Thirty Seconds To Mars al Pistoia Blues festival, un grande concerto

Il palco di piazza Duomo invaso da palloni e stelle filanti, ma niente fan come da tradizione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2019 19:21
Thirty Seconds To Mars al Pistoia Blues festival, un grande concerto
Fotogallery Alessandro Rella - PhotoPress.it

Il duo formato dai fratelli Jared Leto (voce, chitarra ritmica, basso, tastiera) e Shannon Leto (batteria, percussioni), accompagnato dalla band si è presentato al Pistoia Blues molto in forma, regalando emozioni alle migliaia di fan accorse in piazza Duomo.

I Thirty Seconds To Mars sono hanno portato il loro nuovo tour europeo, dopo l’uscita dell’ultimo album “America”, per la prima volta in Toscana. Un concerto ricco di sorprese e colpi di scena quello della band statunitense: oltre allo show visivo la scaletta del concerto subisce ad ogni tappa delle variazioni toccando comunque i più grandi successi del gruppo come “A Beautiful Lie” ,“Up in the air”, “Ciity of angels” . Come in ogni concerto alcuni fortunati fan sono stati chiamati sul palco con la band: da sempre un modo per coinvolgere il loro pubblico, tratto distintivo della band che in passato a condiviso videoclip, artwork e scelte importanti della loro carriera; ma qualcosa a Pistoia non ha funzionato con la lo staff della sicurezza, e nessuno è riuscito a salire, generando tanto malcontento e situazione di pericolosità.

I Thirty Seconds to Mars sono un gruppo statunitense fondato nel 1998 a Los Angeles, California, da Jared Leto e dal fratello Shannon Leto. Il genere di appartenenza della band è molto discusso: se alcune fonti definiscono il gruppo come alternative rock, altre lo inseriscono invece all'interno della terza e più recente corrente del genere di derivazione hardcore punk noto come emo. Taluni elementi del sound della band hanno inoltre portato ad associarla al cosiddetto hard rock e al neoprogressive. « Abbiamo trovato su internet delle teorie di un professore di Harvard, riguardanti la tecnologia sempre più avanzata. Una delle sotto teorie si chiamava Thirty Seconds to Mars e noi l'abbiamo scelta perché ci sentiamo a 30 secondi da marte e secondo noi questo nome rappresenta bene la nostra musica. » (Jared e Shannon spiegano il nome della band in un’intervista a Virgin Records)

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