Tagli del Governo, l'elenco nella Metrocittà fiorentina

Allarme della Fp Cgil fiorentina. “Situazione grave, così gli enti locali saranno sempre più in crisi"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 Luglio 2024 14:05
Tagli del Governo, l'elenco nella Metrocittà fiorentina

Firenze, 11-7-2024 – Il Ministero dell’Interno ha reso pubblici i contenuti del Decreto che procederà a ripartire il taglio alle spese di Comuni e Province previsto dalla Legge di bilancio 2024: 250 milioni annui per gli anni 2024-2028, di cui 50 in capo alle Province e alle Città metropolitane e 200 in capo ai Comuni. Si tratta dell’ennesimo tentativo di riversare sulle amministrazioni locali le politiche di austerity che hanno fortemente contribuito al declino economico dell’Italia e che hanno fatto precipitare gli enti locali in una crisi sempre più drammatica, fatta soprattutto di riduzioni di personale e taglio dei servizi.

"Penalizzando, con ciò, lavoratori e cittadini", commentano da Fp Cgil Firenze. "Per la Toscana - prosegue il sindacato - il cosiddetto concorso alla finanza pubblica richiesto dal governo per i prossimi cinque anni ammonta ad oltre 80 milioni di euro, di cui 15 milioni di euro a carico del Comune di Firenze e altri 10 milioni di euro sugli altri comuni della città metropolitana fiorentina.

Inoltre i criteri scelti per ripartire il taglio appaiono fortemente inadeguati: il riferimento al livello di risorse PNRR, di cui gli enti sono destinatari, genera un paradosso per cui quanto più ho realizzato in base a queste risorse tanto meno risorse avrò a disposizione per gestirle. Invece, il riferimento alla spesa corrente, che è per parte importante fatta di spesa di personale, contribuirà ad alimentare una tendenza per cui il taglio alle spese di personale ha fatto del comparto delle funzioni locali non solo quello che ha perso in assoluto più personale negli ultimi 10 anni, ma è anche il meno attrattivo tra quelli di tutte le pubbliche amministrazioni.

I concorsi vedono pochissimi partecipanti e vincitori che si dimettono dopo pochi mesi per passare ad altre pubbliche amministrazioni o nel settore privato. E l’aver escluso dalle spese correnti e dalle risorse PNRR le spese destinate a diritti sociali, politiche sociali e alla famiglia non riduce la portata negativa di questi tagli

Si ingenerano così effetti paradossali con Comuni di minori dimensioni demografiche chiamati a contribuire, in proporzione, più di Comuni con maggiori dimensioni, ma con una quota di assegnazione di risorse PNRR più bassa. Questi tagli debbono cessare a partire dalla prossima legge di bilancio, ed anzi bisogna al più presto tornare ad investire in risorse, professionalità, diritti"; conclude  Fp Cgil Firenze.

I TAGLI (IN EURO) COMUNE PER COMUNE NEI PROSSIMI 5 ANNI

EnteTotale
FIRENZE15.000.659,57
SCANDICCI880.027,68
SESTO FIORENTINO830.286,90
EMPOLI817.847,77
CAMPI BISENZIO774.367,90
BAGNO A RIPOLI469.830,95
FIGLINE E INCISA VALDARNO447.783,74
FUCECCHIO404.171,21
PONTASSIEVE371.789,40
LASTRA A SIGNA332.504,97
SIGNA306.031,78
BORGO SAN LORENZO401.746,82
CALENZANO491.245,87
CASTELFIORENTINO313.313,01
SAN CASCIANO IN VAL DI PESA311.159,87
REGGELLO306.048,62
CERTALDO337.086,63
VINCI321.021,31
IMPRUNETA261.454,21
MONTELUPO FIORENTINO274.476,67
FIESOLE238.080,20
GREVE IN CHIANTI260.267,01
MONTESPERTOLI201.955,67
SCARPERIA E SAN PIERO263.284,37
BARBERINO TAVARNELLE276.938,75
BARBERINO DI MUGELLO232.614,76
CERRETO GUIDI178.555,05
RIGNANO SULL'ARNO132.780,99
VICCHIO149.566,14
CAPRAIA E LIMITE89.377,96
PELAGO149.158,08
RUFINA109.491,02
DICOMANO124.713,90
VAGLIA88.475,83
GAMBASSI TERME78.809,98
FIRENZUOLA97.362,35
MONTAIONE100.317,40
MARRADI63.618,40
LONDA48.594,12
PALAZZUOLO SUL SENIO29.480,78
SAN GODENZO

