Vaccinazioni agli over 80: è colpa di Giani?

Lega e Forza Italia criticano il presidente della Regione per la somministrazione delle prime dosi Pfizer alle categorie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 marzo 2021 21:40
Vaccinazioni agli over 80: è colpa di Giani?

"La Toscana in zona rossa e’ la prevista conclusione di una settimana nella quale è emersa tutta la superficialità della Giunta regionale toscana. Ma questa nuova drammatica notizia e’ anche l’inevitabile conseguenza di una campagna vaccinale fantozziana, fallimentare, assurda e autolesionista. Una cosa da assoluti incompetenti: addirittura abbiamo dovuto capire che anche solo pretendere che sappiano fare di conto è chiedere troppo?!” dichiara l'On. Stefano Mugnai, Vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati.

"Ma riordiniamo le idee. Riavvolgiamo il nastro di queste ultime ore:

- Toscana ultima nelle vaccinazioni delle persone più a rischio, gli over 80, ma prima per le persone meno a rischio, giovani e sani;- Draghi boccia le scelte della Toscana in Parlamento;- Giani cerca di scaricare la colpa suoi medici di famiglia che proprio lui ha messo in una situazione assurda;- dopo che Giani aveva garantito, conti alla mano, che la Toscana sarebbe rimasta in zona Arancione, adesso ci informa che, ops, mi sono sbagliato, siamo rossi.”

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“Immagino che adesso arriverà una salve di richieste di dimissioni, e’ inevitabile. Al contrario il sottoscritto invece non chiede le dimissioni di nessuno. Innanzitutto perché ho sempre pensato che le dimissioni non si chiedono per gli altri, al limite si danno per se stessi. L’ho pensato e l’ho pure fatto in realtà. Ma sopratutto non le chiedo perché non è il momento e suonerebbe irrispettoso per chi lotta da paziente o da congiunto di un paziente contro il Covid e di chi lotta in prima linea contro la pandemia. Tutte persone che hanno bisogno di avere un governo regionale che governi. Però Giani e la sua Giunta devono avere la forza e l’onestà intellettuale di rivedere ogni loro singola scelta che è risultata sbagliata. Non è il momento dell’orgoglio personale, delle parole a gratis o delle promesse, e’ il momento della responsabilità e della capacità di governo. Ammesso che ne abbiano."

"E le parole odierne del Presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa spero che questa volta siano arrivate chiare all'orecchio del Governatore. Nel caso comunque gliele ripeto qui di seguito: "il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell'età deve tornare a essere prioritario. Perchè si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti". Caro Presidente, "chi ha orecchie per intendere intenda". Ma subito, per favore!".

"Tutta Italia parla della Toscana fanalino di coda nelle vaccinazioni agli over 80, ovvero a quelle persone che avrebbero dovuto essere immunizzate per prime. Adesso è venuto il momento di indicare i responsabili di questo disastro. La spiegazione del fallimento è semplicissima: la Giunta regionale è stata incompetente. Di fatto abbiamo già un assessore commissariato dallo stesso Giani su suggerimento del sindaco Nardella, ma la domanda vera è: chi commissaria il vero artefice del disastro Toscana, ovvero Giani?". Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano, che oggi ha ricostruito l'intera vicenda degli over 80, individuando nel Presidente Giani e nell'assessore Bezzini i colpevoli del disastro vaccini".

"La Giunta toscana - spiega Torselli - ha annunciato per la prima volta che la Regione era già pronta con il proprio piano vaccinale il 15 dicembre. Infatti il 27 dicembre il Presidente, nello stile che ormai lo contraddistingue, non ha mancato di farsi immortalare in tutte le foto che ritraessero un vaccinato in Toscana. Ma sapete quando un medico di famiglia ha potuto somministrare il primo vaccino in Toscana ad un over 80? Il 15 febbraio! E sapete da quando i medici di famiglia si sono resi disponibili nel definire un piano vaccinale serio? Dal 26 novembre dello scorso anno".

"Ma dal 26 novembre al 15 febbraio, Giani e Bezzini cosa hanno fatto? Perché, se la scelta era quella di affidare ai medici di famiglia la vaccinazione degli over 80, questi non sono stati messi nella condizione di vaccinare i propri pazienti già all’inizio della cosiddetta fase 2? E poi, perché i medici toscani continuano a ritrovarsi con sole 6 dosi la settimana da somministrare? A chi è andato il Pfizer in Toscana?".

