Inferno e ritorno. Partita al cardiopalma per un Siena che vede i primi effetti della cura Padalino. Una squadra non brillante ma tenace che sprofonda immeritatamente per poi risalire e respirare ossigeno. Da 0-2 a 2-2 in una contesa che mette in luce una Imolese mai banale. Riavvolgiamo il nastro.
Temperatura rigida al Franchi. Si torna in campo dopo la lunga pausa dovuta alle vacanze natalizie, prima, e all'emergenza sanitaria dopo.
Dopo Giardino e Maddaloni, ecco la gestione tecnica affidata a mister Padalino che sceglie un 3-4-3 molto elastico. Imolese ben chiusa e pronta a ripartire in contropiede.
Partita subito viva con un primo tempo da incubo per il Siena che fa il match accarezza l'idea del gol (occasionissime per Varela e Disanto) per poi subirlo, in chiusura di frazione, su un rigore contestatissimo. In gol Lombardi.
Nella seconda frazione autentica doccia fredda per i bianconeri. L'acuto di D'Alena, di testa, vale il raddoppio. I padroni di casa però reagiscono bene e trovano la rete della speranza grazie ad un rigore realizzato da Guberti. Succede poco fino al 91'. Corner di Disanto, la difesa respinge: tiro di Guberti con palla che arriva a Terigi. Il piattone vale il pareggio e tanto altro.
La guarigione di un Siena convalescente è iniziata? I tifosi, oggi assenti in curva, si augurano di si. In tal senso, il pareggio assume un significato che va ben oltre il punto.
