Tredici persone intossicate da monossido di carbonio a Pistoia

Due nuclei familiari distinti al pronto soccorso del San Jacopo la notte scorsa. Per tre pazienti è stato necessario l’invio a Careggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 gennaio 2020 14:49
Tredici persone intossicate da monossido di carbonio a Pistoia

Pistoia – Tredici persone intossicate dal monossido di carbonio sono giunte al pronto soccorso (PS) dell’ospedale San Jacopo la notte scorsa. Si tratta di due nuclei familiari distinti che hanno ricevuto dai sanitari i necessari trattamenti del caso: per tre persone è stato però necessario l’invio a Careggi, per la terapia iperbarica

Il primo nucleo familiare, residente ad Agliana, e composto da sei persone, è giunto al pronto soccorso dell’ospedale intorno alle 21,30 composto come segue: due persone, una femmina e un maschio, rispettivamente del 1939 e del 1934, una signora del 1969 e tre giovani: una femmina del 1999, e due maschi uno del 2006 e l’altro del 1996. I pazienti sono arrivati in PS anche a seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco avvenuto intorno alle ore 21 nell’abitazione degli interessati.

La direzione sanitaria del presidio ospedaliero ha comunicato che per i due giovani del 1999 e del 2006 e per l’anziana signora del 1934 si è reso necessario il ricovero presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi, dove vengono centralizzati i pazienti per la terapia iperbarica. Gli altri componenti del nucleo familiare, dopo aver ricevuto le necessarie cure, sono stati tutti dimessi.

Nella stessa nottata altre sette persone si sono recate al PS del San Jacopo. Anche in questo secondo caso si tratta di una famiglia residente in località Gello, nel Comune di Pistoia.

La prima ad arrivare in PS, alle 21,14 è stata una signora del 1931 con sintomatologia riconducibile ad intossicazione da monossido di carbonio. (già in precedenza ricoverata al San Jacopo per la stessa problematica) accompagnata dal figlio che è stato sottoposto ad accertamenti non appena ha riferito ai sanitari di aver soggiornato nell’abitazione della madre. I risultati degli esami hanno confermato anche per il figlio (del 1963) la positività dell’intossicazione e, sempre, i sanitari hanno ritenuto di invitare anche gli altri componenti del nucleo familiare a recarsi subito in ospedale per effettuare gli esami, perché anch’essi avevano sostato nell’abitazione della parente. Si tratta di una signora del 1964, e di due giovani, un maschio ed una femmina, rispettivamente del 2006 e del 2003.

I sanitari hanno poi collegato al suddetto nucleo familiare l’accesso in pronto soccorso delle ore 20 di una signora di 36 anni con sintomi da intossicazione che ha riferito poi di essere la bandante dell’anziana e dal momento che nel pomeriggio si era recato nell’abitazione di Gello anche il tecnico di 51 anni per la revisione della caldaia i sanitari anche invitato anche quest’ultimo a recarsi in pronto soccorso (ore 21,31).

Stamattina, sempre il pronto soccorso, ha anche avvertito i Vigili del Fuoco .

Di questo secondo nucleo familiare solo la signora del 1931 è stata inviata a Careggi per la terapia iperbarica; gli altri componenti sono stati tutti dimessi.

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