Taxi Confartigianato Firenze, Sylvia Bouyahia prima donna presidente

LA STORIA. Padre algerino e madre fiorentina, vive a Firenze dal 1994, parla 4 lingue, ed è stata eletta al vertice dell'associazione in un momento particolarmente difficile per la categoria. ”Sono felice e orgogliosa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2020 17:00
Taxi Confartigianato Firenze, Sylvia Bouyahia prima donna presidente

Firenze, 24 settembre 2020 - ”Sono felice e orgogliosa di essere la prima donna scelta a rappresentare una categoria tanto strategica per la nostra città". Lo afferma Karima Sylvia Bouyahia, prima presidente donna di Confartigianato Taxi Firenze: padre algerino e madre fiorentina, vive a Firenze dal 1994, parla 4 lingue, ed è stata eletta al vertice dell'associazione in un momento particolarmente difficile per la categoria, a causa delle conseguenze della pandemia Covid-19 con l'arresto dei flussi turistici verso il capoluogo toscano.

"Non abbiamo mai smesso di lavorare - dichiara Bouyahia - nemmeno con il lockdown, siamo sempre stati in prima linea, preparando i nostri mezzi ad affrontare questo flagello. Ogni giorno a fine turno provvediamo a disinfettare l'abitacolo per garantire massima sicurezza ai nostri clienti: purtroppo ora la stagione turistica, che comunque è stata di per sé disastrosa, volge alla fine, e ogni giorno diventa sempre più difficile lavorare, stando ore e ore parcheggiati ad aspettare una corsa".

In questo quadro sono necessari aiuti economici per il mondo dei taxi, "ma la nostra categoria - sostiene la neopresidente di Confartigianato Taxi Firenze - vuole anche creare lavoro, ad esempio tramite voucher distribuiti a persone disagiate e a rischio. Oggi, prendere un mezzo pubblico può essere pericoloso per chi fa parte delle fasce a rischio e questi voucher aiuterebbero le persone deboli a spostarsi in modo molto più tranquillo e sereno". Bouyahia, che fa parte delle decine di tassisti fiorentini alla guida di un mezzo elettrico, chiede inoltre un potenziamento del servizio di ricarica, "per poter ricaricare in tranquillità i nostri mezzi, senza dover girare tutta la città per trovare una colonnina".

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