Sostegni all'economia: sbloccati i Bonus ristorazione

In Consiglio regionale respinta mozione di Fratelli d’Italia per la montagna

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2021 23:55
Sostegni all'economia: sbloccati i Bonus ristorazione

Firenze– Attesa ormai da diversi giorni la pubblicazione del primo “decreto sostegni”. In queste ore circolano sui principali organi di stampa diverse bozze e ipotesi. Tra le più accreditate quella che prevede aiuti parametrati alla perdita mensile media del 2020 sul 2019 moltiplicata per due. In buona sostanza una percentuale su due mesi dell’anno.

Sono partiti a fine febbraio i pagamenti delle prime tranche di contributo in favore degli imprenditori che hanno fatto richiesta del “Bonus Ristorazione”. Delle circa 40mila domande pervenute, 12.700 hanno già ricevuto il 90% del contributo atteso e riceveranno, dopo aver fornito la documentazione prevista dalla normativa, il restante 10% entro la fine del mese di marzo, che porterà a 87 milioni di euro la somma complessiva delle erogazioni.

Ad annunciarlo è il ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli in risposta al question time, tenutosi oggi a Montecitorio, dei deputati Pasquale Maglione e Giuseppe L’Abbate (M5S). Molte domande presentate, tuttavia, risultano parziali o incomplete e hanno richiesto una necessaria integrazione documentale: il pagamento del contributo, in questo caso, sarà possibile solo a seguito dell’avvenuta regolarizzazione delle domande da parte dei richiedenti.

Il Fondo per la filiera della ristorazione, istituito con il Decreto Agosto, prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto, sino a 10.000 euro per ciascun richiedente, destinato alle imprese del settore della ristorazione (agriturismi inclusi) per l’acquisto di prodotti vitivinicoli, delle filiere agricole e alimentari, valorizzando in particolare la materia prima del territorio. Con il decreto interministeriale del 27 ottobre scorso, sono stati disciplinati criteri e modalità di gestione: con una convenzione tra Mipaaf e Poste Italiane è stata affidata a quest’ultima l’acquisizione delle domande, l’effettuazione dei controlli concernenti l’ammissibilità nonché l’erogazione dei pagamenti dei contributi.

No dell’Aula di palazzo del Pegaso ad una mozione illustrata dal primo firmatario Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), che impegnava la Giunta regionale a farsi promotrice presso il Governo per l’attivazione di immediati ristori per la montagna ed indennizzi proporzionati ai danni subiti dai gestori degli impianti sciistici per le mancate riapertura. L’atto, inoltre, impegnava l’esecutivo a sostenere iniziative e strategie efficaci e immediate, anche mediante percorsi normativi ad hoc, al fine di preservare e tutelare l’economia, l’occupazione e il tessuto sociale della montagna.

Nel presentare la mozione, il consigliere ha ricordato come, dal mese di novembre 2020, inizio della stagione sciistica, si è assistito a continui rinvii fino al 15 febbraio, data prevista per la possibile ripartenza, ma che dal 14 febbraio, con la Toscana entrata in zona arancione, è scoccata la “beffa: la decisione governativa di rinviare l’apertura al 5 marzo”. Petrucci ha anche proposto di candidare Abetone-Cutigliano a capitale toscana della cultura, una “suggestione per dimostrare la vicinanza alla montagna”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Luciana Bartolini (Lega), che ha sottolineato come le aree interne abbiano bisogno di politiche coraggiose e capaci di andare incontro a tutte le categorie.

Marco Niccolai (Pd) ha invece richiesto il rinvio della mozione nella commissione per le aree aree interne della Toscana, visto il lavoro in progress e condiviso da tutti i commissari sulle stazioni sciistiche e sulla montagna.

Su questa proposta si è acceso un dibattito, che ha visto gli interventi del primo firmatario, nonché dei consiglieri Francesco Torselli e Vittorio Fantozzi, sempre di Fratelli d’Italia, conclusosi con la messa in votazione del provvedimento.

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