Vaccinazioni: in Consiglio regionale una Commissione speciale

Approvati gli emendamenti di Scaramelli (Italia Viva): “Indagine, controllo, supporto e monitoraggio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2021 21:45
Vaccinazioni: in Consiglio regionale una Commissione speciale

Firenze, 7 aprile 2021- “Funzioni di indagine, controllo, di supporto e monitoraggio, verifiche puntuali della campagna vaccinale. La Commissione speciale è un passo in avanti importante per poter dare un contributo fattivo alla vaccinazione anti Covid”. A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale, sull’atto approvato oggi dall’Aula con anche i suoi emendamenti.

“Sono convinto - ha detto Scaramelli in Aula - che sia indispensabile avere, da parte di tutti, il coraggio di accogliere le critiche e coinvolgere le forze politiche, di maggioranza e opposizione, con l’obiettivo di migliorare un quadro che nel complesso fino ad oggi non è stato soddisfacente. È il momento di lavorare tutti insieme”.

La Commissione svolgerà attività di indagine, da svolgersi anche mediante le audizioni, e di garanzia per la trasparenza nell’accesso dei dati sulla campagna vaccinale. “Bene che il Consiglio regionale abbia fatto un passo indietro per farlo fare uno in avanti alla Toscana tutta – dice Scaramelli, che aggiunge - sono state giornate impegnative ma ho letto nelle parole di molti colleghi, anche della maggioranza, anche di chi non ha ruoli diretti nella vaccinazione, la volontà di cambiare verso.

Finalmente siamo arrivati ad una decisione che potrà, nei prossimi giorni, dare i suoi frutti. Le parole d’ordine sono sempre le stesse: vaccinare, vaccinare, vaccinare. La nostra regione può invertire i numeri e diventare la capofila della logistica e dell’organizzazione della campagna vaccinale. Ho ringraziato i sanitari e tutti coloro che in questi mesi si sono prodigati, anche nei fine settimana, nella somministrazione delle dosi. Ma è evidente che oltre all’aspetto sanitario serva mettere le mani e migliorare tutte le attività legate a logistica, organizzazione e trasparenza delle liste di vaccinazione”.

“E' evidente che l'unica forza di opposizione in Toscana è costituita da Fratelli d'Italia. Non ci accontentiamo di una Commissione speciale che non farà luce sulle scelte fatte dal governatore Giani e l'assessore Bezzini. I toscani vogliono sapere chi sono i più di 40 mila soggetti che hanno ricevuto il Pfizer prima degli ultraottantenni e non rientravano tra il personale socio-sanitario. Vogliono sapere perché la campagna vaccinale per grandi anziani è partita al rallentatore nonostante i medici di famiglia fossero disponibili fin dal 26 novembre.

Vogliono sapere perché sono state aperte le vaccinazioni a magistrati e avvocati mentre tanti soccorritori non sono ancora stati immunizzati. E poi vogliono sapere perché i furbetti sono riusciti a vaccinarsi mentre i fragili aspettano ancora di ricevere la prima dose. In Toscana serviva una commissione di inchiesta per capire chi e che cosa è stato sbagliato fino ad oggi nella somministrazione dei vaccini, per cercare tutti insieme di migliorare la situazione; invece si sono messi tutti d’accordo per istituire una ‘Commissione Insabbiamento’ che servirà soltanto a dire quanto siamo stati bravi, nascondendo tutto quello che non ha funzionato fino ad oggi e operando addirittura una censura verso quelle che saranno ritenute Fake News”.

E’ il duro commento del gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, in merito alla bocciatura da parte del Consiglio regionale della proposta di istituzione della commissione d’inchiesta sui vaccini.

