Sciopero per evitare il reintegro a metà prezzo

Dipendenti Siram contrari alla pratica del 'ripescaggio'

Antonio
Antonio Lenoci
28 luglio 2014 12:17
Sciopero per evitare il reintegro a metà prezzo

 Sciopero con presidio sotto la Presidenza della Regione, per dire "No" alla "ricaduta solo sulle loro spalle di un dumping sociale che, nella migliore delle ipotesi li vedrebbe ricollocati solo a condizione che rinuncino a parte della retribuzione".A breve un nuovo tavolo al quale parteciperanno tutte le componenti chiamate in causa per risolvere la situazione, compresi i dirigenti delle Asl interessate dal cambio di Appalto ed ''Evitare la perdita del salario che segue alla spending review e che ci pare inaccettabile" - si è detto in parte soddisfatto Moreno Razzolini di Fiom Cgil al termine dell'incontro in Regione Toscana - "Le istituzioni hanno capito il problema, ci sarà questa riunione per approfondire anche se vi siano margini di legge per trovare un accordo in regime di spese contenute"."I tagli alla sanità sono Tagli al salario" scrivono gli operai sugli striscioni e tra i cartelli anche "Ci Girano!!! Marroni" indirizzato all'assessore alla Sanità toscana.Siram nel 2014 ha già perso l'appalto dei servizi per la Asl di Pistoia, e uscirà dai servizi dalla Aou alle Scotte di Siena il 14 agosto, dalla Asl 10 di Firenze il 30 settembre e di Prato a fine anno.

Chi sono? I lavoratori della Siram SPA da oltre 20 anni, tutti i giorni si occupano degli impianti tecnologici e climatici di molte ASL Toscane.Sono coloro che si preoccupano che tutto funzioni alla perfezione nell'interesse dei cittadini, a partire dalle sale operatorie, fino all'impianto di riscaldamento o di refrigerazione.Sono metalmeccanici che hanno alte professionalità, formati specificatamente per poter operare presso i presidi ospedalieri. 50 persone che, dopo tanti anni di lavoro, vedono a rischio il loro futuro sia dal punto di vista del posto di lavoro sia dal punto di vista del salario: "Per loro infatti non ci sono garanzie perciò da mesi oramai come Fiom, insieme alla Confederazione, ci stiamo attivando per cercare di avere in Toscana una norma che possa prevedere il mantenimento del posto e della retribuzione per questi lavoratori" afferma Moreno Razzolini della Fiom Cgil di Firenze."Alla luce di come è avvenuto il passaggio di alcuni di essi alla Asl di Pistoia, possiamo dire che questi sono lavoratori di serie B: chi li riassumerà infatti, ha preteso di farlo con una retribuzione più bassa di ben 500 euro al mese in meno rispetto a quanto hanno percepito sino ad oggi.
Noi riteniamo che questa sia una grande ingiustizia, che le istituzioni regionali in primo luogo debbano muoversi per trovare una soluzione dignitosa.

Un primo risultato lo abbiamo raggiunto con la proroga del contratto all'AOU di Siena; ne siamo soddisfatti ma la strada è ancora tutta in salita - commenta Razzolini - all'incontro di fine mese saranno presenti anche i rappresentanti dell'appalto di Pistoia per cercare di recuperare anche quella situazione: non possiamo perdere professionalità ed esperienze”.

Franco Capaccioli, segretario provinciale della FIOM CGIL di Siena aggiunge: “I servizi che erogano questi lavoratori hanno alla base un'alta professionalità, non ci si può improvvisare in questo mestiere dall'oggi al domani, ci vogliono anni di esperienza per svolgere compiti così cruciali. Anche per questo è inaccettabile mettere i lavoratori di fronte alla scelta tra retribuzione e posto di lavoro”.

Dall'azienda Siram si passerebbe ad una gestione tramite cooperativa che si aggiudica l'appalto di turno con gara, da qui gli stipendi inferiori sino a 500 euro. Per gli addetti in questo modo "Si perde la specializzazione. Non c'è quella selezione di professionalità che una ditta ad hoc può garantire".

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