Valvirginio: il 2020 è una buona annata, ma serve una cura per il Covid

Il presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini, Baragli: "L'Horeca è fermo, e abbiamo giacenze importanti: i vini blasonati hanno sofferto di più il lockdown"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2020 23:45
Valvirginio: il 2020 è una buona annata, ma serve una cura per il Covid

La produzione di vino sarà più bassa del 15% in termini quantitativi, ma in termini di qualità il 2020 "è una buona annata, le uve sono molto buone e sono sane": Ritano Baragli, presidente della Valvirginio Cantina Sociale Colli Fiorentini, fa il punto della vendemmia 2020, ormai prossima al completamento. "Siamo oltre il 70% - spiega - ma nell'ultimo periodo il tempo non ci ha voluto particolarmente bene.

Ora i nostri soci stanno incontrando delle difficoltà per via delle abbondanti piogge, che ostacolano la raccolta delle uve. Il grosso della raccolta è avvenuto, certamente ci sono aziende che hanno una superficie più vasta e quindi sono indietro". Inoltre, osserva Baragli, "le piogge hanno fatto sì che le piante assorbissero molta acqua, diluendo il tenore zuccherino delle uve: tuttavia, man mano che tornerà il sole, si tornerà abbastanza velocemente a gradazioni che erano molto buone.

Si trova una minore quantità media di uve, ma la qualità è buona, con punte di ottimo".

Le stime di Assoenologi indicano un calo della produzione intorno al 15% per la Toscana, "ma nelle zone che hanno avuto danni per la gelata di aprile - spiega il presidente della Cantina Sociale Colli Fiorentini - le aziende perderanno molto più del 15%, c'è chi ha perso il 50%.

La produzione sarà comunque abbastanza elevata, a fronte di giacenze importanti: a causa della pandemia Covid-19 e del lockdown, spiega Baragli, "soprattutto in Toscana i valori più alti di questi vini hanno bloccato ancora di più le vendite, L'Horeca e la ristorazione, che valgono il 35% delle vendite in Italia, sono fermi: sono ripartiti un po' da giugno andando benino nell'estate, ma non si può riprendere il tempo perso, ora che finisce la bella stagione gli spazi esterni saranno meno utilizzabili. I vini più blasonati soffrono di più rispetto ai vini da tavola, perché con il lockdown i consumatori hanno comprato nella grande distribuzione. Speriamo che si trovi alla svelta una cura efficace per il Covid: bisogna sperare che questo periodo finisca nel più breve tempo possibile, e che la gente si tranquillizzi".

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