Firenze – Sei voti a favore e quattro contrari sulle determinazioni in merito alle nomine di direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi e della Fondazione toscana Gabriele Monasterio. Questo il voto espresso in commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), dopo aver ascoltato Monica Calamai e Luciano Ciucci.
Candidati rispettivamente alla nomina di direttore Aou Careggi e Fondazione Monasterio, che hanno esposto i propri curricula, ma soprattutto i risultati raggiunti e le sfide cui tendere. In sintesi: sulla strada dell’attrazione extraregionale, se l’Azienda di Careggi mirerà a conquistare appieno il ruolo di ospedale di alta specializzazione, in sinergia con l’Asl centro; la Fondazione rafforzerà ancora di più la vocazione di laboratorio e l’attività di ricerca.
Il voto sulle determinazioni ha visto i commissari di maggioranza (Scaramelli, Bambagioni, Ciolini, Giovannetti, Sostegni e Spinelli, tutti del Pd) optare per la fiducia e quindi esprimersi a favore, mentre i commissari di minoranza (Mugnai, Fi; Quartini, M5s; Sarti, sì Toscana a sinistra; Vescovi, Lega nord) dare voto contrario. Un no riferito non alle persone, come hanno sottolineato in dichiarazione di voto, ma così motivato: secondo il vicepresidente Stefano Mugnai siamo di fronte ad una nuova occasione persa, che si traduce nella mancata volontà di introdurre elementi di novità nel sistema della sanità toscana.
Anche Andrea Quartini ha motivato il voto contrario per contestare le scelte politiche, in tema soprattutto di ristrutturazioni e ridimensionamento delle professionalità. Sulla stessa lunghezza d’onda Manuel Vescovi, per sfiducia alla Giunta Rossi e Paolo Sarti, per mancanza di rinnovamento e per non condivisione della riforma sanitaria nel suo insieme.
Enrico Sostegni (Pd), invece, dopo aver ricordato che stiamo dando un parere su dei professionisti, ha sottolineato che in fase di riorganizzazione è importante puntare su figure che già hanno dimostrato capacità e risultati. Il nostro sì guarda alle professionalità, alle competenze e ai risultati ottenuti, ha precisato il presidente Scaramelli, cui si è unito anche Paolo Bambagioni, in dichiarazione di voto, chiedendo un incontro specifico, per confrontarsi sulla riorganizzazione di queste importanti aziende: "conclusione delle due audizioni che hanno portato al rinnovo dei vertici della Sanità Toscana e alla luce del dibattito che è seguito al voto negativo da me espresso in Commissione Sanità sulla nomina del direttore proposto per l’Area vasta sud-est ci tengo a fare alcune precisazioni. La nuova legge regionale prevede che la nomina ufficiale dei nuovi direttori delle Asl passi da un’audizione in Commissione Sanità; quest’ultima è tenuta a esprimere un proprio parere sui candidati e riveste quindi un ruolo specifico: se questo viene meno le audizioni diventano solo un pro forma.
Ho voluto pertanto esercitare questo ruolo, dando un’indicazione di carattere politico a chi ha il potere di firmare i decreti. Credo che proprio sul piano politico si sia persa un’occasione per dare un segnale di rinnovamento nell’ambito del sistema sanità, troppo chiuso in se stesso e dove c’è sempre stato poco ricambio al vertice. In questa ottica di ricambio ho notato che Desideri era l’unico che tecnicamente non poteva essere nominato: c’è un’indicazione a carattere nazionale, il decreto Madia che regola l'uscita dalla Pubblica amministrazione per chi abbia raggiunto l'età della pensione: Desideri è l’unico che ha più di 65 anni e ricade pertanto nel decreto. In ultimo, visto che la nomina si basa su un rapporto fiduciario, ho votato a sfavore perché Desideri non gode della mia fiducia: è documentato che si è reso più sensibile alle pressioni politiche locali e meno a premiare il merito, una linea che va contro i principi di etica e trasparenza a me cari."
Nel corso dei lavori la commissione ha audito inoltre il Forum toscano delle associazioni familiari, il Forum Salute mentale e l’associazione “Io parlo”, in tema di sordità infantile e non solo, da cui nei prossimi giorni partirà un’azione di sostegno bipartisan.