Sant'Orsola, lavori strutturali urgenti: nel futuro partecipazione e non speculazione

Oggi scade il termine per le offerte di rifacimento per 1,6 milioni di Euro

Antonio
Antonio Lenoci
05 settembre 2018 14:19

Dario Nardella visita la struttura che sarà presto interessata dai lavori di restauro e riqualificazione, durante il sopralluogo l'annuncio di una concertazione con residenti e commercianti che scongiurerà una speculazione immobiliare sull'ex Convento del 1300.Già apposte le gigantografie che raccontano i primi lavori in corso riguardanti le coperture e le facciate. Prevista la creazione di un percorso di visita agli scavi archeologici effettuati dal team del professor Silvano Vinceti impegnato nella ricerca dei resti mortali di Lisa Gherardini del Giocondo, la Monna Lisa musa di Leonardo.

Scavi seguiti al tempo dall'ex assessore provinciale Stefano Giorgetti, chiamato poi in Giunta a Palazzo Vecchio da Nardella con delega alla Mobilità."Dopo decine di anni di attesa - ha detto Nardella - finalmente c'è una prospettiva concreta di rinascita. Quest'anno possiamo cominciare i lavori più urgenti e strutturali: facciate e tetto. Interverremo già dal 2018 su circa 7mila metri quadrati. I lavori saranno propedeutici alla riqualificazione interna. A quel punto anche con i residenti e commercianti potremo individuare le attività più congeniali alla rinascita del polo che certamente non sarà asservito a interessi speculativi o di profitto economico ma conterrà funzioni utili alla comunità ed al quartiere"

I lavori dovrebbero partire entro l’anno. Pronto il progetto preliminare per il rifacimento delle facciate che sarà oggetto di una ulteriore gara. In parallelo con l'intervento sulle facciate, che riguarderà i quattro fronti del complesso su via Sant'Orsola, via Guelfa, via Panicale e via Taddea, sarà sviluppata anche la progettazione di un percorso per la visione degli scavi archeologici. Preliminarmente ai lavori in via di programmazione si è proceduto allo svuotamento del parcheggio al piano interrato dalle acque accumulate.

Un investimento diretto da parte dell'Amministrazione Metropolitana scaturito dalla volontà di dar seguito al recupero del grande complesso, dopo che è venuta a mancare la proposta privata di animazione e gestione di questo spazio, da decenni sottratto alla fruizione pubblica. Per la destinazione finale è previsto un processo di elaborazione e di confronto insieme ai cittadini del quartiere per individuare le migliori soluzioni compatibili con il progetto di riqualificazione.

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