Sicurezza: se avessimo il vigile di quartiere... o ce l'abbiamo?

Stella (FI): "Il territorio viene presidiato solo per multe". Albanese al centrodestra: “Il Governo faccia la sua parte”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2024 23:55
Sicurezza: se avessimo il vigile di quartiere... o ce l'abbiamo?

Firenze, 20 marzo - "Quello del vigile di quartiere è uno dei più grandi fallimenti della Giunta Nardella. Il sindaco, all'inizio del suo secondo mandato nel maggio 2019, annunciava trionfante anche sui social: 'Arrivano a Firenze 110 nuovi vigili di quartiere assunti dal Comune. Aumentiamo il controllo e la sicurezza della città e diamo lavoro a tanti giovani. Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto'. Da allora, ogni anno la situazione è peggiorata, sempre più zone della città sono in mano al crimine e alla violenza. Dove sono finiti questi vigili di quartiere? Nardella si prenda le sue responsabilità, invece di addossare le colpe al Governo". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.

"Firenze è al quinto posto in Italia nella classifica delle città più insicure. Il Comune è latitante, l'assessore alla Sicurezza è inesistente - sottolinea Stella -. Non è possibile andare avanti così. Vanno incrementati presidi e controlli della polizia municipale, che invece viene impiegata per fare multe a raffica. Santa Maria Novella, le Cascine, via Palazzuolo, e tutte le altre aree della città in cui si verificano e si ripetono gravi fatti di criminalità vanno guardate a vista. Fiorentini e turisti devono potersi sentire sicuri. Sul fronte della lotta al degrado e della sicurezza, le giunte a guida Pd e i dieci anni di amministrazione Nardella sono stati un fallimento totale, come è evidente che il loro occuparsi di questi temi proprio adesso è strumentale e finalizzato all'appuntamento elettorale di giugno".

“Incredibile che l’assessore Albanese chieda presidi fissi alle Forze dell’Ordine quando la Polizia Municipale non ne fa neppure uno. Nessuna notizia di quello annunciato da Nardella in area stazione mesi fa, un secco no a quello di piazza Santa Maria novella da noi chiesto e richiesto in questi anni, dove da decenni ci sono persino i locali preposti, a fianco della Basilica, ma che mai Nardella ha voluto attivare. La stessa contrarietà già manifestata in ordine all’ex Meccano’ che, una volta terminati gli infiniti lavori, dovrebbe diventare struttura di accoglienza del parco.

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Se le Forze dell’Ordine si devono occupare anche della regolarità dei locali e delle locazioni come annunciato dal Prefetto, viene davvero da chiedersi come sia stata organizzata sino ad oggi la Polizia Municipale da quest’amministrazione targata PD. Perché se ne devono occupare poliziotti e carabinieri? Quali e quanti controlli sono stati svolti?

Dal Cosp di ieri, per quanto possiamo leggere, l’unico contributo del Comune è quello di “partecipare con la Polizia Municipale ai servizi potenziati organizzati dalle Forze dell’Ordine”. Un capolavoro.

Il PD di Nardella e Albanese è spettatore immobile di quello che accade, senza alcun segno di vita. Neppure a fronte della nostra richiesta di un consiglio straordinario su via Palazzuolo. E pretenderebbero pure le dimissioni del Questore. Del resto, per chiedere le dimissioni di qualcuno, anche a sproposito come in questo caso, non occorre muovere un passo e si può continuare a rimanere immobili come fanno loro. Basta una tastiera, no?”  dichiara il consigliere comunale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai.

“I presidi fissi al momento li sta facendo solo la polizia municipale”. L’assessora Benedetta Albanese ribatte così al consigliere comunale di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e a quello regionale di Forza Italia Marco Stella. “Anche questa volta il centrodestra usa polemiche false, pretestuose e facilmente smentibili per gettare fumo negli occhi dei fiorentini cercando di distogliere l’attenzione dal fatto che la sicurezza deve garantirla lo Stato. Ma noi rimandiamo le accuse al mittente ricordando che la responsabilità sulla sicurezza ce l’hanno quelle istituzioni romane col loro stesso colore politico.

Come Cellai e Stella sanno bene comunque, perché più volte ne ho parlato anche in consiglio comunale, al momento in città siamo i soli ad avere i presidi fissi. Ad esempio, alle Cascine abbiamo due pattuglie al mattino una fissa e una dinamica e due il pomeriggio, più una in borghese la sera e la notte. Un totale di sei pattuglie al giorno, tutti i giorni, solo in quella zona. Un presidio fisso che stiamo proseguendo da mesi”.

“L’impegno dell’Amministrazione anche sui vigili di quartiere e di prossimità è innegabile – ha aggiunto Albanese – con le tre pattuglie aggiuntive disposte in ogni quartiere. Se Stella e Cellai invece di sprecare fiato in queste accuse facilmente smentibili usassero i loro contatti col governo per chiedere il potenziamento di organici per le forze dell’ordine farebbero miglior servizio alla cittadinanza. Noi da parte nostra abbiamo appena assunto ispettori che sono in strada in tutti i quartieri ed è in corso il concorso per assumere altri 200 agenti. Ognuno faccia la sua parte per il bene della città”.

“Il progetto speciale per i vigili di Quartiere è già attivo ed il potenziamento del servizio è stato lanciato dallo stesso sindaco Dario Nardella per rispondere alle esigenze dei cittadini. Respingiamo, dunque, quanto afferma il consigliere regionale Stella ed il consigliere comunale Cellai che lamentano la mancanza di postazioni fisse sul territorio e l’assenza dei vigili di quartiere. Si è cercato – spiegano i presidenti Michele Pierguidi (Q2), Serena Perini (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e Cristiano Balli (Q5) – di concentrare le forze fra piazza Dalmazia, piazza dell’Isolotto, piazza Bartali, piazza Puccini, ai giardini Niccolò Galli ed in piazza S.

Jacopino oltre ad una postazione itinerante in base alle esigenze che man mano si presentano. L’ulteriore potenziamento della polizia di prossimità e quindi la vicinanza ai cittadini è data anche dalle tre pattuglie aggiuntive previste in servizio quotidiano in ogni quartiere che si occupano di servizi legati all’antiabusivismo e all’antidegrado, oltre che a tutti i servizi legati ad interventi di prossimità e di vicinanza alle persone, a partire ad esempio dagli incontri nei centri di socializzazione dell'età libera.

I vigili di quartiere sono diventati un punto di riferimento per commercianti, cittadini e anziani in particolare. La loro presenza è utile anche prevenire eventuali problemi perché la loro disponibilità è sempre molto apprezzata. È questo – concludono Pierguidi, Perini, Dormentoni e Balli – uno dei punti del piano per la sicurezza della città per aumentare la vicinanza ai cittadini e la loro sicurezza. Il problema non è la mancanza di vigili di quartiere ma di agenti delle Forze dell’ordine.

Dove sono finiti i Carabinieri e i Poliziotti che dovevano pattugliare a piedi e in auto le nostre strade secondo le promesse del governo? Certi reati vanno contrastati da chi ne ha la competenza”.

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