"Turismo, chi parla di ripresa ignora i dati reali”

Mugnai, Mazzetti e Cellai (Forza Italia): “Crisi profonda. Si ascoltino le parole di Federalberghi e Assoturismo. Dati Enit non danno idea reale dello stato di crisi del settore”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 agosto 2020 16:20

“Concordiamo con le parole del Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, quando in merito ai dati resi noti da Enit, afferma: “Hanno registrato note positive in qualche città di mare ma tutto il resto d'Italia è ginocchio. Nelle città d'arte c’è una crisi senza precedenti, abbiamo occupazioni al 15%. E la crisi continuerà perché gli americani a settembre-ottobre non torneranno e le grosse aziende sono in smart working sino a fine anno e anche nel turismo legato al business è tutto fermo.

L'anno è finito, è perso. Bisogna mettere una croce purtroppo sul 2020 e cercare di fare provvedimenti che permettano alle imprese di sopravvivere e sperare di lavorare bene nel 2021”. Leggere come in queste ultime ore che la situazione sia in lento recupero per il turismo vuol dire ad oggi non comprendere la realtà quotidiana e vivere veramente in un altro Paese. Ci siamo stancati di certe favole raccontate” dichiarano Stefano Mugnai, Vicecapogruppo alla Camera di Forza Italia, Erica Mazzetti, Deputata e Jacopo Cellai, Capogruppo al Comune di Firenze.

“Il Presidente di Federalberghi ha poi aggiunto: “Firenze con solo il 40% di hotel aperti ha fatto l'occupazione del 20%. A settembre quando riapriranno anche gli altri la percentuale di occupazione calerà ancora e quindi le percentuali ‘ridicole’ di luglio saranno ancora più gravi. Non si può fare confusione tra il traffico sulle autostrade e il turismo”. L'Agenzia nazionale del Turismo parlava giorni fa di un Italia ‘quasi sold out a Ferragosto’. Si rendono conto di cosa stanno dicendo? E del messaggio che stanno facendo passare? Il dramma che sta vivendo il settore è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Basta semplicemente girare, purtroppo, per molte città d'arte e trovare moltissimi Hotel chiusi” aggiungono gli azzurri.

“Ma quale sold out, ci sono oltre 23 mila imprese ricettive che quest’estate non hanno proprio aperto, ha affermato Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo Confesercenti. “I dati di Enit si riferiscono solo al tasso di occupazione delle stanze disponibili online, e quindi è una fotografia incompleta: dal calcolo mancano completamente le oltre 23 mila imprese ricettive - 3 mila alberghi - che hanno scelto di rimanere chiuse per la stagione, e che quindi non sono presenti sui motori di ricerca. Inoltre, molte delle attività rimaste aperte hanno ridotto l'offerta di camere, per contenere i costi”. Appare evidente pertanto – sottolineano – che Enit ha dato una visione che definire parziale è dir poco”.

“Adesso ci auguriamo – concludono – che il Governo Conte prenda scelte importanti e serie per tutelare il mondo del Turismo e tutti suoi lavoratori. Per questo sosteniamo le idee di Federalberghi per l'abolizione della seconda rata dell’Imu e la proroga della cig. La Maggioranza GialloRossa non può perdere altro tempo. Qualche piccolo dato numerico non copre gli enormi danni post pandemia”.

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