Salvini in Toscana: e alla fine ci scappa lo scontro fisico

Rossi: “Ha diritto di parlare, ma lo combatteremo pacificamente”. Parrini: "Condanna netta. Ma da lui serie interminabile di provocazioni". Fattori: "Continua a seminare odio, i suoi comizi rappresentano la parte più violenta di questa campagna elettorale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2015 01:11
Salvini in Toscana: e alla fine ci scappa lo scontro fisico

Ieri nel corso del tour elettorale in Toscana del segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, era a Massa e Viareggio per dei comizi elettorali. E la protesta contro il leader della Lega è sfociata in scontri in piazza Garibaldi.

“Salvini è un provocatore, è un incendiario, cerca la provocazione volutamente. Propone soluzioni assurde a problemi reali. Attizza l'odio e la violenza. Bisogna stare attenti a non cadere nelle provocazioni. Ha diritto di parlare, ma anche noi abbiamo diritto di richiamarlo al senso di responsabilità e abbiamo anche il diritto di combatterlo pacificamente, perchè chi attizza odio e violenza deve essere combattuto dalle forze democratiche”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato ala rielezione, a proposito di quanto avvenuto ieri pomeriggio.

"Una volta si chiamano 'no-global', un'altra 'no-Expo', la volta dopo 'no-Salvini': cambiano i luoghi e l'obiettivo da prendere di mira ma questi personaggi sono sempre gli stessi: i no-cervello dei centri sociali". Così il candidato a vice-governatore della Toscana e capolista a Firenze per "Fratelli d'Italia - Liste civiche con Girogia Meloni" Giovanni Donzelli, commenta a Calambrone (Pisa) al Green Park Resort insieme al candidato governatore Claudio Borghi e a Matteo Salvini.

"Il Pd della Toscana ribadisce di essere contro ogni tipo di violenza, e per questo condanniamo con forza quanto avventuno oggi a Massa e Viareggio. Allo stesso tempo pensiamo che la più netta condanna di episodi di questo tipo sia pienamente compatbile con il nostro diritto-dovere di continuare a criticare apertamente la totale mancanza di concretezza delle proposte di Salvini, e la sua tendenza a sostituire la civile discussione politica con una serie interminabile di provocazioni che mirano solo a sollevare inutili polveroni". Così il segretario regionale del PD della Toscana Dario Parrini commenta i fatti avvenuti.

"Proprio ieri Matteo Salvini ha chiamato i manganelli lamentando poca protezione da parte del Ministro Alfano, oggi, puntuali come un orologio svizzero, i manganelli dell'amico Alfano sono arrivati a Massa. Noi difendiamo il diritto di manifestare e anche di contestare chi, come Salvini, incita ogni giorno all’odio e alla guerra verso gli ultimi". Così il candidato alla Presidenza della Regione Toscana per Sì Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori.

"Ancora una volta Salvini riesce a far notizia per gli scontri e per le sue continue provocazioni. La violenza è da condannare senza esitazione, ma non meno gravi sono i temi che ogni giorno la Lega agita parlando agli istinti più bassi delle persone, svilendo questioni importanti e facendo della xenofobia il proprio marchio di fabbrica. Siamo rammaricati per gli incidenti e facciamo gli auguri di pronta guarigione ai manifestanti feriti. Ma ancor di più siamo rammaricati perchè domani si parlerà di questo e non della pochezza politica di Salvini che, di piazza in piazza, gira l'Italia sperando nelle contestazioni e nella reazione delle forze dell'ordine.

Saranno i Toscani, con il voto del 31 maggio, a mettere alla porta Salvini e le sue proposte fasciste e xenofobe: non c'è spazio, nella nostra tradizione di accoglienza e progressismo, per chi predica l'odio e l'intolleranza". Lo afferma la senatrice di SEL Alessia Petraglia, in provincia di Massa-Carrara per una serie di iniziative elettorali con il candidato alle elezioni regionali per Sì-Toscana a Sinistra Loreno Vivoli.

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