Sistema aeroportuale toscano: incontro sindacati-Regione

I sindacati hanno manifestato alla Regione le preoccupazioni che riguardano la vendita della società di handling

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2021 15:12
Sistema aeroportuale toscano: incontro sindacati-Regione

In queste ultime settimane si sono svolti molti presidi dei lavoratori della Toscana Aeroporti Handling, la società che gestisce i servizi di assistenza a terra negli aeroporti toscani di Pisa e Firenze.

La Toscana Aeroporti Handling ha infatti informato le organizzazioni sindacali di aver avuto un’offerta di acquisto delle quote societarie. Nella nota dell’azienda, si precisa che il prerequisito per l’inizio delle trattative “prevede il mantenimento di tutti i posti di lavoro e dei livelli salariali attuali per i dipendenti di Toscana Aeroporti Handling per almeno 2 anni”.

Il giorno 14 aprile 2021 si è tenuto un incontro, in modalità digitale, con la regione Toscana convocato dall'Assessora al Lavoro Alessandra Nardini per discutere delle questioni aeroportuali in generale ed in particolare legate all'emergenza che stiamo vivendo nel settore come la vendita dell’Handling della Toscana Aeroporti.

Approfondimenti

All'incontro hanno partecipato anche l'Assessore ai Trasporti Baccelli e l'Assessore allo Sviluppo Economico Marras, essendo coinvolti anche i loro assessorati nelle problematiche da noi sollevate.

Il sindacato ha evidenziato le criticità che sta affrontando il settore del trasporto aereo, mettendo l’accento sulla crisi causata dalla pandemia che, di fatto, ha azzerato completamente il trasporto, il turismo e tutto quello che si muove intorno al sistema aeroportuale.

"Abbiamo chiesto alla Regione appositi aiuti dedicati a tutto il settore ed al suo indotto. Abbiamo lanciato l’idea di creare un tavolo di lavoro, che a fronte del censimento di tutte le lavorazioni specifiche e delle professionalità possedute dalle maestranze, per istituire un piano di formazione, attingendo dalle risorse economiche sia dal fondo nazionale che da quello regionale, per mettere i lavoratori in aula e coinvolgerli e tenerli formati. Questo permetterà che quando la ripresa partirà di essere pronti a rispondere alla domanda del lavoro. Su questo tema, l’assessora Nardini ha recepito questa opportunità e verificherà la possibilità di procedere in questa direzione, inoltre ha dato disponibilità a fare un focus sugli appalti che per primi rischiano di subire la scellerata scelta della vendita dell’Handling" affermano FILT CGIL - FIT CISL – UILT - UGL.

"A proposito della vendita dell'Handling, come sindacato ci siamo particolarmente soffermati sulla questione Toscana Aeroporti annunciata poche settimane fa dall'amministratore delegato di TA. , su questo tema abbiamo colto la disponibilità dell'assessora al lavoro ad aprire nell'immediato un confronto specifico con Toscana Aeroporti coinvolgendo anche il sindacato per ricercare delle soluzioni , fare chiarezza e mettere in sicurezza i lavoratori" dichiarano le Segreterie Regionali della Toscana..

Il sindacato ha ribadito la perplessità rispetto all'erogazione di contributi stanziati dalla regione Toscana a Toscana Aeroporti, e nello stesso tempo ha chiesto di rafforzare la presenza pubblica nel consiglio di amministrazione di Toscana Aeroporti per condizionare le scelte strategiche che, secondo loro devono andare verso lo sviluppo del territorio ma soprattutto a vantaggio della buona occupazione dando ai lavoratori certezze e prospettive di futuro.

"In merito al fatto che l'azienda afferma di voler comunque procedere alla vendita del settore Handling, questa operazione che vede la nostra netta contrarietà ribadita fortemente da tutte le sigle sindacali presenti, abbiamo fatto presente che non accetteremo mediazioni al ribasso. Il nostro obiettivo è quello di garantire i lavoratori sia sul piano salariale che occupazionale e metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare ad una soluzione positiva per i lavoratori. Ora è il tempo che la politica faccia la sua parte" concludono.

“Ora, parlando con i lavoratori, emerge l’ovvia realtà: anzitutto, la prima domanda. E dopo due anni? Molti lavoratori giustamente capiscono che finiti i due anni garantiti si aprirà una stagione di riduzione dei salari, dei diritti e apertura a cooperative di prestatori di manodopera. E anche sul mantenimento dei posti in azienda, i dubbi ci sono. E infatti basta vedere cosa è successo, per citare i casi regionali più noti, con la Bekaert e con il Cementificio Testi, passati di mano in mano con il corredo di centinaia di posti di lavoro perduti” commentano dal Partito Comunista Toscana.

"Ma questa vicenda aziendale si intreccia più che in altri casi con una vicenda politica tutta interna al PD. Come sappiamo, da anni il PD fiorentino sta cercando di rafforzare l’Aeroporto di Peretola, aggiungendo la famosa pista parallela all’autostrada. Questa pista sterzerebbe parte del traffico aeroportuale intercontinentale da Firenze a Pisa: tradotto, ridurrebbe il peso del Galilei rispetto al Vespucci" precisano dal Partito Comunista.

"La stessa dismissione della fermata ferroviaria Pisa Aeroporto è l’esempio. Eppure, molti lavoratori, anche fiorentini, rivendicano l’assoluta follia di sviluppare Firenze a scapito di Pisa. La ragione è tanto semplice quanto banale. Lo spazio. A tal proposito, molti lavoratori di Peretola, facevano notare come la pista attuale di Peretola necessita di interventi importanti di messa in sicurezza a causa del terreno acquitrinoso".

“La soluzione più ovvia, che abbiamo sostenuto lungamente in campagna elettorale aderisce alle proposte dei lavoratori: rinforzare Pisa, ristabilire il collegamento ferroviario, rendere l’aeroporto di Firenze un city airport a volumi di traffico più ridotti. E, tornare alla gestione pubblica, espellendo multinazionali e speculatori”.

"E il Pd e Giani che fanno? Niente, nonostante tutto rimangono fermi sull’idea di fare la nuova pista a Peretola. Continuano a vendere la falsa idea di una gestione mista pubblico/privato: come è possibile che sia una gestione mista, quando il pubblico possiede il 5%? Anche la sparata di Letta sembra più una stilettata al vecchio “amico” Renzi. Infatti, come sta accadendo a vari livelli, l’idillio tra il PD romano e quello fiorentino è finito, e si è trasformato in lotta di potere. Chi subisce le conseguenze dei litigi del PD sono i lavoratori, gli unici in grado di vedere un piano industriale serio per gli aeroporti toscani. Dubitiamo che Letta e Giani, tra un litigio e l’altro, vogliano ascoltarli" concludono dal Partito Comunista Toscana.

Notizie correlate
In evidenza