"Domande - aggiunge ancora Torselli – alle quali daremo una risposta chiara grazie alla commissione d’inchiesta che proponiamo di istituire da oltre una settimana. E’ chiaro, però, che la Toscana ha perso tempo prezioso a causa dell'incompetenza di un assessore alla sanità palesemente inadatto a gestire una situazione difficile come quella che stiamo vivendo oggi e a causa dell'arroganza di un governatore che pensa di essere onnipotente e di riuscire a gestire tutto in prima persona".

"La cosa vergognosa - conclude l'esponente del partito di Giorgia Meloni - è che né Giani, né Bezzini abbiano ancora trovato l'umiltà per ammettere i loro errori e per chiedere scusa ai toscani. Tutt'altro: continuano a dire che tutto va bene, che chiunque osi criticare la sanità toscana è un bugiardo e oggi arrivano, persino, ad attaccare i medici di famiglia. Un atteggiamento inaccettabile: ai medici di famiglia andrebbe fatto un monumento, perché non solo stanno facendo tutto quello che possono fare con le 6 dosi alla settimana che vengono loro messe a disposizione, ma fanno anche da front-office con i pazienti che si rivolgono a loro arrabbiati e disperati".

“A quali categorie sono state somministrate le prime dosi di vaccini Pfizer che sono arrivate in Toscana? Sui vaccini di questa casa farmaceutica-afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega-la Regione deve fare un chiarimento alla luce delle dichiarazioni di Giani che non possono passare inosservate. Lo stesso Giani ammette che le dosi di Pfizer non siano state distribuite in modo equo. Ma questo non basta. Il Presidente deve spiegare dettagliatamente la cosa, fra chi ne aveva pienamente diritto e chi no.

I Pfizer sono i vaccini che la Regione aveva destinato fin dall'inizio solo per anziani e operatori sanitari. Ma secondo le testuali parole di Giani la stessa Regione ha “evidentemente concentrato su un'area di interpretazione un po' più estesa gli operatori sanitari. Quindi poi ci siamo trovati di rincorsa sugli ultraottantenni”. Nel caos che si sta scatenando in queste ore, ci chiediamo quindi che cosa significhino le parole del Presidente Giani che pesano come un macigno sull’intera gestione della campagna vaccinale.

Non ci voleva uno scienziato per capire, stante la drammatica esperienza vissuta nelle Rsa, che gli ultraottantenni fossero quelli che necessitavano di una corsia preferenziale. Quindi ci chiediamo: quale interpretazione è stata data agli operatori sanitari? Quali categorie oltre a medici, infermieri e oss sono state incluse in questa lista? Non vorremmo- conclude Elisa Montemagni-che ancora una volta l’apparato burocratico che in questi anni ha reso ancora più macchinosa ed elefantiaca la gestione del sistema sanitario toscano abbia avuto accesso ad una corsia preferenziale rispetto ai nostri anziani che da settimane ancora attendono di ricevere la prima dose.”

"Ecco le conseguenze di anni di smantellamento del sistema sanitario pubblico e della sanità di prossimità -interviene anche Francesco Sale, Segretario Partito Comunista Toscana- Lo abbiamo detto nel corso di tutta la campagna elettorale per le regionali. Lo denunciamo da anni. Quella che Enrico Rossi definiva “razionalizzazione” non era altro che il taglio progressivo delle risorse al sistema sanitario regionale, che ha visto negli anni la privatizzazione di settori sempre più vasti e l’annientamento dei servizi sanitari di prossimità, quelli più vicini ai cittadini.

Proprio la sanità diffusa, i presidi medici territoriali avrebbero potuto costituire una rete di punti importantissimi prima nella lotta alla diffusione del Covid, evitando l’intasamento di ospedali e pronto soccorso, e adesso nella somministrazione del vaccini. Niente accade per caso. Dietro a ogni scelta ci sono responsabili precisi. Di questo i responsabili si chiamano Enrico Rossi ed Eugenio Giani. Quelli che chiedevano il “voto utile per il Pd”. Utile a loro. Non certo ai cittadini toscani".

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