Rischio assembramenti: un invito a non buttare via la vita nella movida sregolata

Nel Chianti fiorentino prende il via un servizio di vigilanza per il rispetto delle regole nei luoghi e nelle sedi degli eventi estivi. A Livorno il sindaco scrive una lettera con cui consiglia ai giovani tra i 15 e i 25 anni di trovare altri modi di divertirsi che non siano lo sballo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2020 23:55
Rischio assembramenti: un invito a non buttare via la vita nella movida sregolata

Da stasera, in occasione dell’iniziativa serale "I martedì di Tavarnelle" e di altri eventi che si verificheranno nel corso dell’estate, è attivo un servizio di vigilanza, promosso e finanziato dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune, volto al controllo degli avventori e al rispetto delle misure anticontagio in linea con le disposizioni governative. Una costante presenza dei vigili giurati in piazza Matteotti e per le vie del centro storico di Tavarnelle e di tutti i luoghi in cui sul territorio di Barberino Tavarnelle sono in programma appuntamenti che prevedono un’affluenza da parte del pubblico assicurerà l’applicazione delle normative vigenti in materia di sicurezza quali il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina, anche in luoghi esterni.

Attraverso i volontari e i vigili giurati, incaricati dalla Pro Loco di Tavarnelle, il Comune provvederà alla distribuzione e alla consegna gratuita ai cittadini di mascherine chirurgiche.

“Ritroviamoci ma facciamolo con responsabilità e rispetto della comunità. Non è il momento di abbassare la guardia”. Con queste parole il sindaco, che ringrazia la Pro Loco per la preziosa collaborazione, lancia un nuovo appello ai cittadini perché continuino ad osservare scrupolosamente le azioni di prevenzione e contrasto al contagio. “Siamo felici di essere tornati a vivere, ad aver compiuto quel fatidico passo al di fuori della ‘clausura’, necessaria, del lockdown, la nostra quotidianità ha ripreso terreno ed è visibile sotto gli occhi di tutti: le nostre biblioteche, i nostri musei, i giardini pubblici, i monumenti del patrimonio storico-artistico di Barberino Tavarnelle, i luoghi della convivialità sono di nuovo fruibili, le famiglie sono tornate a mangiare fuori, le persone più anziane a farsi la piega dal parrucchiere, i bambini a giocare nelle piazze e nei parchi.

Riapertura e ripartenza di una comunità che ha raccolto i frutti di tanti sforzi compiuti nei mesi più duri dell’emergenza, caratterizzati da un alto rischio di contagiosità del Covid19. Il punto è che adesso non possiamo adagiarci o permetterci una disattenzione, come dimostra il fatto che ovunque, come anche nel nostro territorio, la curva è tornata a crescere. L’epidemia è tornata a diffondersi a livello nazionale, accompagnata da un non trascurabile incremento dei casi”.

La presenza del nuovo caso di contagio a Barberino Tavarnelle, rilevato alcuni giorni fa, spinge il sindaco a far leva ancora una volta sulla necessità di adottare comportamenti anticovid nell’interesse primario della comunità. E si rivolge a cittadini di tutte le età, soprattutto ai più giovani. “Abbiamo bisogno gli uni degli altri, della collaborazione di un’intera collettività per provare ad uscire da questo angosciante momento storico in cui il Covid non è affatto debellato.

Crediamoci ancora, mostriamo responsabilità civile attraverso il rigoroso rispetto delle regole che ora più che mai è necessario adottare per evitare di ricadere nel buio epidemiologico di cui tutti conosciamo bene gli effetti. Mostriamo consapevolezza sul senso di comunità e sul valore della convivenza, quel bene comune che costruiamo ogni giorno e coltiviamo con pazienza sul terreno della reciprocità. Facciamo in modo che l’obbligo della mascherina e della distanza sociale, fatta di metri, non diventi vuoto culturale ma continui ad essere soluzione e risorsa atta a recuperare quell’ossigeno sanitario e psicologico di cui non possiamo più fare a meno.

Ne va della vita e della dignità di tutto il genere umano”.

Anche Tiberio Corsi, presidente della Pro Loco, pone l’accento sull’importanza del servizio che monitora e previene la formazione di assembramenti di persone. “La presenza dei vigilanti – conclude - può aiutarci a ricordare il momento che stiamo vivendo e la fase di graduale e lieve riacutizzazione del contagio di cui occorre tenere massima attenzione”.

