​“Si assume al Comune di Firenze, ma i concorsi li fanno altri”

E’ la domanda d'attualità che il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Alessandro Draghi, rivolgerà domani alla giunta di Palazzo Vecchio

Nicola
Nicola Novelli
28 febbraio 2021 19:29
​“Si assume al Comune di Firenze, ma i concorsi li fanno altri”

FIRENZE- Nei corridoi della pubblica amministrazione fiorentina se ne sente chiacchierare da anni. E da tempo alcuni esponenti delle opposizioni hanno provato a impugnare la questione per le corna, senza individuare mai il verso giusto. Stavolta lo ha forse trovato il consigliere comunale di FdI, Alessandro Draghi, che domani rivolgerà la domanda alla giunta di Palazzo Vecchio: “Si assume al Comune di Firenze, ma perché i concorsi li fanno altri?”.

Il tema verrà trattato durante l’ora del question time, in apertura del Consiglio comunale, convocato alle 14:30 in videoconferenza sul canale YouTube e presieduto da Luca Milani. A rispondere, probabilmente l’assessore Alessandro Martini.

A cosa allude l’esponente di Fratelli d’Italia con questo titolo misterioso? Il Consigliere comunale si riferisce a numerosi casi in cui il Comune di Firenze ha preferito assumere dipendenti dalle graduatorie stilate da altri enti locali, che avevano indetto concorsi di assunzione, piuttosto che indire bandi propri. Draghi cita alcuni casi accaduti nel 2020: tre dipendenti assunti dalla graduatoria dal concorso fatto dal Comune di Empoli, quattro dal concorso fatto da A.R.S. Toscana, addirittura sei dal concorso fatto dall'Istituto degli Innocenti.

Su quest’ultimo concorso pubblico si focalizza l’attenzione di Draghi, perché dopo la pubblicazione del bando di assunzione per soli esami, per la copertura di due posti a tempo pieno e indeterminato nel profilo professionale di “Istruttore Direttivo Amministrativo”, Categoria D - Posizione Economica D1, è stata involontariamente infranta la segretezza delle prove preselettive, per cui in seguito fu deciso dalla commissione esaminatrice di annullarle, con il risultato che fu ammesso agli esami chiunque ne avesse fatto domanda. Cosa che ha consentito infine di stilare una graduatoria di idonei sovrabbondante rispetto al fabbisogno dell'Istituto degli Innocenti. Un fatto grave, che il consigliere di FdI ritiene contrasti con l'articolo 28 del Regolamento sulle Modalità di Assunzione all’impiego presso il Comune di Firenze.

La pratica di attingere da graduatorie altrui non è infrequente nella pubblica amministrazione. Ma la norma l’ha consentita per agevolare enti piccoli, che avrebbero difficoltà economiche a organizzare un concorso con tutti i crismi. Perciò è consentito attingere, previa pagamento di un obolo, alle graduatorie di enti più grandi e strutturati.

Nel caso del Comune di Firenze avviene l’opposto. L’amministrazione comunale più grande della Toscana, invece di mantenere una propria graduatoria da cui attingere il personale mancante, in molti casi, avendo esaurito le proprie graduatorie ha attinto a quelle di altri enti più piccoli. E’ il caso dell'Istituto degli Innocenti, che ha una pianta organica di circa 100 dipendenti, ma indice ogni anno numerosi bandi di assunzione sia a tempo determinato che indeterminato.

Perciò Alessandro Draghi chiede alla Giunta di sapere perché ritenga opportuno utilizzare le graduatorie di altri enti per le assunzioni di personale. Nei già citati corridoi della pubblica amministrazione fiorentina sono in tanti a suggerire una risposta: basterebbe andare a vedere i cognomi "prelevati" dalle graduatorie altrui, per darsi una spiegazione. Nomi eccellenti, vi chiederete? Vedremo domani cosa risponderanno da Palazzo Vecchio.

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