Sotto al Comune per richiedere lo sblocco di 6 milioni in sussidi

Presidio, lunedì alle 18.00 in piazza della Signoria, di Firenze città aperta, Potere al popolo e Sinistra progetto comune. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu: “Question time per un nuovo impegno di fronte alla crisi economica e sociale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2020 15:26
Sotto al Comune per richiedere lo sblocco di 6 milioni in sussidi

Lunedì 20 luglio dalle ore 17.45, all'ingresso di Palazzo Vecchio dal lato di via de'Gondi presidio di Firenze città aperta, Potere al popolo!, del gruppo consiliare Sinistra progetto comune e dei sostegni alimentari del Q5 sotto al Comune di Firenze per sbloccare i 6 milioni di euro destinati ai sussidi per le famiglie e già individuati dal Consiglio Comunale.

L'11 maggio scorso il Consiglio comunale ha approvato una mozione volta a destinare 6 milioni di euro alle famiglie in difficoltà. Ma già ora gli aiuti comunali sono terminatiNel frattempo gli studi di Caritas, Ires e Irpet dimostrano la gravità della crisi sociale in corso e l'insufficienza dell'intervento pubblico, con un aggravamento registratosi nel mese di giugno.

“C’è un voto del Consiglio comunale che ha chiesto alla Giunta di intervenire con risorse proprie per sostenere i nuclei familiari e le classi lavoratrici in difficoltà sul nostro territorio. Ci è parso di capire che veniamo accusati di assistenzialismo. Curioso, visto che siamo stati anche incolpati dell'opposto, cioè di essere troppo ideologici e astratti, quando esprimiamo la nostra visione politica e chiediamo di agire sulle cause delle disuguaglianze che segnano la Città e il Paese. Lunedì – annunciano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – chiederemo, con un question time, se si intendano respingere la povertà e l'imminente recessione a colpi di brioches.

Lo faremo a seguito della presentazione dei dati Irpet del 15 luglio, drammatici ma non sorprendenti. È evidente la necessità di interventi a livello europeo e nazionale. Però il Comune di Firenze può e deve attivarsi direttamente, anche con risposte concrete e rapide, con risorse proprie. Solo in parte è stato fatto e alcune proposte precise sono state avanzate, anche dalla nostra coalizione, nel confronto con diverse reti di solidarietà attiva”.

In evidenza