Venduta al colosso nipponico. Dura la reazione della Cisl: "Siamo arrivati a questo punto per le gravi scelte industriali che in questi anni il gruppo dirigente di Finmeccanica ha fatto e perché la politica a tutti i livelli, non ha saputo e voluto rilanciare l’industria italiana del ferroviario, settore in grande crescita nel Mondo".
Soddisfatto il presidente toscano Enrico Rossi: "Finmeccanica ha concluso l'accordo con Hitachi per la cessione del ramo ferroviario. Le prime notizie relative al valore dell'acquisto, fanno pensare ad una positiva operazione d'investimento per rafforzare la presenza del colosso giapponese nel settore della mobilità su ferro a livello mondiale e, in particolare in Europa, come competitore con altri players. Ovviamente i contenuti dell'accordo dovranno essere specificati nei prossimi tempi. Alla Regione preme in particolare conoscere il piano industriale e il ruolo che si intende attribuire allo stabilimento di Pistoia, in una regione dove la presenza di imprese e competenze nel settore ferroviario è forte e consolidata"
"Sia io – continua Rossi - che il sindaco di Pistoia, con cui stamane mi sono sentito telefonicamente, siamo interessati quanto prima ad incontrare la dirigenza di Hitachi. La Regione è disponibile a fare investimenti in valore aggiunto e a sostegno del processo formativo. Sosterremo ogni progetto che punta alla qualità del prodotto e dell'occupazione. Lo faremo anzitutto attraverso i fondi europei. Siamo pronti a fare tutto quello che si rendesse necessario a questo scopo. L'auspicio è che, così come è avvenuto con multinazionali come la General Electric, analoghi rapporti di collaborazione, costruttivi e durevoli, possano maturare con il colosso nipponico".
"Questo investimento – conclude il presidente - non fa che confermare la rinnovata capacità da parte del paese di fornire un quadro di certezze in grado di attrarre gli interessi dei grandi gruppi industriali e dei grandi flussi finanziari. Siamo certi che con l'impegno e il lavoro di tutti potranno essere conseguiti risultati sempre migliori per l'occupazione e per la capacità produttiva della Toscana".
Citera Jury, Segr. Fim-Cisl Toscana Nord"Finmeccanica ha ceduto il 100% di ANSALDOBREDA e il 40 % di ANSALDOSTS quindi non più una possibile partnership ma una vendita totale del settore trasporti e segnalamento. Siamo arrivati a questo punto per le gravi scelte industriali che in questi anni il gruppo dirigente di Finmeccanica ha fatto e perché la politica a tutti i livelli, non ha saputo e voluto rilanciare l’industria italiana del ferroviario, settore in grande crescita nel Mondo.Oggi si svolta, siamo ceduti a Hitachi con un offerta vincolante e quindi dobbiamo sindacalmente cercare di capire il reale piano industriale, rivendicando le competenze, la conoscenza, il valore di costruire totalmente treni e metropolitane, il ciclo completo dalla progettazione al collaudo finale è stato e dovrà essere il nostro punto di forza, senza una testa che pensa e crea, le gambe della produzione rischiano di finire lentamente.
Aspettiamo il Piano Industriale nei dettagli e poi potremo definire e rivendicare le nostre posizioni. La politica locale, regionale e nazionale deve impegnarsi a gestire questo importante cambio, cercando di creare garanzie di sostegno ai possibili sviluppi che si creeranno. Vigileremo su tutti i tavoli, cercando di sostenere opportunità e sviluppo per tutto il territorio. Come Fim-Cisl Toscana Nord da tempo sosteniamo che non sia il nome a cambiare il futuro della nostra azienda, ma sia un piano industriale serio e trasparente.
Abbiamo chiesto e chiederemo con forza il mantenimento dei posti occupazionali nel territorio e dello sviluppo del settore.Molta attenzione deve essere fatta anche nei confronti della aziende dell’indotto di tutto il territorio Pistoiese e non solo, non ci possiamo assolutamente permettere in questa fase difficile di perdere know how e ulteriori posti di lavoro"
In Toscana, caso unico nel panorama nazionale, è stato da tempo costituito un distretto ferroviario (Ditechser - Distretto per le Tecnologie Ferroviarie, l'Altà Velocità e la Sicurezza delle Reti, che raggruppa già oltre 100 imprese e 4 Università e numerosi laboratori pubblici e privati) e stabilito la partecipazione al pacchetto azionario della società per le prove della sicurezza e certificazione del materiale rotabile (Italcertifer.Spa: titolare di un investimento da 100 milioni ad opera del Gruppo FS), compresi i futuri treni ad Alta Velocità. Anche Hitachi attraverso Ansaldo Breda potrà avvalersi delle imprese presenti nel distretto e delle infrastrutture tecnologiche di Italcertifer.