Turista morto: a carico dell'Opera di Santa Croce la manutenzione

Del Comune invece gli spazi dell'attuale museo, il Chiostro del Brunelleschi e il corridoio. Il cordoglio dell'arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori

Redazione Nove da Firenze
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19 ottobre 2017 22:00
Turista morto: a carico dell'Opera di Santa Croce la manutenzione

(DIRE) Firenze, 19 ott. -Un turista spagnolo di 52 anni e' morto questo pomeriggio a Firenze, all'interno della basilica di Santa Croce, dopo che e' stato colpito da un frammento di pietra staccatosi dal soffitto della chiesa. Sul posto, dopo l'intervento del personale del 118, sono arrivati agenti della polizia e della municipale. La chiesa e' stata chiusa. Il frammento, che misurerebbe 20 centimetri per 30, dovrebbe essere caduto da un'altezza di 30 metri.

"Appresa la notizia del mortale incidente avvenuto questo pomeriggio nella basilica di Santa Croce" l'arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori, "esprime cordoglio e vicinanza alla moglie e alla famiglia della vittima e assicura la preghiera di tutta la comunita' diocesana". Lo si legge in una nota appena diffusa dalla diocesi di Firenze, in merito alla morte di un turista spagnolo di 52 anni, colpito da un elemento architettonico caduto dalla sommita' di una navata. "Il cardinal Betori- prosegue la nota- e' vicino anche all'Opera di Santa Croce e alla comunita' dei Francescani Conventuali".

"Sono a carico dell'Opera gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni di cui all'art. 2, nonche' la conservazione, il restauro, la tutela e la diligente custodia degli stessi. L'Opera deve, altresi', curare la realizzazione di opportune misure di prevenzione per garantire la conservazione, l'integrita' e la sicurezza del patrimonio nonche' la corretta inventariazione e catalogazione dei beni". Lo stabilisce un accordo tra Comune di Firenze, in quanto proprietario di parte del complesso, Fondo edifici di culto e Opera di Santa Croce siglato il 14 luglio del 2016 e in vigore per cinque anni.

In base alla convenzione sulla valorizzazione del complesso monumentale di Santa Croce, che la Dire ha potuto visionare, era dunque l'Opera a dover procedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni, compresa la Chiesa dove oggi un capitello e' crollato da trenta metri di altezza colpendo e uccidendo un turista spagnolo di 52 anni. La proprieta' dei rispettivi beni del complesso e' descritta nell'articolo 2: sono del Fondo "la chiesa monumentale di Santa Croce, comprensiva delle cappelle in essa esistenti- si legge nell'accordo- la cripta sottostante la chiesa, la Cappella de' Pazzi, la Sacrestia e i beni mobili, gli arredi sacri e i beni storici e artistici". Risultano invece del Comune "gli spazi dell'attuale museo, il Chiostro del Brunelleschi con il corridoio che unisce i medesimi Chiostri, i beni mobili e le opere d'arte aventi a vario titolo diversa provenienza comunque estranei al complesso conventuale soppresso".

Secondo l'articolo 6 della convenzione, oltre gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni, "l'Opera nella sua attivita' di tutela conservazione e valorizzazione del patrimonio medesimo si attiene ai livelli tecnici, scientifici e museografici disciplinati dalla vigente normativa in materia di beni culturali e si impegna a tale fine a ricorrere a soggetti dotati di adeguata competenza tecnica e professionale. Tutte le attivita' di tutela, conservazione e valorizzazione, anche se finanziate da terzi- si legge infine- dovranno formare oggetto di un programma annuale concordato tra il Fondo, Comune e l'Opera, per i beni di rispettiva proprieta', acquisiti i necessari pareri ed autorizzazioni dei competenti Organi del Mibact".

(Dip/ Dire)

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