Santa Maria Novella affittata per cena privata, Montanari attacca Nardella

Lo storico dalle pagine de Il Fatto torna sulla 'svendita' dei beni storici al miglior offerente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2014 14:03
Santa Maria Novella affittata per cena privata, Montanari attacca Nardella

 Tomaso Montanari su Il Fatto svela quello che lui definisce un "segreto" ovvero una cena privata organizzata da Four Season per gli ospiti di Morgan Stanley all'interno del percorso museale di Santa Maria Novella.

Il luogo destinato ad ospitare la cena è il Cappellone degli Spagnoli, la sala capitolare che qualsiasi guida non oserebbe a definire "Domenicana più che spagnola" visto che gli affreschi narrano in modo inequivocabile i pilastri fondanti dell'Ordine di San Domenico, tra questi la lotta a tutto ciò che si presenta effimero e sacrificabile.

 "Entrata prevista per le casse del Comune di Firenze: 20.000 euro" sottolinea lo storico dell'arte che riversa massime di Tommaso d'Aquino sulla gestione dei beni storici da parte del Comune di Firenze. 

La candidata sindaco Laura Bennati ha chiesto chiarimenti al vicesindaco Dario Nardella: "Perché si continua ad utilizzare ilpatrimonio artistico pubblico per eventi esclusivi privati? Ricordiamo che Nardellapoco più di un mese fa si era detto contrario all’aver chiuso Ponte Vecchio in occasione del raduno della Ferrari autorizzato da Renzicirca un anno fa"."Inaccettabile, assurdo. E' uno scandalo - tuona Tommaso Grassi candidato sindaco di Sel - stavolta hanno superato ogni limite. Pensateci: come è possibile che venga fatto un evento in un luogo d'arte del genere con tutti i rischi connessi per le opere? Ma a loro che importa. A noi sì, non avremmo mai permesso per 20mila euro che la sala capitolare di Santa Maria Novella diventasse un ristorante per vip".

“Al di là dell’inopportunità di ospitare un ritrovo di banchieri in un luogo spirituale, mi chiedo a quali logiche risponda l’operazione di Palazzo Vecchio. La quota d’affitto, assai modesta per la verità, visto il tenore economico dei commensali, pare sia destinata al restauro di un’opera d’arte. È stato dunque l’interesse pubblico a guidare il vicesindaco? Perché, se l’obiettivo è di raccogliere risorse per il bene comune, l’amministrazione non ha informato i cittadini?” domanda la candidata civica Cristina Scaletti.

In evidenza