​Tra piramidi e il fantasma Giomo: la Siena da scoprire anche a dimensione di bimbo

Con le “passeggiate estive nella storia” per conoscere i segreti della città del Palio. Iniziativa giunta all’ottava edizione: successo di pubblico

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
14 agosto 2020 12:35
​Tra piramidi e il fantasma Giomo: la Siena da scoprire anche a dimensione di bimbo

Un "pezzo" di Egitto a Siena. Il fantasma dispettoso dell'orto botanico che lancia pietre. Benvenuti nel mistero, ben trovati in una città che non smette mai di stupire offrendo angoli, scorci, leggende che sono, ancora oggi, un patrimonio culturale tutto da godere: anche d’estate

Ecco l’idea, nata nel 2013, a favore dei turisti che poi si è dimostrata, assai valida, anche per i senesi. Protagoniste le guide turistiche di Federagit (Federazione Italiana Guide Turistiche e Interpreti) di Confesercenti. Un concetto semplice quanto innovativo: far conoscere, attraverso percorsi scelti, parti più o meno nascoste della città, e dei dintorni, ad un pubblico capace di apprezzare l’arte, la storia e tutto il fascino di una scoperta.

Giunta all’ottavo anno, per l’edizione 2020, la serie di “passeggiate estive nella storia di Siena” si è arricchita anche con un piccolo aiuto richiesto alla “dea bendata: un sorteggio decide gli itinerari. Alle 21.30, di fronte a Fonte Gaia, le guide Federagit Confesercenti di Siena scartano uno dei pacchetti de“Il viaggio”, l’’album 2020 della collezione “Figuriamoci Siena”, e ciò che viene fuori segna la rotta (grazie alla collaborazione con la casa editrice “Il Leccio” e il Comitato Amici del Palio).

Proprio alla coordinatrice delle guide, Martina Dei, abbiamo chiesto di chiudere gli occhi per condurci, idealmente, in 2 luoghi, compresi negli itinerari, che avrebbero potuto affascinare grandi e piccini.

Martina Dei ci ha piacevolmente sorpreso conducendoci, con la fantasia, addirittura in Egitto grazie ad una perla architettonica nostrana: “La villa del Pavone”. Costruita a partire dal 1825 da Agostino Fantastici, architetto e disegnatore di mobili in stile Impero, su commissione di Mario Bianchi Bandinelli. Si tratta di un'opera totale dell'architetto che realizzò anche i mobili e il giardino. Proprio nel giardino furono inseriti anche elementi architettonici particolari: una piramide e delle sfingi. Entrando dal cancello della villa, sormontato da due sfingi, opera di Luigi Magi, si poteva notare un viale di palme (oggi ne rimane qualche esemplare) che indirizzava lo sguardo dello spettatore verso una piramide sepolcreto. La piramide, che rientra nella simbologia massonica, condivisa da architetto e committente, si trova in quella che è attualmente una residenza per anziani fuori porta Romana.

Dall’Egitto ai fantasmi: Siena ha anche un aspetto legato alla mitologia, al folklore. La leggenda del fantasma dell'Orto botanico vuole che esista un fantasma dispettoso che lancia pietre e spaventa i visitatori dall'inizio del novecento. Sarebbe un frate camaldolese di nome Giomo, del quale esisterebbe un "ritratto" posto sulla facciata di una casa in via delle Cerchia (nella foto).

Insomma, stando attenti a presunte pietre che cadono dal cielo (!), non resta che armarsi di buona volontà, scegliere la serata e partire per un viaggio vicino che vi porterà lontano: con la mente, con la fantasia. 

Magia di una Siena sospesa anche tra piramidi e fantasmi.

“Scoperte” e “FuoriScoperte” (le visite nelle vicinanze della città) andranno avanti tra il giovedì sera e i weekend fino al 27 agosto: per prenotarsi è necessario e sufficiente andare su bit.ly/prenotalescoperte - Altri dettagli via telefono o whatsapp al 334 841 8736 o su facebook e instagram “scoperte”). La partecipazione del pubblico avviene seguendo i criteri di prevenzione: oltre alla prenotazione obbligatoria, sarà chiesto di indossare le mascherine e tenere le mani pulite.

Nelle foto (gentilmente concesse dall'ufficio stampa di Confesercenti Siena e da Martina Dei, dettagli di quello che sarebbe il ritratto di Giomo e di Villa del Pavone)

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