Firenze - Entra nella fase operativa il progetto di collaborazione fra l’Azienda USL Toscana Centro e l’Università di Economia e Finanza -Istituto di Ricerca sulla Regolamentazione- della città di Hangzhou.
La collaborazione fa seguito ad una delibera approvata nel 2018 dal direttore generale Paolo Morello Marchese con la quale l’ASL avviava il progetto in ambito scientifico e culturale sulla sicurezza alimentare, approvando lo schema per un accordo internazionale. L’attività in programma vede partner il Dipartimento di Prevenzione, diretto dal dottor Renzo Berti, attraverso l’Area aziendale di Sanità Pubblica Veterinaria diretta dal dottor Stefano Cantini, l’unità funzionale complessa “Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare” , diretta dal dottor Luca Cianti in collaborazione con la professoressa Alessandra Guidi dell’Università di Pisa, direttrice della Scuola di Specializzazione “Ispezione degli Alimenti di Origine Animale”.
In considerazione dei flussi commerciali esistenti fra Italia e Cina anche per gli alimenti, l’Azienda USL Toscana Centro ha pionieristicamente ritenuto utile e opportuno prevedere un accordo destinato allo sviluppo condiviso di protocolli scientifici e validi ai fini della sicurezza alimentare in realtà culturalmente e giuridicamente differenti come l’Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese.
La sottoscrizione dell’Accordo è avvenuta, in occasione della conferenza promossa e sovvenzionata dall’Università di Hangzhou, che ha visto la partecipazione e l’intervento del professor Junhao Wang, presidente dell'Università di Economia e Finanza dello Zhejiang e del dottor Cianti.
A breve verranno realizzati i protocolli congiunti di ricerca e formazione in ambito di sicurezza alimentare, che si dedicheranno inizialmente all’e-commerce, che in Cina ha conosciuto negli ultimi anni uno stabile incremento delle vendite online, fino a registrare un tasso di crescita del 70% negli anni fra il 2009 e il 2013 e che, in Europa, costituisce un aspetto nuovo della sicurezza alimentare su cui si è rivolto anche l'interesse del legislatore in quanto è uno degli argomenti innovativi introdotti dal nuovo Regolamento CE 625/2017 sulla sicurezza alimentare.