“Ciao, sono Luca Salvetti, sindaco di Livorno. Ti rubo qualche minuto per condividere con te alcune riflessioni che riguardano tutti noi, cittadini e istituzioni, e che credo siano di grande attualità”. Abituati ad avere contatti via social e whatsapp, sicuramente i giovani livornesi tra i 15 e i 25 anni apriranno con curiosità la lettera “di carta” che il primo cittadino ha voluto mandare loro, recapitandola nella cassetta della posta. Dopo il lockdown e durante il ritorno alla normalità post covid i giovani, a Livorno come nelle altre città, sono stati spesso al centro della discussione relativamente alla gestione della movida e del divertimento.

Rischio assembramenti, comportamenti sregolati e diverse altre questioni: il sindaco di Livorno ha voluto riflettere con loro attraverso una lettera personale inviata a ragazzi e ragazze livornesi dai 15 ai 25 anni. Al tempo dei social e dei gruppi Whatsapp una "missiva" può rappresentare una vera e propria novità capace di attirare l'attenzione dei giovani.

“L'idea parte dalle tante segnalazioni di movida serale chiassosa, scomposta e qualcosa di più, animata da ragazzi giovani e giovanissimi. Parte purtroppo anche dai numerosi incidenti stradali anche mortali che hanno scosso l'opinione pubblica in questi mesi, molti dei quali hanno alla base il consumo eccessivo di alcol”, ha affermato il sindaco presentando l’iniziativa, affiancato dall’assessore alle Politiche Sociali Andrea Raspanti.

La lettera è stata scritta con la Giunta e in collaborazione con l'educatore Giovanni La Sala, e sarà recapitata a 15 mila giovani livornesi, che potranno leggerla con i propri genitori. Parallelamente alla predisposizione della lettera, l’assessorato al Sociale e quello alle Politiche Giovanili hanno intrapreso una serie di iniziative tese a far soffermare sul tema del consumo di alcolici e sostanze stupefacenti , anche alla luce delle numerose segnalazioni di “disturbo della quiete” riguardanti il quartiere di Antignano, a sud di Livorno, e altre zone dove si radunano giovani e giovanissimi, come ha illustrato l'assessore al sociale Andrea Raspanti.

"Accanto alle iniziative di controllo e sanzione che, nelle settimane scorse, hanno portato al sequestro di vari scooter e che auspichiamo possano aiutare gli adolescenti e i loro familiari a prendere coscienza dei rischi connessi a certi comportamenti, abbiamo avviato un intervento preventivo grazie alla fondamentale collaborazione della Direzione di Zona Distretto della ASL e della Polizia Municipale" spiega l'Assessore Raspanti.

"Abbiamo previsto la presenza, nell'area della Baracchina Azzurra, da tempo punto di riferimento di centinaia di adolescenti e giovani, degli operatori di strada del progetto Okkio Bimbi che, forti di una lunga esperienza, possano studiare e comprendere le dinamiche sociali in atto, fare informazione e somministrare test etilometrici gratuiti per rendere consapevoli i ragazzi di un eventuale stato di alterazione prima che si mettano alla guida di un mezzo a motore" aggiunge.

"Voglio ringraziare la direttrice di zona, dottoressa Laura Brizzi, e la dottoressa Lucia Mancino del SerD per l'immediata adesione al progetto. Siamo di fronte a un fenomeno nuovo, che deve essere prima di tutto compreso e che coinvolge molti giovani e giovanissimi. Il consumo di alcolici è alto, diffuso ben al di là di gruppi specifici legati a condizioni socio-economiche svantaggiate. Ne sono protagonisti ragazzi che conducono vite assolutamente comuni, in famiglie comuni. Certi comportamenti non devono essere criminalizzati, come spesso accade, o derubricati come semplice problema di ordine pubblico. Devono essere compresi e contrastati con decisione ma anche con intelligenza. Come istituzioni non possiamo sostituirci alle famiglie, ma vogliamo ricercarne la collaborazione, sapendo che è in ballo la cosa più importante di tutte: la vita e la salute dei nostri figli".

In queste settimane, in strada sono presenti anche gli operatori del progetto regionale "Movida Sicura". Durante Effetto Venezia, invece, sarà presente un punto di ascolto al quale giovani e giovanissimi potranno fare riferimento per sottoporre segnalazioni e avanzare proposte.

“Dobbiamo ripensare ad un città che restituisca protagonismo ai giovani” dichiara la vicesindaca Libera Camici.

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