opportune norme contrattuali per un lavoro più sicuro stabile e più dignitoso mettendo al centro la dignità, la professionalità e la responsabilità degli autoferrotranvieri.

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Quella del Tpl è una categoria essenziale, che quotidianamente sta a contatto con centinaia di persone garantendone il trasporto, eppure non si è provveduto in termini di sicurezza a metterla a riparo da possibili contagi attraverso la vaccinazione come altre categorie delle quali si è riconosciuto correttamente l’utilità essenziale.La Fit Cisl si auspica che si giunga quanto prima ad un’intesa con le associazioni datoriali visto che il Decreto Sostegni ha stanziato ulteriori importanti risorse, pari a 800 milioni di euro, che si aggiungono a quelle già ricevute e destinate al settore per compensare la riduzione dei ricavi da traffico causati dagli effetti della pandemia, e che ai lavoratori del trasporto sia data quanto prima la possibilità di vaccinarsi contro il Covid 19, visto che tra molteplici difficoltà quotidiane e con grande senso di responsabilità continuano a garantire la mobilità dei cittadini seppur questa pandemia non accenni a diminuire.

“I 5500 lavoratori del TPL in Toscana hanno sempre risposto presente in questi mesi di pandemia, mentre ancora una volta registriamo la mancata volontà da parte delle associazioni datoriali di non rinnovare il CCNL, scaduto ormai da 3 anni - spiega David Zullo della Segreteria Uiltrasporti Toscana - Le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale sono stati in questo ultimo anno in prima linea, un settore che non si è mai tirato indietro rispetto alle difficoltà. Per questo è inaccettabile la chiusura da parte delle associazioni datoriali. Il governo nell’ultimo anno ha triplicato risorse per tutto il comparto e il Decreto Sostegni ha stanziato ulteriori 800 milioni. Chiediamo che una parte di queste risorse siano destinate al rinnovo contrattuale. E chiediamo anche che il Ministero vigili sull’utilizzo di queste risorse”.

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