Riparte il turismo: buone le presenze per Pasqua

Elba, Firenze, Siena, Lucca e Grosseto tra le destinazioni top. Ma pesa l’incertezza internazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2022 20:08
Riparte il turismo: buone le presenze per Pasqua

Pasqua di turisti in Toscana, che già prima delle feste li vedi tornati ad aggirarsi, numerosi, per le città d’arte della regione. “Cultura e turismo sono ripartiti e sono tornati sulle prime pagine dei giornali” sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani, forte dell’evidenza ma anche dei primi numeri degli operatori.

Non ci sarà magari per Pasqua ancora il ‘tutto esaurito’; ma, nonostante l’incertezza dello scenario internazionale, l’occupazione media delle strutture dovrebbe attestarsi nella regione al 68,2 per cento e in alcune aree e in alcuni giorni avvicinarsi e raggiungere pure l’80 per cento.

I dati sono quelli di Toscana Promozione Turistica, raccolti dall’istituto regionale per la programmazione economica. Numeri incoraggianti, che trovano conferma nell’analisi del ‘sentiment’, ovvero delle opinioni e delle aspettative di un campione di operatori, effettuata dal Centro Studi turistici e che evidenzia una decisa ripresa di viaggi e soggiorni.

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“Un quarto degli italiani ha deciso di passare fuori casa la Pasqua, magari non nelle mete esotiche di un tempo ma in Italia. La ripresa del turismo culturale in Toscana è testimoniata dalle file ai musei – spiega il presidente Giani -. Gli Uffizi sono la struttura più visitata in tutta Italia, ma i musei che tornano a riempirsi non sono gli Uffizi di Firenze ed osserviamo lo stesso fenomeno in tutta la Toscana diffusa. Basta passeggiare nelle città d’arte o spingersi verso il mare, nei centri balneari di Versilia e Maremma, per rendersene conto. Accanto ai musei è ripartito anche il settore dello spettacolo dal vivo, nei teatri”.

Sono 550 mila i pernottamenti stimati per i giorni di Pasqua nelle strutture ricettive di tutta la Toscana: turisti ancora per lo più italiani (77,2 per cento delle presenze) ma con 125 mila pernottamenti comunque di stranieri attesi, in gran parte europei - come del resto è stato nel 2021 - con il ritorno però degli statunitensi. Tra le strutture intervistate, una su dieci dichiara la crescita degli americani: in aumento anche tedeschi, francesi, svizzeri e britannici. Turisti sopra la media regionale nelle città e nei centri d’arte (76,1 per cento di tasso di occupazione dei posti letto), le più penalizzate nei due anni di pandemia, e nelle località termali (72,9 per cento), turisti più in albergo (72,7 per cento) che nell’extra-alberghiero (62,8 per cento). Ma i flussi non sono trascurabili neppure in collina e campagna (63,7 per cento) e sulla costa (60,3 per cento). In montagna è occupato quasi un posto su due (45,8 per cento).

Le prospettive sono incoraggianti anche per maggio e giugno 2022: molti operatori, più di uno su due (il 62,7 per cento), si aspettano un ulteriore consolidamento della ripresa. Dati che fanno ben sperare. Irpet stima, nelle scenario migliore, che quest’anno si possano recuperare nove dei 17 milioni di presenze ufficiali che ancora separano la Toscana dal 2019, ovvero dai livelli pre-pandemia. L’anno scorso, nel 2021, ne erano già state recuperate 9,3 milioni rispetto al crollo di 26 milioni di presenze del 2020. Nel primo trimestre 2022 si registra anche un saldo positivo di 4.722 posizioni nelle attivazioni nette di lavoro, superiore significativamente rispetto a quello dell’anno precedente. Negli stessi tre mesi del 2020 ne erano stati persi quasi seimila.

Ma rimane l’incertezza sulle possibili conseguenze della crisi russo-ucraino: un impatto difficile da valutare, legato a tre fattori connessi tra loro e che nella peggiore delle ipotesi potrebbe sterilizzare la ripresa. Il primo è il clima generale di insicurezza e di incertezza economica. Il secondo è costituito dall’aumento dei costi di trasporto per il caro energia, che se persisterà anche nei prossimi mesi non potrà non avere riflessi sul costo degli spostamenti a lungo raggio intercontinentali e anche su chi si sposta nel continente con il mezzo proprio.

Gli europei hanno rappresentato nel 2021 il 32 per cento delle presenze turistiche in Toscana. Il terzo fattore di incertezza che potrebbe negativamente incidere sui flussi turistici è la ripresa dell’inflazione, che se perdurasse su questi livelli si tradurrebbe in una compressione sensibile dei redditi reali della grande maggioranza delle famiglie. Tutto questo al netto di un eventuale nuova emergenza autunnale sanitaria legata al Covid.

