Sedie e tavolini: stangata sulle multe senza autorizzazioni

Salgono a € 400 le sanzioni per chi viola il regolamento dehors in centro storico. I ristoratori non la prendono bene

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2023 10:33
Sedie e tavolini: stangata sulle multe senza autorizzazioni

Una stretta su chi viola le regole in città con un aumento delle sanzioni che arrivano fino a 400 euro per chi non rispetta i principali divieti del Regolamento Unesco e quello dell’utilizzo improprio delle occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto. Con una delibera dell’assessore al commercio e alle attività produttive Giovanni Bettarini – ferme restando le sanzioni pecuniarie previste dalla Legge Regionale e i provvedimenti di chiusura, sospensione o divieto delle attività - vengono innalzate le sanzioni comunali per renderle più adeguate all’infrazione e quindi più efficaci.

“Basta con i furbetti del dehors e del suolo pubblico - ha detto il sindaco Dario Nardella -; chi non rispetta le regole va incontro a sanzioni più salate, chi sbaglia paga. Il Regolamento Unesco deve essere rispettato e chi non lo fa rischia la sospensione e poi il ritiro della licenza in caso di reiterazione. Ci auguriamo che il giro di vite sia un deterrente per ridurre le infrazioni”.

La decisione arriva all’esito dei numerosi controlli della polizia municipale. Nel 2023, ad esempio, nel centro storico la polizia municipale ha controllato il rispetto delle autorizzazioni dehors e suolo pubblico di 198 attività ed ha rilevato 264 violazioni, emettendo sanzioni (la maggior parte delle quali sono di 50 euro previste dalla Legge Testo Unico degli enti locali). Multati anche negozi che fanno promozione di alcolici o vendita di super alcolici senza i requisiti: nel complesso le sanzioni per violazioni di norme previste dal regolamento Unesco emesse dalla polizia municipale da gennaio a luglio sono state circa una settantina.

“Nonostante i controlli siano serrati, abbiamo ravvisato la necessità di rendere le sanzioni più adeguate all’infrazione commessa e quindi più efficaci. Abbiamo fatto varie verifiche – ha spiegato l’assessore Bettarini - e abbiamo deciso di aumentare le sanzioni per le violazioni del regolamento Unesco, portandole da 50 euro a 400 euro e mantenendo il principio della progressività che può portare fino alla sospensione e poi al ritiro della licenza in caso di reiterazione. La multa sarà di 400 euro anche per chi non rispetta Il regolamento dehors e suolo pubblico e mette tavolini o gli estende laddove non esiste autorizzazione”.

La linea dura prevede una multa che aumenta da 50 a 400 euro non solo per chi ecceda gli spazi concessi con sedie e tavolini o dehors abusivi (con il ritiro della concessione di suolo pubblico dopo due violazioni accertate nell’anno solare), ma anche per alcune violazioni di norme contenute nel Regolamento Unesco: per chi effettua promozione di alcolici (alcool tour, pub crawl e simili), per chi utilizzi pannelli luminosi diversi dall’insegna, per le nuove attività di somministrazione che vendano direttamente da sporto su strada e per i negozi che espongono o vendono gadget o souvenir che riportino un linguaggio sessista, lesivo delle differenze di genere o di etnia, lingua, religione o opinioni politiche.

La sanzione passa invece da 50 a 200 euro per i negozianti che non provvedano nelle aree esterne di pertinenza dei locali alla rimozione dei rifiuti e alla pulizia del suolo durante tutto l’orario d’apertura dell’attività commerciale ed entro un’ora dopo la chiusura. La sanzione passa da 50 a 100 euro per chi utilizza la vetrina per tenerci scatoloni di merce o tiene prodotti alimentari a terra invece che sugli scaffali.

"Sanzioni otto volte più alte per chi eccede gli spazi concessi con sedie e dehors? Siamo per il rispetto delle regole, ma invitiamo il Comune di Firenze ad applicare le nuove sanzioni solo dopo aver comunicato a tutti i titolari delle attività di somministrazione della decisione presa con la delibera di venerdì pomeriggio, 11 agosto, ed entrata in vigore da oggi, 14 agosto, alla vigilia di Ferragosto, quando i ristoratori in città sono tutti a testa bassa a lavorare. Queste sanzioni potrebbero infatti rappresentare un grave danno alle aziende in difficoltà”.

E' quanto afferma Francesco Ricciardi, segretario toscano di Tni Ristoratori Italia, a proposito della stretta su chi viola le regole a Firenze con un aumento delle sanzioni che arrivano fino a 400 euro per chi non rispetta le regole relative all'occupazione di suolo pubblico per ristoro all’aperto. “Quello che noi chiediamo - spiega Ricciardi - è che la polizia municipale si occupi di comunicare alle aziende non in regola della novità e di dare loro almeno dieci giorni per mettersi in regola prima di multarle.

Visto che la norma è stata modificata in questo mese di agosto, se la nostra richiesta non verrà presa in considerazione sarà chiaro che tale modifica è stata fatta solo per fare cassa”.

"Ai regolamenti straordinari di occupazione di suolo pubblico per le attività di amministrazione abbiamo presentato decine e decine di emendamenti. La maggioranza li ha sempre bocciati tutti. Pareva che parlassimo di problemi inesistenti -intervengono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Oggi invece viene data notizia - come sempre con un comunicato stampa che precede il testo della delibera - di una stretta sulle violazioni delle regole. Si aumentano le sanzioni, parlando di numerose violazioni riscontrate, tirando nel mezzo la categoria dei furbetti.

La solita retorica, buona per chi governa guardando al presente, invece che al futuro. Ci sono mele marce, non c'è nessuna responsabilità politica. C'è anche l'immancabile commento: chi sbaglia paga. Ma chi sbaglia politicamente, non paga mai?

Appena uscirà il testo cercheremo di capire se è necessaria un'interrogazione. Abbiamo idea se le sanzioni riguardano i regolamenti ordinari o quello straordinario? Si sono susseguite talmente tante novità, temporanee, che si fa anche fatica a capire esattamente quali siano le intenzioni dell'Amministrazione.

Abbiamo alimentato per mesi e mesi l'idea di "occupare il più possibile", perché l'unico modo per avere socialità sul territorio era quello di favorire il consumo di bibite e cibo. Non è mai stata accolta neppure l'idea di riservare una quota di sedute all'esenzione dall'obbligo di consumo (una misura simbolica).

La cosa che più ci sorprende, nella nota odierna, è che nessuna sanzione comunale è prevista per chi non rispetta i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Gianassi prima e Bettarini dopo avevano detto che il no ai nostri emendamenti non presupponeva l'assenza di azioni.

Si vede che al Partito Democratico fiorentino non interessano le posizioni di Camera del Lavoro, delle categorie CGIL che si occupano del turistico-ricettivo e del sindacalismo di base. Troppo dalla parte delle classi lavoratrici".

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