Tpl Toscana, nuova bufera giudiziaria: la Regione ora che fa?

Fratelli d'Italia: “Indagato anche l'ex assessore Ceccarelli, l'aggiudicazione ad Autolinee Toscane va sospesa”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2021 17:50
Tpl Toscana, nuova bufera giudiziaria: la Regione ora che fa?

Nuovi dubbi sulla gara del trasporto pubblico locale toscano. A quanto si apprende anche l'ex assessore ai trasporti della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli, oggi capogruppo Pd in consiglio, risulta indagato. Tutto ciò a seguito dell'inchiesta della procura fiorentina contro l'ex governatore Rossi e alcuni funzionari. Turbativa d'asta, falso e adesso un ipotetico scambio di favori tra società sono i reati al centro dell'indagine. Ulteriori retroscena si aggiungono dunque alla complessa vicenda della gara del tpl toscano sulla quale continuano ad aleggiare più ombre che luci”. È il commento del consiglieri regionali FdI Francesco Torselli e Alessandro Capecchi, rispettivamente capogruppo e vice presidente della commissione Trasporti, e del senatore FdI Patrizio La Pietra.

“Naturalmente confidiamo nell’operato della magistratura e siamo garantisti - aggiunge il senatore La Pietra - ma ricordo le parole di Ceccarelli quando presentai l’interrogazione in Senato sulla gara toscana: 'Parole gravi dal senatore La Pietra, vero attentato al principio di legalità'”.“Fratelli d'Italia lo ribadisce ancora con forza, è necessario sospendere l’aggiudicazione ad Autolinee Toscane, società controllata da Rapt, l’azienda di Stato francese, fino a che non sarà fatta chiarezza sulla vicenda.

La magistratura farà il suo corso, ma è chiaro che la Toscana ha fallito con la gara del tpl regionale e per questo è nella bufera da tre anni ormai”, sottolineano gli esponenti Fdi.“La sospensione della gara consentirebbe inoltre agli operatori del trasporto pubblico di operare con maggiore autonomia e capacità di pianificazione. Perché ciò che conta è offrire un servizio di trasporto pubblico sicuro ed efficiente a cittadini, pendolari e studenti”, concludono gli esponenti del partito di Giorgia Meloni.

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