Sanità in Toscana, il superticket e la paura di invecchiare

La Legge di Stabilità prevede altri tagli ai fondi diretti alle regioni italiane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2014 15:12
Sanità in Toscana, il superticket e la paura di invecchiare

Prosegue l'illuminante insegnamento della crisi e vengono a galla gli sprechi di anni. Dopo comuni e province, oggi, la colpa è delle regioni. Quando lo dicevano i nonni che si poteva risparmiare non ci credeva nessuno. Beati nonni che non capiscono mai nulla.Fare muro contro muro e rimandare al mittente, Matteo Renzi, l'accusa di aver gestito male i soldi dello Stato, oppure cercare soluzioni alternative? Enrico Rossi sceglie la via della mediazione e risponde "Obbedisco" con una controproposta choc. La Toscana scatena le polemiche sulla polemica: Rossi propone un superticket per i ricchi. 

A Sky Tg24 Rossi ha detto che “Forse è giusto chiedere qualcosa di più a chi ha i soldi per garantire la gratuità e il servizio pubblico a tutti. Non sarebbe uno scandalo far pagare di più su tutte le prestazioni sanitarie. Ad esempio si potrebbe non esentare un pensionato benestante: siamo in emergenza”. Rossi giudica positivi gli inviti ai risparmi su forniture e servizi e mette la Toscana in prima fila per ridurre ulteriormente il numero delle aziende sanitarie, passate da 40 a 16 possono diventare 3 sole aziende.Tra l'altro un problema c'è, e bello grande anche. Nel 2013 a Firenze e provincia un cittadino su quattro (24,6%) è over 65.

Il 68% dei fiorentini è preoccupato dei problemi legati all’invecchiamento e dalle spese che esso comporta: lo segnala la nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria. Il 35% è preoccupato della concreta possibilità che il Sistema Sanitario Nazionale non riesca più a garantire il supporto sanitario adeguato mentre il 33% dei fiorentini teme di non essere in grado di sostenere le spese per le cure e l’assistenza di cui avrà bisogno quando sarà anziano. 

Dalla Cisl la replica più dura al presidente: “Rossi non segua i Governatori spendaccioni, ma guidi chi chiede costi standard. In un paese di evasori i ‘ricchi’ sono solo dipendenti e pensionati. Tagliare piuttosto gli sprechi: in Toscana un dirigente ogni 14 lavoratori”. Il sindacato mette il dito in una piega dolorosa. In un Paese di evasori sarà mai possibile affidare tutti i tributi al solo indice del reddito senza avere il dubbio di sbagliare clamorosamente? “Chi va in ospedale ci va perché è malato - sottolinea il Segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza - il principio alla base della riforma sanitaria del 1978 è che chiunque entra in ospedale viene curato nello stesso modo e nelle migliori condizioni.

Un principio di civiltà che distingue l’Europa dal resto del mondo. Non possiamo metterlo a rischio rincorrendo, sotto la pressione dei conti economici, una vecchia demagogia di sinistra che vuol risolvere tutti i problemi facendo pagare i ‘ricchi’. Cerchiamo invece di trovare le risorse aggredendo: evasione fiscale e sprechi, perché l’Italia spende meno di altri paesi, ma spesso spende male. Per questo Rossi sbaglia a unirsi ai piagnistei dei Governatori spendaccioni: si metta piuttosto a capo dei Presidenti che chiedono a Renzi non tagli lineari, ma costi standard, per premiare i virtuosi e penalizzare gli spreconi.

Apprezziamo invece l’impegno a continuare la spending review sulla macchina, riducendo da 16 a 3 le Asl e arrivando a un unico Estar per gli acquisti. La Toscana, a fronte di 2427 lavoratori non dirigenti ha la bellezza di 168 dirigenti, pari a 1 ogni 14: un rapporto che nessuna azienda privata si sogna di avere. Finora invece ad essere colpiti sono stati soprattutto i lavoratori, se è vero che la sanità toscana, dal 2011 al 2013, ha risparmiato 88 milioni di euro sulla componente lavoro”.Rossi folgorato sulla sacra via di Damasco o sul laico traguardo elettorale? Il Vicepresidente della Commissione Sanità non ci sta e rivendica la sua battaglia storica visto che è dal giugno 2012 che ha formalizzato la proposta di riduzione delle aziende.

"Una mozione del 9 giugno 2012 ha visto la giunta regionale perdere tutta la legislatura a cincischiare su un piano sociosanitario ormai costretto, di bozza in bozza, a rincorrere la realtà anziché orientarla. Intanto le altre Regioni hanno proceduto nella direzione che indicavamo, e i risultati si son visti al momento della scelta delle benchmark. Mentre noi proponevamo di tagliare gli apparati della sanità a cominciare dalle Asl, la giunta regionale ha perseguito la ‘non strategia’ del taglio ai servizi e dell’aumento dei ticket, penalizzando pazienti e operatori e tacciandoci di avanzare proposte strumentali e demagogiche".