“La Commissione speciale e la Commissione d’inchiesta non sono la stessa cosa - sottolinea il capogruppo Francesco Torselli -. La prima non ha poteri ispettivi, svolge attività di supporto alle scelte della giunta regionale e farà un monitoraggio sulla diffusione delle fake news sulla campagna vaccinale. Per noi, invece, è fondamentale e imprescindibile indagare su quello che è andato storto dal 26 novembre, giorno in cui i medici di famiglia si sono resi disponibili a definire il piano vaccinale assieme alla Regione, fino ad oggi. La cosiddetta Commissione speciale serve soltanto a gettare fumo negli occhi ai cittadini e nascondere la polvere sotto il tappeto”.

“Fratelli d’Italia non ha mai chiesto che rotolassero teste, ha soltanto chiesto di fare chiarezza su quanto sta accadendo in questa disastrosa campagna vaccinale. Gli annunci dell’assessore regionale Bezzini e del Governatore sono stati smentiti dai fatti” aggiunge il Consigliere regionale FdI Diego Petrucci componente della Commissione Sanità.

“La sfiducia all’Assessore alla Salute, Simone Bezzini, è un atto che serve a indicare il fallimento di un intero sistema che da lui è rappresentato. Tuttavia sarebbe ingeneroso attribuirgliene interamente le responsabilità, perché è evidente che la catena delle decisioni che hanno generato i vari problemi non può interamente essere imputabile solo alla sua persona.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, commenta il suo voto di sfiducia nei confronti dell’Assessore con delega alla Salute, Simone Bezzini.

“Con lui anche altri condividono delle responsabilità e questo va detto per onestà intellettuale, perché non diventi il capro espiatorio di turno. Queste responsabilità si devono ripercuotere sull’intera catena di comando, che è tutt'altro che perfetta e da sempre mostra evidenti falle. La nostra idea della Commissione nasceva con l’intento costruttivo di allargare la platea dei decisori, per porre rimedio agli errori compiuti e per far si che non si ripetessero. E non solo nella campagna vaccinale in corso, ma anche in quelle future che a detta degli scienziati si susseguiranno.”

“Le cose da condannare sono tante, non si possono ad esempio ignorare i passaggi in cui non si è data la corretta informazione ai cittadini, e di questo è responsabile anche il Presidente Eugenio Giani. Ogni volta che si è festeggiato per l’arrivo di nuovi dosi, creando delle condizioni da assalto alla diligenza del vaccino; con il click day attraverso piattaforme che non funzionavano e secondo delle priorità di accesso poco comprensibili, non solo a noi, ma anche alla maggior parte dei toscani. Per non parlare poi delle opacità sulle presunte “liste di riservisti” di cui inizialmente nessuno sapeva niente tranne poche persone, le dosi gettate a fine giornata, i vaccinati senza appartenere alle categorie previste, tutte questioni che devono essere messe sotto la lente di ingrandimento per non ripetersi più, e individuare i responsabili degli errori più gravi”.

“Ecco perché abbiamo votato la sfiducia, lo abbiamo fatto con la consapevolezza che questo atto certamente non avrebbe risolto il problema, ma era necessario dare un segnale politico forte a questa Giunta“ conclude Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

 "La campagna vaccinale in Toscana ha mostrato grandi crepe in queste settimane, sono stati commessi molti errori. C'è stata e c'è troppa confusione, occorre un veloce cambio di rotta, perché non si può andare avanti così. L'assessore Bezzini è venuto qui in aula a dirci che i superfragili verranno presi in carico dagli ospedali: ma lei, assessore, si è assicurato che gli ospedali li prenderanno davvero in carico, che avranno la capacità e le risorse per farlo? Lei è venuto qui dicendoci quanti si sono vaccinati, ma perché non ci dice quanti non si sono vaccinati? Sono domande alle quali non può esimersi dal dare una risposta". Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella intervenendo in aula nel corso della seduta straordinaria d'aula dedicata alla questione vaccini.

