È partito ieri il nuovo servizio Ataf con le modifiche introdotte a seguito dell’entrata in esercizio della linea T1 Leonardo. Tutti gli interventi propedeutici sono stati eseguiti, in particolare l'attivazione dell'incrocio semaforizzato tra viale Strozzi e via Ridolfi (dopo il ritorno del doppio senso su via Ridolfi) e del semaforo pedonale alla fermata viale Strozzi-Fallaci. Ataf ha informato l’Amministrazione che mattinata tutte le nuove fermate e capolinea erano in funzione e le linee hanno viaggiato regolarmente. Nelle fermate principali era presente il personale della Protezione Civile a dare informazioni.
Preoccupazione viene espressa dal sindacato FAST CONFSAL: "Al primo giorno del nuovo capolinea delle linee 2 e 28 e relativa fermata della linea 20 abbiamo avuto i primi problemi. Nello specifico, lo spazio di capolinea è in concomitanza con lo spazio di vendita del banco del fruttivendolo di Piazza Dalmazia. Che pare abbia provato a piazzare dapprima dei birilli, poi ad aprire la tenda al massimo della sua estensione con l'intento di ostacolare la sosta dei bus ATAF, cercando di difendere l'incolumità dei suoi clienti intenti a scegliere e acquistare i prodotti. Grazie alla professionalità degli autisti non sono accaduti screzi e il servizio è rimasto regolare. Ci domandiamo però, come sia stato possibile in fase di progettazione non trovare una soluzione differente. Come abbiamo espresso in molte occasioni e nei nostri comunicati dei mesi scorsi era indispensabile organizzare un Tavolo con tutte la parti concordando modifiche e dettagli della riorganizzazione del servizio T.P.L. La conoscenza e l'esperienza che abbiamo noi lavoratori crediamo non si possa sostituire con tecnici comunali a tavolino e temiamo perciò che nei prossimi giorni avremo altre problematiche sulla nuova rete. Dunque chiediamo un intervento urgente per risolvere la questione che assolutamente non incida sul lavoro del commerciante che ha tutto il diritto di rimanere al suo posto e che al tempo stesso garantisca ai lavoratori Ataf lo spazio e la sicurezza necessari alla sosta dei bus al capolinea" chiede il Segretario Confsal TPL.
È in corso la spedizione da parte del Comune di un opuscolo informativo a tutte le famiglie fiorentine (190 mila circa) che si aggiungeranno ai canali già attivati (i call center di Ataf e Gest, le affissioni, i manifesti, i canali digital del Comune). Nei prossimi giorni la situazione sarà monitorata sia dagli uffici del Comune che dall’azienda per eventuali aggiustamenti e miglioramenti.
“Nardella - ha dichiarato il Sen. Achille Totaro - si dichiara orgoglioso dell’inaugurazione della nuova Linea 2 della tranvia che collega Careggi alla Stazione e pare che non stia accettando nessun tipo di critica. Io mi chiedo dove il sindaco e la sua amministrazione abbiano vissuto in questi anni. Si parla di un’infrastruttura, i cui lavori hanno arrecato per anni continui disagi ai fiorentini, con una città trasformata in un perenne cantiere. Un’opera che non ha niente a che vedere con le infrastrutture delle grandi città europee (molto più funzionali) e che non risolverà il problema del traffico ma al contrario, lo aumenterà oltre a peggiorare la situazione dello smog nelle aree attraversate dalla tranvia. Le corsie sono dimezzate, le linee Ataf subiscono pesantissimi ritardi, i tempi di attesa ai semafori sono già biblici essendo studiati per dare la precedenza alla tramvia, le code sono già intense a metà luglio, non oso immaginare cosa possa succedere a settembre con la riapertura delle scuole!” “La Tranvia è un’opera – prosegue il Senatore di Fratelli d’Italia - che poteva essere programmata diversamente e organizzata meglio, oltretutto è già datata poiché il progetto è stata fatta molti anni fa… praticamente ci ritroviamo un’opera che vorrebbero farci passare come nuova ma che, in realtà, è già vecchia e superata dalle nuove tecnologie. Erano meglio i tempi in cui a Firenze c’era il filobus.
Purtroppo invece di andare avanti siamo tornati a quei livelli. La tramvia c’era già: in Piazza Dalmazia, quando gli operai scavarono per la costruzione del percorso della tramvia, sono addirittura emerse le vecchie rotaie! Tutto questo è il paradigma della cattiva amministrazione fiorentina e della lentezza nella costruzione delle infrastrutture, dell’Italia e di Firenze in particolare, ormai indietro su questi temi di almeno 50-60 anni.”