Maggio: sciopero nelle giornate del 27, 30 e 31 dicembre

Proclamato da Slc Cgil e Fistel Cisl. "Si modifichino profondamente le dinamiche di governo della Fondazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2022 15:50
Maggio: sciopero nelle giornate del 27, 30 e 31 dicembre

Firenze, 21-12-2022 - e Organizzazioni Sindacali hanno proclamato lo sciopero per i giorni 27, 30, 31 dicembre. Slc Cgil area vasta Fi-Po-Pt e Fistel Cisl Firenze, su unanime mandato dei propri iscritti, lo scorso 30 novembre hanno proclamato lo stato di agitazione, riservandosi di mettere in atto ogni ulteriore azione necessaria per la salvaguardia del futuro del Teatro del Maggio musicale fiorentino e di tutte le lavoratrici e i lavoratori che in questo operano.

"Il grave stato di crisi economica in cui versa il nostro Teatro - si legge in una nota - impone di agire perché chi di competenza intervenga in modo radicale affinché si modifichino profondamente le dinamiche di governo della Fondazione. Pur essendo di fronte ad importanti impegni economici a favore del nostro Teatro, in primo luogo da parte dei soci pubblici, si registra con profonda preoccupazione una gestione delle risorse che rischia di vanificare gli impegni finalizzati ad abbattere il cospicuo indebitamento accumulato negli anni: una smodata propensione alla spesa, tale da minare seriamente il futuro stesso del Maggio Musicale Fiorentino, se non riportata sotto controllo; un deficit di rigore che perpetua un’inaccettabile penalizzazione salariale dei dipendenti, al punto che alcune figure di alto profilo professionale lasciano il nostro Teatro per rivolgersi ad altre realtà meglio amministrate. Ciò che si richiede da tempo è dunque un assetto di governo della Fondazione capace di assicurare una gestione responsabile delle risorse e che sia del tutto compatibile (perché siamo certi non sussistano controindicazioni) con l’impegno volto a garantire un alto profilo di qualità della produzione. È necessario, però, intervenire celermente.

I dati oggettivi (quanto già pubblicato a mezzo stampa, comunicato dalla stessa Direzione del Teatro e contenuto nel pre-consuntivo di bilancio 2022 e nel preventivo 2023) restituiscono una fotografia della situazione estremamente preoccupante per il presente e decisamente inquietante sul medio lungo termine. Ad oggi, le nostre richieste di attenzione ed azione a chi di competenza non hanno avuto il riscontro atteso ed auspicato. Pur confermando la nostra volontà a collaborare, come sempre abbiamo fatto, perché si individuino le soluzioni migliori per il Teatro e per tutti coloro che in questo operano, oggi ci troviamo, nostro malgrado, a proclamare sciopero nelle giornate del 27, 30 e 31 dicembre".

“Al teatro non è imputabile il mancato rinnovo del contratto integrativo aziendale per il quale ha sempre manifestato disponibilità e apertura. Tant’è che nell’ultima riunione si era condiviso di iniziare la relativa trattativa. Come noto il 2022 è stato un anno molto complesso e il 2023 dovrebbe segnare una ripresa e una tenuta economica e finanziaria migliore. In un’ottica prudenziale il bilancio preventivo 2023 non prevede ad oggi stanziamenti per il contratto integrativo che, come noto richiederà un lasso di tempo non breve per la sua conclusione.

In tale contesto i bilanci 2024 e 2025, approvati il 19 novembre, prevedono invece lo stanziamento di un milione di euro per ciascun anno a sostegno delle retribuzioni dei lavoratori -precisa il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira- Quanto alla strategia interno della Fondazione questa Sovrintendenza rivendica il fatto che la qualità artistica della produzione ha raggiunto livelli paragonabili a tutte le grandi istituzioni internazionali. Questo è ritenuto l’unico modo per rilanciare e consolidare l’immagine e la struttura economica e patrimoniale.

Il tale strategia è stata sempre condivisa con il consiglio di indirizzo. La proclamazione dello sciopero rischia di compromettere il percorso che faticosamente è stato fin qui intrapreso e conseguentemente provocare danni non solo alla Fondazione ma agli stessi lavoratori”.

Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune: "Avevamo chiesto la Commissione Controllo di oggi sul Maggio Musicale per capire come era andato l’incontro a Roma, in relazione alla richiesta di utilizzare i fondi straordinari del Governo, destinati agli investimenti, per la spesa corrente.Continuiamo ad avere una forte preoccupazione, perché di mese in mese si rinnova l'emergenza per pagare gli stipendi alle generose lavoratrici e ai generosi lavoratori che in questi anni hanno accettato sacrifici per garantire continuità all'importante centro culturale della città. Questo pomeriggio ci è parso di capire che il Sovrintendente stia giocando d’azzardo.

Roma ha fatto capire di non poter in nessun modo autorizzare deroghe per risorse straordinarie destinate ad abbattere il debito della Fondazione. Fare questo tipo di scelte ci mette a rischio di commissariamento. Comprendiamo come per il Sovrintendente questa sia una vicenda anche personale, quasi di fine carriera. Non comprendiamo il Sindaco, che pure non riesce più a nascondere i dubbi, ampiamente diffusi in città, sulla compatibilità dell'attuale gestione e i problemi economici. Riteniamo urgente l'incontro con le organizzazioni sindacali e chiediamo che la politica si assuma le sue responsabilità".

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