"Tra i tanti errori - ha sottolineato Stella - non possiamo non sottolineare il mancato inserimento dei pazienti oncologici in follow up tra le categorie di persone alle quali estendere la priorità vaccinale. La scelta di escludere dalla platea vaccinale tutti i pazienti oncologici in follow up, ovvero coloro i quali abbiano ricevuto una diagnosi di tumore e abbiano affrontato i trattamenti per cercare di eliminare la malattia nei precedenti cinque anni, rischia di arrecare loro un grave danno, esponendoli al rischio di contrarre il Covid con tutte le conseguenze del caso.

La fase del follow up riveste infatti un’enorme importanza, perché grazie a questi esami e a questo percorso è possibile, per esempio, riuscire a identificare eventuali recidive in fase precoce e migliorare alcuni sintomi che a lungo termine potrebbero avere un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente. I malati cronici sono quelli più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid, e per questo chiediamo che vengano inseriti tra le categorie a cui somministrare il vaccino in via prioritaria".

“Le argomentazioni portate dall’assessore alla Sanità della Regione Toscana su quanto fatto in questa prima parte della campagna di vaccinazione hanno spaziato su diverse giustificazioni, a partire dall’essere la Toscana una regione vasta a c’è voluto molto tempo per organizzare la campagna” a più volte “è un problema complesso” interviene anche Silvia Noferi, Consigliera della Regione Toscana per il Movimento 5 Stelle.

“Giustificazioni che non possono essere accettate perché i problemi, nonostante l’accelerazione dell’ultima settimana, rimangono e non sono risolti, anzi, sembrano perdurare nonostante le ripetute segnalazioni e sicuramente erano ormai noti, dato che siamo in pandemia da oltre un anno. Che la campagna di vaccinazione di massa sia un problema complesso è innegabile ma proprio per questo bisognava prepararsi per tempo, non ridursi all’ultimo minuto; abbiamo scoperto a novembre, noi consiglieri di opposizione, che la Toscana non aveva un piano di vaccinazioni in caso di pandemie o almeno, nessuno dei medici ospedalieri o medici di famiglia lo aveva mai visto.

L’accelerazione del numero delle dosi somministrate non può essere presentata quindi come un vanto perché è solo un rimedio, necessario e dovuto. Riguardo alla situazione attuale si nega che perdurino i problemi per la prenotazione, eppure chiunque può verificare che da settimane la piattaforma “prenotazione vaccino Regione Toscana” riporti una drammatica parola: “CHIUSO” senza dare nessuna indicazione su quando riaprirà.

Ieri sera alcune persone registrate fra i fragili, suddivisi in tre blocchi dall’assessore (chi verrà chiamato dalle ASL, chi si deve prenotare sul portale, chi non si può muovere) hanno ricevuto un sms con un nuovo codice per prenotarsi da oggi. Da ieri sera a mezzanotte molte persone stanno provando ad accedere alla piattaforma senza riuscirci alimentando un senso di frustrazione ed impotenza. Gli altri, quelli che devono essere chiamati dalle ASL non sono stati chiamati, tant’è che gli stessi reparti oncologici interpellati dicono di non sapere nulla; per gli allettati non ci sono riscontri come ammesso dall’assessore.

La cosa incredibile è che i consiglieri di maggioranza insieme all’assessore Bezzini continuano a negare la realtà, vantandosi del sistema sanitario regionale, ormai retto dalla buona volontà di medici e operatori sanitari che con spirito di abnegazione rimediano alle mancanze dei vertici, a cominciare dai reparti ospedalieri per finire alle Unità di Continuità Assistenziale per le cure domiciliari alle persone contagiate dal Covid-19, sempre sotto organico.

Il tasso di mortalità in Toscana è molto alto, per diverse settimane è stato in cima alle più tristi classifiche e non può essere negato perché fa comodo sostenere il contrario. L’arroccamento della maggioranza, additando tutti gli interventi dell’opposizione come strumentali è sconcertante e non è certo l’atteggiamento giusto per chiedere collaborazione.

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