44.610,70

Nel Comune di Prato i tagli ammontano a 3.462.714 euro in cinque anni, a cui si aggiungono 983.360 euro in capo alla Provincia. La decisione del governo Meloni colpirà soprattutto gli enti che hanno lavorato bene sui progetti PNNR e che si vedranno ridurre ulteriormente le risorse da parte dello Stato centrale. Una sforbiciata, quella decisa dall’esecutivo, che si somma all’azzeramento delle risorse per il contributo affitti imposta lo scorso anno.“Il governo Meloni - afferma Marco Biagioni, segretario PD Prato - continua a tagliare risorse agli enti locali.

Nonostante i proclami dei parlamentari della destra, la verità viene sempre a galla. Leggendo le tabelle della spending review, prevista dalla legge di bilancio 2024, si scopre che in cinque anni al territorio pratese verranno a mancare quasi cinque milioni e mezzo di euro. Sono tagli che impattano su crescita, sviluppo, welfare e tutela del territorio. Inoltre, mettere in relazione questi tagli con gli stanziamenti ottenuti dai Comuni con il PNRR è una penalizzazione incomprensibile per quegli enti che hanno lavorato bene.

Quella del governo è una decisione sconsiderata, portata avanti ignorando gli allarmi lanciati a più riprese da ANCI e UPI. Il Partito Democratico farà tutto il possibile perché questi tagli impattino il meno possibile su cittadini e imprese e darà battaglia in parlamento perché la norma sia cancellata a partire dalla prossima legge di bilancio”.

"Questi tagli compromettono crescita e sviluppo locale, oltre che il welfare e le possibilità di cura del patrimonio e del territorio” A dirlo è anche Andrea Marrucci, presidente di Ali-Autonomie locali Toscana commentando i tagli previsti dalla legge di bilancio 2024 che programma minori risorse per 250 milioni di euro all'anno fino al 2028.

“La decisione del governo è un colpo durissimo ai territori che stanno già affrontando costi crescenti per garantire servizi essenziali al cittadino – prosegue Marrucci -. Con i tagli previsti si costringono i comuni a ridurre i servizi o ad alzare le tariffe, senza tener conto della situazione inflazionistica in cui il paese versa al giorno d’oggi”.

“Il governo riveda quanto prima questa scelta a danno delle autonomie locali. È una decisione che ripropone una stagione di tagli ai Comuni, dunque a famiglie e imprese, che credevano definitivamente superata. Una decisione ancora più incomprensibile, oltre che mortificante per gli enti locali, è quella del Governo di colpire per cinque anni i Comuni anche in proporzione ai fondi ricevuti dal Pnrr. Un cortocircuito assurdo, che penalizza ulteriormente le autonomie locali che hanno avuto come unica responsabilità quella di fare bene il proprio lavoro e di aver attratto risorse nei propri territori".

“Siamo di fronte - sottolinea Monia Faltoni, capogruppo PD in Consiglio comunale - all’ennesimo tentativo di fare cassa ai danni degli enti locali e quindi dei servizi destinati ai cittadini. Da qui ai prossimi cinque anni, se la norma non sarà cancellata, il Comune di Prato avrà 3,5 milioni di euro in meno a disposizione. Sono certa che anche questa volta la nostra amministrazione farà tutto il possibile per ridurre al minimo l’impatto di questa sciagurata decisione ma al tempo stesso non possiamo rimanere in silenzio mentre da Roma ci tolgono queste risorse dal bilancio. Su questo tema ci confronteremo già oggi in occasione della prima riunione del gruppo consiliare del Partito Democratico di Prato e valuteremo come affrontare questa ennesima mannaia sui conti pubblici”.

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