Diverse amministrazioni locali e regionali hanno approvato o stanno per approvare mozioni per la rottura dei rapporti con lo Stato di Israele. Intendono così esternare il loro dissenso per il comportamento del governo in carica di quel Paese nei confronti degli abitanti della Striscia di Gaza.
Durante il consiglio comunale di ieri, il consigliere Palagi di Sinistra Progetto Comune ha presentato un ordine del giorno, che faceva seguito alle parole espresse in questi ultimi giorni anche da esponenti di governo della Regione Toscana, per chiedere all’amministrazione comunale di interrompere i rapporti con il governo di Israele, seguendo l’esempio anche di altri enti regionali a fronte della violazione in atto del diritto internazionale e del diritto umanitario nella striscia di Gaza.
Il gruppo del Partito Democratico di Palazzo Vecchio ha però chiesto al proponente di rinviare l’atto in commissione, mentre il nostro gruppo aveva proposto di sospendere il consiglio per prendersi nel consiglio odierno il tempo necessario per arrivare ad un testo condiviso, vista l’urgenza di prendere posizione con un atto di indirizzo votato dal consiglio comunale, quale organo autonomo rispetto alla Giunta.
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"Ci dispiace che il Partito Democratico di Palazzo Vecchio non abbia voluto dare seguito a dichiarazioni che ha fatto in Regione Toscana -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Per noi era giusto dare un segnale chiaro, viste anche le dichiarazioni del 2 giugno della Sindaca, contestualmente a quelle del Presidente della Repubblica. Interrompere le relazioni con lo Stato di Israele, come Città di Firenze, è urgente, quanto mettere una bandiera della Palestina su Palazzo Vecchio. Non ci pare che Emilia-Romagna, Puglia, Bari e Bologna abbiano aspettato. Perché noi non potevamo fare lo stesso?
Esprimiamo dispiacere per una scelta politica che come sempre costringe chi sta nelle istituzioni come forza di opposizione a fare i conti con un maggiore senso di responsabilità di chi sta al governo. Ringraziamo i movimenti e chi ogni giorno, da decenni, lotta per l'autodeterminazione palestinese, così come per la pace in Medio Oriente e la convivenza tra popoli. Sappiamo quanto sia importante il lavoro fuori dalle istituzioni: abbiamo scelto di ascoltare quello che il Partito Democratico ci ha detto in aula, parlando del rischio di vanificare quanto riconosciamo essere stato fatto in questo anno. Un giudizio pesante, ma anche un rischio che non volevamo correre".
“Apprezziamo la disponibilità a lavorarci che è arrivata in aula dal gruppo di AVS, ed abbiamo però poi altresì apprezzato il senso di responsabilità del consigliere Palagi, che alla fine ha deciso di accogliere l’invito della maggioranza a lavorarci congiuntamente in commissione per arrivare ad un voto favorevole -dichiara la capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re- Speriamo dunque di poterlo discutere presto nuovamente in aula, ma condividiamo il rammarico del proponente per la mancata approvazione oggi dell’atto”.