Sanità toscana: il M5S la difende, ma la critica

De Blasi e Colucci: “Sulle prescrizioni valide solo 6 mesi la Regione torni subito indietro”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Ottobre 2025 23:55
Sanità toscana: il M5S la difende, ma la critica

Sta creando gravi difficoltà a molti cittadini la recente decisione di ridurre da 12 a 6 mesi la validità delle prescrizioni mediche, comprese quelle per pazienti affetti da patologie croniche e seguiti dai reparti ospedalieri per controlli e accertamenti periodici.

Un caso emblematico riguarda un giovane paziente seguito dal Reparto di Nefrologia di Careggi, al quale era stata fissata una visita di controllo a novembre 2025 con esami già prescritti nell’ottobre 2024. Al momento della prenotazione, il CUP ha rifiutato le impegnative perché “scadute”, costringendo la famiglia a un percorso estenuante tra ospedale e medico di base, con inevitabili ritardi e costi aggiuntivi per ricorrere al privato.

“È inaccettabile – dichiarano Roberto De Blasi ed Eleonora Colucci, candidati consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle per il collegio Firenze 1 – che per una decisione amministrativa presa senza criterio si mettano in difficoltà i pazienti cronici e le loro famiglie. Molti non hanno la possibilità di recarsi di persona nei reparti o di ottenere rapidamente un rinnovo delle prescrizioni. È l’ennesimo esempio di burocrazia disumana, che trasforma la sanità pubblica in un percorso a ostacoli”.

Approfondimenti

“Non si tratta di puntare il dito contro i medici o gli operatori, ma di denunciare una gestione sanitaria priva di buon senso – aggiungono –. Chi decide queste regole non conosce la realtà dei reparti né la vita dei cittadini che ogni giorno devono confrontarsi con mille difficoltà. Chiediamo alla Regione Toscana di ripristinare la validità annuale delle prescrizioni per i pazienti cronici e seguiti da reparti specialistici, garantendo così la continuità assistenziale e il rispetto della dignità delle persone”.

«Il centrodestra in Toscana dice di voler rafforzare la sanità pubblica, potenziando presidi territoriali e ospedali. Bene le intenzioni, ma i fatti raccontano altro», dichiara Fausto Bosco, candidato alle elezioni regionali nella cirscoscrizione di Pisa.

«Primo punto: la sanità toscana, pur con criticità come le liste di attesa, è tra le migliori in Italia per qualità dei servizi, dietro solo al Veneto. Non lo dico io: sono dati consultabili sul portale del Ministero della Salute. Si può e si deve migliorare, razionalizzando scelte e rivedendo alcune strutture, ma parliamo comunque di una eccellenza pubblica di rilevanza europea» prosegue Bosco.

«Secondo punto: mentre Tomasi e i candidati del centrodestra si ergono a baluardi del SSN, la Fondazione GIMBE documenta i disinvestimenti del Governo Meloni: oltre 13 miliardi di euro di tagli in tre anni, proprio mentre crescono povertà e diseguaglianze. E il quadro rischia di peggiorare, visto l’orientamento a destinare più spesa al riarmo comprimendo ancora Sanità e Istruzione.

Delle due l’una: o il centrodestra prende in giro gli elettori con l’ennesimo slogan, oppure ignora ciò che i suoi rappresentanti stanno facendo a Roma, ossia indebolire il Servizio Sanitario Nazionale e favorire il progressivo avanzamento del privato. In entrambi i casi, la situazione è grave. Il 12 e 13 ottobre pensiamoci bene e votiamo per un Toscana Giusta».

Notizie correlate
In evidenza