Un anno fa la morte di Diego Armando Maradona

Andrea Asciuti (Capogruppo Gruppo Misto): “Ricordiamo un campione che fu premiato anche a Firenze"

Redazione Nove da Firenze
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24 novembre 2021 11:14
Un anno fa la morte di Diego Armando Maradona

A pochi giorni dall’anniversario della morte il Capogruppo del Gruppo Misto Andrea Asciuti ha ricordato Diego Armando Maradona.

“È notizia di questi giorni che Diego Armando Maradona è stato sepolto senza cuore, perché vogliono studiarlo, ma non è di questo che voglio parlare. Maradona è stato un campione che fu premiato anche a Firenze, in Palazzo Vecchio, il 17 gennaio 2017 alla presenza del sindaco Nardella. Fu premiato dalla Federazione Giuoco Calcio e dalla Fondazione Museo del Calcio. Fu premiato nell’ambito della Hall of fame dove figurano anche Paolo Rossi, Marco Tardelli, Gianni Rivera e tanti altri.

È stato il genio del calcio – ha detto il Capogruppo del Gruppo Misto Andrea Asciuti – ed ha sfidato e superato tutte le leggi della fisica, basta ricordare i suoi gol. Vorrei però ricordare l’aspetto umano di Maradona. Era un uomo con mille contraddizioni, morto sotto il peso dei suoi peccati, che lui riconosceva: le donne e la droga ma è stata anche una persona dall’animo generoso. Tutti a Napoli sanno che è sempre stato pronto ad aiutare il prossimo. È stato un uomo che si è schierato contro i poteri forti del calcio, ricordiamo che ha dato fastidio e che è stato escluso dai Mondiali del 1994.

Un uomo che è stato lasciato solo nella sua depressione, aiutato da pochi amici, tra cui il presidente Chavez, anche se non condivido l’ideologia comunista, e Fidel Castro che, negli ultimi anni, lo ha anche aiutato ad uscire dal tunnel della droga. Maradona – ha ricordato ancora il Capogruppo del gruppo Misto – ha anche vinto la sua battaglia da “morto” per quanto riguarda le cause sull’evasione fiscale. È stata una persona che ha rappresentato il riscatto della città di Napoli. È stato il vanto della città.

Pino Daniele disse che quello che aveva fatto lui a Napoli lo avevano fatto solo i Borboni e Masaniello. Ha ridato il primato ad una città che era stata una capitale d’Europa e che nell’ultimo secolo era stata ridotta ad una provincia in Italia. L’amore che ha dato a Napoli – ha concluso Andrea Asciuti – è sempre stato ricambiato”.

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