Mete italiane le più gettonate in questa estate 2025 dai turisti toscani, che guardano ai viaggi di gruppo e ai tour organizzati come occasioni di socializzazione per una modalità di viaggio senza pensieri sin dalla partenza. Una crescita della propensione al viaggio di gruppo testimoniata chiaramente in un incremento del +5% delle prenotazioni confermate nel periodo giugno-agosto 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024.
Secondo l’analisi di Cap Turismo, nei mesi tra giugno e settembre, il 53% dei viaggiatori toscani ha scelto di rimanere in Italia anziché rivolgersi alle varie destinazioni estere. Tra questi, una leggera predilezione è andata verso i tour (54%) rispetto ai soggiorni (46%), all’insegna del desiderio di esplorare e conoscere meglio il Bel Paese, in particolare le regioni del sud Italia. Tra i più scelti i tour della Puglia, della Sicilia e della Campania. Nel mondo dei soggiorni, si evidenzia invece un sostanziale equilibrio nelle scelte tra montagna e mare con una leggera predilezione per quest’ultimo (55%).
Parlando invece di viaggi di gruppo all’estero, i toscani si affidano in maggioranza (60%) ai tour in pullman verso i paesi vicini all’Italia, in particolare Francia (Normandia e Provenza le regioni più richieste) e la Germania. Da segnalare poi la crescente attenzione per i viaggi in aereo, in particolare verso la Turchia.
Altro aspetto interessante che manifesta come il mondo dei viaggi sia molto legato agli equilibri internazionali e al potere d’acquisto è la tendenza a prenotare last minute; a titolo d’esempio, i viaggi dell’agosto 2024 sono stati prenotati dal 52% dei clienti nei mesi estivi, cioè tra giugno e agosto.
Prime previsioni anche per la scelta delle destinazioni in vista dell’autunno. Cresce la quota di prenotazioni registrata da Cap Turismo per i viaggi di gruppo in aereo a lungo raggio, tra cui Uzbekistan, Perù, Arabia Saudita, Cina, India, Vietnam, Messico e Sri Lanka. I toscani sembrano quindi apprezzare questa modalità di viaggio, destinando il proprio budget vacanze (prezzo medio per questi viaggi a lungo raggio 3800 euro) a mesi meno affollati.
L’estate 2025 consolida anche la crescita del turismo all’aria aperta, con una tendenza in evoluzione: aumentano i viaggiatori che utilizzano camper a noleggio per soggiorni brevi nei campeggi, al posto dei tradizionali bungalow. È quanto emerge da un’analisi condotta da Caravanbacci, attivo da oltre 50 anni a Lavoria nel settore della vendita e del noleggio camper.
Secondo i dati raccolti tramite questionario tra oltre 500 clienti, più del 50% ha scelto di pernottare almeno una notte in campeggio, pur avendo noleggiato il mezzo per periodi brevi.
"Chi sceglie un camper a noleggio oggi lo fa sempre più spesso per vivere un'esperienza diversa, anche solo per un weekend" spiegano Paolo e Fiammetta Bacci, alla guida di Caravanbacci. "Non si tratta sempre di grandi tour o viaggi lunghi: molte famiglie o coppie cercano semplicemente una pausa nella natura, in campeggio, senza dover rinunciare al comfort. Per loro il camper diventa una piccola casa in movimento, che non obbliga a rifare le valigie ogni volta e che consente la libertà di cambiare meta all’ultimo momento".
Nel complesso, i campeggi vengono sempre più utilizzati come punti di appoggio temporanei in itinerari flessibili, piuttosto che come destinazioni fisse. Questa evoluzione non è ancora pienamente rappresentata dalle statistiche ufficiali sul turismo outdoor, che continuano a concentrarsi principalmente sui bungalow nei camping village, trascurando la crescita parallela di camper, tende e roulotte.
"Il camper a noleggio è la porta d’ingresso a un nuovo modo di viaggiare: più accessibile, meno rigido, perfetto per chi vuole sperimentare senza acquistare un mezzo» continuano i Bacci. «E spesso chi prova, poi ritorna. Perché si rende conto che questa libertà – di decidere all’ultimo, di sostare in sicurezza, di far giocare i bambini all’aria aperta – ha un valore enorme nel mondo iperprogrammato di oggi".
Caravanbacci conferma quindi l’aumento della domanda per soggiorni brevi e dinamici, dove il campeggio è parte di un viaggio in movimento, non una tappa obbligata. Una trasformazione culturale che, più che essere imposta dal mercato, sta nascendo spontaneamente dai bisogni delle persone.