Il Festival NON MOLLARE – Storie differenti, progetto speciale dell’Estate Fiorentina 2025 promosso dal Comune di Firenze e realizzato dai Chille de la balanza, entra nel vivo con un ciclo di appuntamenti intensi, poetici e profondamente attuali.
Tutti gli spettacoli – con inizio alle ore 21 – si svolgono presso San Salvi Città Aperta con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria: tel/whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it.
Dopo i Chille e il loro spettacolo sold out, arriva giovedì 4 settembre Letizia Fuochi con il suo concerto-spettacolo “L’Antidoto”. Con lei saranno sul palco Chiara Riondino – che la affianca alla voce e alla chitarra, il percussionista Ettore Bonafé e il chitarrista Francesco Frank Cusumano.
Riflettendo sul titolo del Festival “Non Mollare”, che suona come un invito, un auspicio, un presupposto, una prospettiva, Letizia Fuochi si è interrogata se abbia ancora un senso, oggi, inseguire fortemente un sogno puro ed ugualitario, partecipativo, progressista, pacifista, responsabile e comunitario. “Non solo ha un senso – risponde la cantautrice – ma è il senso del tutto e il nostro mestiere è trovarlo, restituirlo attraverso le storie nelle canzoni, quelle storie e vicende che compongono la Storia: noi abbiamo da tempo scelto da che parte stare, senza sforzo, necessariamente, naturalmente. Il problema è etico, politico – in senso alto –, esistenziale. Partendo da un’osservazione dei creatori del “Non Mollare” nel 1925, conclude Fuochi: “Non ci è concessa la libertà di parola? O meglio, dato che i suoi confini si vanno via via restringendo recintandoci in una riserva ‘indiana’, noi non solo la rivendichiamo, ma ce la prendiamo”!
Nel fine settimana, dal 5 al 7 settembre, il pubblico di San Salvi è invitato a un viaggio immersivo che mette al centro i corpi, le memorie e i sogni di figure simboliche e archetipiche, tra tragedia greca, mito, esilio e realtà capovolta.
Si parte venerdì 5 settembre alle ore 21 con lo spettacolo “Cantica Antigonae. Lamento per il corpo del nemico”, una produzione di Astràgali Teatro da Lecce. Nato da oltre due anni di preparazione attraverso diverse residenze internazionali e rappresentazioni site-specific in beni naturalistici, lo spettacolo scritto e diretto da Fabio Tolledi affonda le radici nel pensiero della filosofa spagnola Maria Zambrano e nella figura tragica e luminosa di Antigone, simbolo di pietas e di amore che resiste alla logica della vendetta.
Seppellita viva da Creonte, Antigone diventa voce di coscienza e invito alla responsabilità collettiva. Le musiche dal vivo di Mauro Tre e Roberto Gagliardi, insieme alle installazioni digitali realizzate con il contributo del Laboratorio di Realtà Virtuale e Aumentata del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, contribuiscono a creare un’esperienza coinvolgente e profondamente evocativa.
Il giorno successivo, sabato 6 settembre, un evento speciale: ritorna il Teatro del Lemming di Rovigo con “ATTORNO A TROIA_TROIANE”. Si tratta di un’esperienza davvero particolare: sono previste tre repliche alle ore 20.00, 20.30 e 21.00 riservate a soli sei spettatori ciascuna, con un rapporto 1:1 tra attrice e spettatore. In questo secondo capitolo del ciclo “Attorno a Troia”, il regista Massimo Munaro interroga il mito classico e la sua eco nella storia contemporanea, mettendo al centro il tema della distruzione di una civiltà e dell’esilio.
Un rito teatrale intimo e profondo, che restituisce voce alle schiave troiane di Euripide e all’umanità intera, oggi più che mai divisa, smarrita, eppure ancora alla ricerca di senso. In un’epoca in cui i nazionalismi si risvegliano e la parola “guerra” si fa inquietantemente familiare, lo spettacolo invita a riscoprire la forza universale della cultura e dell’umanità.
Infine, domenica 7 settembre alle ore 21 è la volta di “ALICE, LA SIBILLA E LA REALTÀ ALLA ROVESCIA”, spettacolo di danza, parola e musica della compagnia Con.Cor.D.A./Movimentoinactor da Pisa. Diretta, coreografata e interpretata da Flavia Bucciero, in scena con un cast di artisti eclettici, l’opera immagina un incontro surreale tra Alice, la ragazza nata dalla penna di Lewis Carroll, e la Sibilla cumana, profetessa del mito. In un mondo che scorre al contrario, dove il tempo si piega e la realtà inganna, Alice interroga la Sibilla, e le risposte diventano danza, musica, visione. Uno spettacolo raffinato e polisemico, che intreccia ironia e sapienza, leggerezza e profezia.