Sacchi: “Un onore lavorare per la Giunta Sala a Milano”

Il sindaco Nardella: ”Felice per la nomina”. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (SPC): "Molte le questioni da affrontare"

Redazione Nove da Firenze
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09 ottobre 2021 19:29
Sacchi: “Un onore lavorare per la Giunta Sala a Milano”

“Sono felice di questa nomina e ringrazio il sindaco Beppe Sala per aver riposto la fiducia nella mia persona. Lavorare per Milano, la mia città, nei prossimi anni sotto la guida del sindaco Sala, sarà un onore e motivo di orgoglio”. Lo ha detto l’assessore Tommaso Sacchi dopo la nomina ad assessore alla Cultura conferitagli dal sindaco di Milano.

“Ringrazio il sindaco Dario Nardella per avermi dato la possibilità di costruire insieme a lui un progetto politico e culturale straordinario e in continua evoluzione - ha continuato Sacchi -. È stato un privilegio essere al servizio di Firenze, città che non dimenticherò mai, e promuoverne senza sosta la cultura e le reti internazionali. Ho avuto dal sindaco Nardella un incarico importante, che mi ha dato tanto e che ho affrontato con grande impegno”.

“Il mio lavoro per Milano inizierà appena si insedierà la nuova giunta - ha aggiunto l’assessore - e sono pronto a raccogliere le sfide del nuovo incarico. Affronterò questo nuovo impegno con entusiasmo, ma con la consapevolezza che avrò molto da imparare. Spero di essere all'altezza". "Ho sentito nelle scorse ore il sindaco Sala e gli ho dato la mia massima disponibilità per una partenza immediata al servizio della città - ha concluso Sacchi -. Il mio incarico di assessore a Milano arriva dopo un’intensa esperienza politica e amministrativa a Firenze e rappresenta senza dubbio un ulteriore tassello del progetto di unione e collaborazione tra le due città, così come i sindaci Sala e Nardella si sono detti a più riprese e anche nei colloqui più recenti”.

“Sono felicissimo per la nomina di Tommaso ad assessore alla cultura del Comune di Milano. Una scelta che considero frutto della solida amicizia e collaborazione tra le due città e tra me e il sindaco Beppe Sala, e che sarà senza dubbio destinata a rafforzare il nostro asse politico e istituzionale nei prossimi anni”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella a proposito della nuova nomina dell’assessore a Cultura, Moda, Design e Relazioni internazionali Tommaso Sacchi ad assessore alla Cultura del Comune di Milano.

Approfondimenti

“Il fatto che un sindaco così autorevole come Sala e di una città così importante come Milano abbia scelto un giovane amministratore di Firenze - continua Nardella - in un incarico complesso e rilevante è per me motivo di orgoglio e di riconoscimento per i risultati culturali raggiunti dalla mia giunta e dalla città in questi anni. Sul piano personale non posso che gioire per la crescita professionale e politica che l’assessore Sacchi sta facendo, dopo aver dimostrato di essere una figura di punta della classe dirigente di Firenze, portatore di idee, metodi e relazioni innovativi e vincenti.

Per questo lo ringrazio con tutto il cuore per il lavoro svolto al servizio della cultura con passione e impegno”. “Il nostro rapporto personale e politico non solo non diminuirà - prosegue il sindaco -, ma crescerà nei prossimi anni nell’interesse delle nostre due città. Questa nomina non cambierà infatti di una virgola la politica culturale fiorentina di cui mi farò personalmente e direttamente carico mantenendo le deleghe della cultura, della moda e delle relazioni internazionali e rafforzando la struttura tecnica dell’assessorato che già da ora si potrà avvalere di due nuove dirigenti, dottoressa Maria Teresa Timpano e dottoressa Marina Gardini, che lavoreranno sotto la guida della dottoressa Gabriella Farsi”.

“Rivolgo infine al mio amico e collega Sala e alla sua nuova giunta un grande in bocca al lupo - conclude Nardella - certo del successo che avranno in questo secondo mandato alla guida di una grande capitale europea come Milano”.

"Ovviamente alla persona di Tommaso Sacchi auguriamo buon lavoro e riconosciamo grande correttezza nell’aver risposto in questi due anni alle numerose questioni sollevate: dal Maggio agli appalti nelle biblioteche, dalle scelte di fondo per le politiche culturali cittadine al rapporto tra servizi pubblici e mercato privato.

Alla Giunta e al Sindaco - spiegano Palagi e Bundu di Sinistra Progetto Comune - vogliamo però ricordare che se i mandati elettorali e le nomine passano, la città resta, specialmente per chi ci lavora e vive quotidianamente.

Tante sono le questioni non risolte e i problemi che ci era stato garantito sarebbero stati affrontati. A una situazione già complicata dal pensionamento del personale e dall’assenza di adeguati livelli occupazionali, ora si aggiunge un cambio di scelte di governo.

Le deleghe tornano in mano al Sindaco, con un rafforzamento delle strutture che ci immaginiamo non passerà da concorsi pubblici, visti i tempi urgenti che la situazione richiede.

Vogliamo garantire a tutte le lavoratrici e ai lavoratori che eserciteremo tutta la pressione necessaria - concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune - per garantire che i danni di questa situazione siano il più limitati possibili, con gli strumenti a disposizione di un gruppo di opposizione".

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