Trasformazione digitale: Firenze prima in Italia

La ricerca è stata presentata oggi a Forum Pa Città, l'evento digitale dedicato al futuro della vita urbana. L’assessore Del Re: “Riconoscimento importante in un anno segnato dalla pandemia e dalla accelerazione dei servizi digitali del Comune”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2020 15:50
Trasformazione digitale: Firenze prima in Italia

Firenze è prima in Italia per trasformazione digitale e guida la classifica nazionale stilata da Forum Pa trainando il cambiamento della pubblica amministrazione locale. La ricerca è stata presentata oggi a Forum Pa Città, l'evento digitale dedicato al futuro della vita urbana, al quale ha partecipato l’assessore all’Innovazione e smart city Cecilia Del Re. L'indice è incluso nell'ICity Rank, il rapporto annuale realizzato dal 2012 da Forum Pa, per monitorare la capacità di adattamento (intelligenza) delle città per diventare più dinamiche, più ecologiche, più vivibili, più innovative.

Il primo posto in classifica è merito di un pacchetto di interventi smart realizzati dal Comune di Firenze che ha accelerato la svolta digitale, a partire dalla Smart city control room, che potrà raccogliere in tempo reale e mettere a disposizione i dati della città attraverso più dashboard di lettura per consentire una gestione più efficace; fino ai 2130 hotspot wifi disponibili in città e ai 1639 open dataset rilasciati. Ma anche attivazione massiva dello smart working, servizi online per i cittadini in fase di emergenza e post emergenza, gestione digitale del verde pubblico, app per il turismo e la mobilità.

“Un riconoscimento importante che arriva in un anno particolare, segnato dalla pandemia – ha detto l’assessore Del Re -, ma che nell’ambito dell’innovazione tecnologica ha visto crescere l’attenzione e la priorità sulla trasformazione digitale della pubblica amministrazione. Il Comune di Firenze è stato impegnato su diversi fronti: dal passaggio allo smart working all’attivazione di servizi online dedicati a varie fasce di popolazione colpite dagli effetti della pandemia, come i buoni spesa e il portale per le botteghe fiorentine; ma ha visto anche il lancio della app FeelFlorence per riprogrammare il proprio itinerario di visite evitando le aree più congestionate, e della app IF per l’infomobilità, fino alla gestione digitale e partecipata del verde urbano.

È di poche settimane fa, inoltre, il lancio del portale Firenze Digitale per la formazione di base e qualificata e la promozione dell’uso degli strumenti digitali per una matura cultura digitale. Sempre forte l’attenzione sui dati, resi sempre più strategici nell’ambito della sala di monitoraggio dei servizi pubblici in città, la Smart city control room. C’è ancora molto da fare – ha concluso l’assessore Del Re -, con le prossime sfide che riguardano l’approdo su IO, il completamento della digitalizzazione dei servizi basandosi sui sistemi Spid e pagoPA e l’uso sempre più importante dei dati per migliorare le decisioni dell’amministrazione e i servizi pubblici erogati per una città e comunità intelligente e resiliente”.

La Smart city control room è la grande ‘stanza’ che racchiude il controllo del traffico, dei semafori, dell’illuminazione e di tutto ciò che riguarda la sorveglianza e la gestione della città, compresa la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade. Uno strumento reso ancora più urgente dall’emergenza Covid, vista la necessità di avere informazioni puntali basate su dati in real time per rilevare le criticità e intervenire in modo tempestivo, coordinando con efficacia gli interventi degli enti locali sul territorio. L’intervento è finanziato dal progetto europeo Horizon2020 Smart City Lighthouse ‘Replicate’ e fondi Pon Metro 2014-2020 asse 2.

Con questi risultati la città di Firenze - seguita da Bologna, Milano e Roma - si guadagna il primo posto nell'Indice di trasformazione digitale elaborato dal Forum Pa, superando Milano. Un indice riferito ai comuni capoluogo, aggiornato al 2020, che mette a confronto otto indici settoriali relativi a servizi erogati online, app di pubblica utilità gratuite, adozione di piattaforme digitali (Spid, PagoPa, Anpr), utilizzo dei social media, numero di open dataset rilasciati, trasparenza e comunicazione nella transizione digitale, rete wifi pubblico, IoT e tecnologie di rete nei servizi (reti semaforiche, illuminazione pubblica, raccolta rifiuti).

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