Sabato 7 settembre si terrà a Lucca il Toscana Pride 2024, la manifestazione a sostegno dei diritti della comunità LGBTQIA+ e delle loro famiglie. Sono attese migliaia di persone. Una comunità festante ed infestante è pronta ad invadere la città per far sentire la propria voce, denunciare l’omolesbobistransafobia di Stato e la violenza istituzionale del Governo Meloni che ha mostrato il suo vero volto familista, sovranista, razzista e abilista.
Il Comune di Firenze parteciperà. L’assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese sarà presente in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale alla manifestazione di Lucca a cui Palazzo Vecchio ha dato anche quest’anno il patrocinio. “Il Pride è una festa, ma non dobbiamo dimenticarci che nacque come una rivolta” ha detto Albanese. “Per i diritti e per l'orgoglio. Per le libertà di chi costantemente è messo in discussione, troppo spesso ancora aggredito dall'omo-lesbo-bi-trans-fobia. Abbiamo dato il nostro patrocinio e parteciperemo camminando a fianco dei diritti e delle persone, sempre, per rappresentare e valorizzare le differenze di tutti e la dignità di ciascunə. Noi ci siamo e ci saremo. Convintamente e con orgoglio”.
“Con soddisfazione salutiamo la confermata decisione del Comune di Firenze di dare l’adesione al Toscana Pride che si svolgerà sabato a Lucca.Ci preoccupano alcune notizie di cronaca di queste settimane, che confermano l’esistenza di realtà organizzate - anche politiche - dedite ad alimentare sentimenti di odio verso le diversità, con conseguenti atteggiamenti discriminatori e potenzialmente violenti -dichiara Dmitrij Palagi, consigliere di Sinistra Progetto Comune- È fondamentale quindi la massima partecipazione e la nostra coalizione sarà ovviamente presente.
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Con l’occasione chiediamo che al più presto possa insediarsi la nuova Consulta per il contrasto ad ogni forma di discriminazione e per i diritti delle persone LGBTQI+, mentre prosegua l’iter delle cosiddette carriere alias. Due piccole azioni non esaustive, ma che permettono di non perdere tempo rispetto a una società dove c’è ancora tantissimo da fare, per non lasciare sole le persone e le associazioni”.
“Partecipare al Toscana Pride rappresenta per me non solo un dovere istituzionale, ma anche un impegno personale verso la costruzione di una società più giusta e inclusiva. La nostra regione, culla di civiltà e diritti, ha sempre posto al centro della sua identità il rispetto per ogni individuo, indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere”. È quanto dichiara Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale annunciando la sua partecipazione al Toscana Pride.
“Essere presenti a questo evento significa affermare con forza che la diversità è una ricchezza e che la libertà di essere sé stessi deve essere tutelata in ogni ambito della vita sociale. Il Toscana Pride ci ricorda che la lotta contro le discriminazioni non può e non deve mai fermarsi. Siamo qui per sostenere coloro che ogni giorno vivono il peso dell'intolleranza e dell'ingiustizia, ma anche per celebrare l'amore in tutte le sue forme” prosegue il presidente.
“Il Consiglio regionale continuerà a lavorare affinché i diritti di tutti siano riconosciuti e rispettati, consapevoli che solo una comunità che accoglie e valorizza ogni individuo può dirsi veramente libera e democratica” conclude Mazzeo ringraziando gli organizzatori e tutte le persone coinvolte nella buona riuscita del Toscana Pride.
L'amministrazione comunale di Empoli ha dato il sostegno all'iniziativa, concedendo il patrocinio. All'evento intitolato quest'anno 'Indomitə e Fierə' sarà presente l'assessora alla Scuola Maria Grazia Pasqualetti, con il Gonfalone del Comune. Il serpentone arcobaleno partirà alle 16.30 da piazzale Risorgimento per poi chiudere in piazzale San Donato dopo aver fatto il giro del centro e delle mura storiche.
"La giunta comunale - commenta l'assessora Pasqualetti - ha scelto convintamente di essere dalla parte della comunità arcobaleno, perché ancora oggi, soprattutto con il governo nazionale da due anni in mano alla destra, queste persone subiscono discriminazioni, violenze istituzionali e vedono svanire i loro diritti. Noi siamo orgogliosamente da tutt'altra parte, a sostegno di queste persone che chiedono semplicemente di poter amare senza diventare oggetti di violenza o di scontro".