Tramvia: da lunedì prove di trazione sugli alberi in viale Don Minzoni

Draghi, Cellai e Chelli (FdI): “Linea 4, il vittimismo di Nardella è un inutile tentativo di mascherare incapacità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 gennaio 2024 16:35
Tramvia: da lunedì prove di trazione sugli alberi in viale Don Minzoni

Procedono i lavori per la realizzazione della linea tranviaria Fortezza-Libertà-San Marco. Da lunedì 15 gennaio sono in programma le prove di trazione sulle alberature in viale Don Minzoni. In orario 9.30-15.30 saranno istituiti restringimenti di carreggiata puntuali da piazza della Libertà a via Spaventa con una corsia residua per la circolazione.

Giovedì 18 gennaio inizieranno le operazioni di posa dei ganci per la linea di contatto per l’alimentazione dei tram in via Cavour. Anche in questo caso sono previsti restringimenti di carreggiata puntuali tra piazza San Marco e via Venezia.

“L’amministrazione comunale, nel dicembre 2022, ha indetto un bando di gara per l’affidamento congiunto della progettazione definitiva ed esecutiva, revisione del piano di sicurezza e coordinamento, fornitura del materiale rotabile e lavori per la realizzazione della linea tranviaria 4.2 Piagge - Campi Bisenzio, integralmente finanziato con risorse PNRR” affermano il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi, il consigliere comunale Jacopo Cellai e il consigliere del Quartiere 5 di Fratelli d’Italia Matteo Chelli.

“L’appalto prevede, inoltre, una serie di prestazioni opzionali, tutte escluse dal finanziamento europeo, da eseguirsi entro e non oltre tre anni dalla data di stipula del contratto con l’appaltatore a insindacabile giudizio della staziona appaltante, solo ed esclusivamente laddove sussista la condizione di copertura finanziaria” proseguono i consiglieri.

“Tra le attività extra - guarda un po’ - figura proprio la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori della linea tranviaria 4.1 Leopolda – Le Piagge, oltre che la fornitura di materiale rotabile ulteriore a quello posto a base di gara e la progettazione esecutiva e la realizzazione della atavica viabilità “Pistoiese – Rosselli”, di un parcheggio scambiatore nell’area dello svincolo del viadotto dell’Indiano e della nuova viabilità nella zona delle Piagge.

In un’ottica di chiarezza, pertanto, è necessario ricordare alla cittadinanza che la giunta guidata da Nardella ben sapeva (o avrebbe dovuto sapere, qualora inconsapevolmente se ne fosse dimenticata) sin dall’inizio delle operazioni di gara di non disporre di una linea di finanziamento certa per la realizzazione integrale di tutte le opere incluse nell'appalto, fatta eccezione per quelle obbligatorie afferenti alla linea 4.2, da completare tassativamente entro il 2026 per non perdere la sovvenzione europea” precisano gli esponenti del partito meloniano.

“La scelta adottata e il comportamento tenuto dall’amministrazione sono inspiegabili se, come ha detto il sindaco, “non possiamo permetterci di interrompere questa importantissima opera”. Troppo comodo fare i conti con i soldi del Governo (che, giocoforza, deve tener conto delle esigenze di 60 milioni di cittadini), addossando poi a quest’ultimo le responsabilità per le proprie inefficienze” chiosano i due consiglieri.

“Non dimentichiamoci, infatti, tanto per citare un esempio, che Regione Toscana, già nel 2002, aveva stanziato ben 10 milioni e 320 mila euro per la realizzazione, fra le altre cose, della nuova viabilità fra via Pistoiese e la stazione di Porta al Prato. Tuttavia, nonostante siano trascorsi ormai più di due decenni, della strada scolmatore nemmeno l’ombra.

Stesso mantra per la viabilità interna delle Piagge, opera il comune aveva incluso nel piano triennale degli investimenti 2019-2022 all’esito dell’approvazione del progetto definitivo come intervento da finanziare integralmente attraverso contrazione di mutuo da parte dell’amministrazione.

Il vittimismo drammatizzato ed esasperato del sindaco Nardella nei confronti del Governo Meloni, quasi come se fosse al centro di continue e siluranti congiure di palazzo, è imbarazzante, per utilizzare un eufemismo. Il primo cittadino pensi, piuttosto, a sfruttare scientemente le risorse assegnate, come quelle per l’ampliamento dello scalo di Peretola, di recente prorogate dall’Esecutivo nonostante l’incapacità acclarata della classe politica fiorentina di centrosinistra di conseguire questo obiettivo da ormai più di 30 anni” concludono Draghi, Cellai e Chelli.

Notizie correlate
In evidenza