Però "Mica penserà, Rossi, di levarsela con un pronunciamento del consiglio regionale e poi rimandare il provvedimento a dopo le elezioni? C’è da riscrivere di sana pianta e quindi approvare in aula prima delle elezioni la legge 40 del 2005 che regola gli assetti anche organizzativi della sanità regionale"Il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri (Più Toscana): “Svolta coraggiosa ed epocale che sostengo da tempo come ineludibile.

Adesso emendamento della Giunta al piano socio-sanitario per iniziare a risparmiare e rendere la sanità più efficiente. Nel 2013 l’analisi del nostro gruppo consiliare sui possibili risparmi (a ribasso) della manovra, aveva portato ad una simulazione dalla quale era emerso che il risparmio in 5 anni potrebbe sfiorare quota 150.000.000 di euro. Una cifra calcolata simbolicamente sui costi di organi direttivi, consulenze fiscali e costi amministrativi".Marco Carraresi, consigliere regionale, membro della commissione sanità: “E' esattamente quello che propongo anch’io da anni in Consiglio regionale e con numerose iniziative all’interno della commissione sanità.

Non ultima l’unica proposta di legge organica per razionalizzare l’ordinamento sanitario regionale depositata ad oggi in Consiglio, presentata assieme al collega Giuseppe Del Carlo alla fine dello scorso anno. Che, se approvata, avrebbe consentito già allora di risparmiare 80 milioni di euro all’anno: in particolare 4 milioni con la soppressione dei direttori generali, dei direttori amministrativi e dei collegi sindacali; 5 milioni con la riduzione del personale delle segreterie degli organi e dei dirigenti delle aziende soppresse; 11 milioni con la cessazione degli organismi e delle commissioni interne retribuite, delle commissioni concorsuali, degli organismi interni di valutazione e di certificazione, e con la riduzione delle spese di personale e di materiale d’uso generata dalla diminuzione delle funzioni amministrative" Il capogruppo Pd della Regione Toscana, Ivan Ferrucci, ha illustrato nelle scorse ore i principali interventi regionali realizzati a favore del territorio pisano nella legislatura in corso. L’analisi delle voci per la provincia di Pisa rispecchia la composizione del bilancio regionale complessivo, la principale è quindi ovviamente quella riguardante sanità e sociale come avviene a livello regionale: massiccio è stato l’investimento per il trasferimento definitivo a Cisanello dell’ospedale, ma anche per gli ospedali di Volterra e Pontedera.

Ammonta a 4.977.892.061,68 euro il totale delle risorse allocate dalla Regione per la sanità pisana nella legislatura in corso. Nello specifico, nell’ambito degli investimenti sanitari 2011-2013, sono stati approvati per Pisa 71 progetti per un costo complessivo di 492,7 milioni e 91,2 milioni di finanziamenti regionali. Interventi che, tra le altre cose, consentiranno il completamento del trasferimento da S. Chiara a Cisanello. Nel triennio 2010-2013 inoltre sono stati stanziati 20,8 milioni per progetti inerenti la non autosufficienza (progetti di vita indipendente, persone non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni, persona anziana fragile, attivazione del servizio di vita indipendente con disabilità grave).

 Incontro annuale della rete Oms delle Regioni per la Salute (Regions for Health Network, RHN)Si tiene quest'anno a Firenze, da oggi a mercoledì 22 ottobre. Organizzato dall'Ufficio Europeo dell'Oms e ospitato dalla Regione Toscana, che è un membro della rete, si tiene a Villa La Quiete e riunisce circa 90 professionisti del settore (politici e legislatori, esperti tecnici e rappresentanti di diverse agenzie Onu) provenienti da 26 regioni di 20 Paesi dell'area europea Oms (Organizzazione mondiale della sanità). "E' un grande piacere per la nostra Regione ospitare questo evento, perché il suo obiettivo è in linea con uno dei principali compiti della nostra Regione, cioè lavorare per la salute e il benessere dei nostri cittadini", dice l'assessore al diritto alla salute, che ha incontrato Vaughan Gething, Deputy Minister for Health del Galles.

E' ormai un dato certo e provato che occuparsi dello stato di salute e di benessere a livello di comunità è determinante per migliorare la salute del singolo. Per questo l'Oms Europa sostiene la regioni europee attraverso la RHN. Per la Rete questo che si tiene in questi giorni a Firenze è l'evento più importante di tutto l'anno.

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