Siamo pronti per una ripartenza importante della stagione turistica”. Riccardo Lucchetti, center manager del Valdichiana Village, oltre 130 punti vendita e polo d’attrazione per gli amanti dello shopping tourism di qualità, considera il periodo delle vacanze pasquali, unitamente al ponte del 25 aprile e primo maggio “momenti propulsivi rilevanti per una ripresa dei movimenti turistici”. La previsione di Lucchetti trova riscontro nei dati diffusi da Toscana Promozione, raccolti da Irpet: turisti per lo più italiani, con il ritorno, in particolare, di statunitensi, tedeschi, francesi, svizzeri e britannici. Dopo la significativa fase di contrazione dovuta all’emergenza pandemica e alla crisi internazionale tuttora in corso, coincidenti con un evidente calo dei consumi, l’auspicio è insomma quello di vedere la luce fuori dal tunnel.

Da parte nostra – evidenzia Lucchetti – confermiamo il massimo impegno, con l’attivazione di azioni virtuose che partono da una proposta di shopping sempre rinnovata e di qualità a prezzi scontati, a forme di cultural entertainment di livello e compatibili con le corrette esigenze di distanziamento sociale, fino al supporto alle varie attività di promozione del territorio”. Gli ultimi esempi di queste attività sono “Women: un mondo in cambiamento” la mostra fotografica di National Geographic, ospitata in contemporanea dai cinque centri dello shopping del gruppo Land of Fashion, nella Piazza Maggiore del Valdichiana Village fino al 19 giugno.

Non solo: alcuni giorni fa, alla Bit di Milano, uno dei principali appuntamenti fieristici a livello internazionale, è stato presentato, nello stand di Toscana Promozione Turistica, il trailer del progetto video «In Valdichiana», racconto viaggio a puntate dei sette comuni della Valdichiana aretina, prodotto e finanziato proprio da Valdichiana Village.

L’attenzione verso il dialogo e il supporto al turismo dell’intero territorio della Valdichiana, “si sostanzia inoltre – aggiunge il marketing manager Enrico Bracciali attraverso una rinnovata sinergia con numerosi e qualificati partner territoriali e non solo, che vedono nella nostra struttura, complici le migliaia di presenze, riferimento irrinunciabile per la promozione congiunta”.

Con l’apertura del giorno di Pasquetta dalle 10 alle 20 e con lo stesso orario il 25 aprile e il primo maggio, Valdichiana Village torna ad essere centrale nella scelta di shopping e relax di tanti turisti provenienti dalle regioni limitrofe, con la previsione di una ricaduta importante su tutto il territorio.

Il nostro welcome a visitatori e turisti per sabato 16, vigilia di Pasqua e nel giorno di Pasquetta – come anticipa Bracciali – sarà un gustoso cadeau, una delizia di cioccolata artigianale del punto vendita Stick House”. “Poniamo sempre grande attenzione alla qualità dell’accoglienza – conclude il direttore Lucchetti – non solo con servizi come la ricarica veloce per auto elettriche e un’organizzata area camper, ma anche con vantaggiose proposte di promozione, per una shopping experience di alto livello, confortevole e coinvolgente”.

La Pasqua riesce almeno ad addolcire un 2022 finora amarissimo per strutture ricettive, ristoranti e locali di Pisa e provincia. La guerra e l'aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia non fanno dormire sonni tranquilli agli operatori del turismo e ai pubblici esercizi, che vedono nel week-end pasquale soprattutto un segnale di speranza in grado di portare un pizzico di ottimismo per il futuro.

“Temevamo che la guerra fosse ancora più impattante sui flussi turistici” ammette il presidente ConfAlberghi Confcommercio Pisa, Roberto Tommasoni. “Per la prima volta dopo mesi invece vediamo finalmente segnali positivi. Le prenotazioni per le festività di Pasqua fortunatamente non mancano, sia da parte dei turisti italiani che stranieri. Parliamo di pernottamenti brevi, ma in linea con la media del periodo. Quello che ci preoccupa sono soprattutto i rincari. Per gli alberghi tutte le spese sono aumentate, e alla fine dell'anno andremo a pagare almeno il 50% in più di luce e gas e il 10% in più per le spese di lavanderia rispetto all'anno scorso. Con spese così alte, pur cercando di non ritoccare i prezzi, diventa difficile sopravvivere”.

Un quadro confermato dal presidente FederAlberghi Pisa, Andrea Romanelli: “Per Pasqua prevediamo un'occupazione dell'80-90% nelle strutture di Pisa e provincia, trainate dal turismo italiano e da un volume di prenotazioni in aumento anche da parte di visitatori stranieri. Ci prendiamo i numeri positivi di questo aprile ben consapevoli che continueremo a navigare a vista. Mancano infatti le prenotazioni di medio e lungo periodo, con l'estate e l'ultimo trimestre 2022 che restano ancora un punto interrogativo. Gennaio e febbraio sono andati persi e speriamo davvero di ricominciare a lavorare seriamente, anche auspicando un definitivo abbandono delle misure restrittive a partire dal 1 maggio”.

Dopo mesi di lockdown e restrizioni, dove delivery e asporto hanno rappresentato le uniche occasioni di lavoro per molti locali, tornano a riempirsi le tavole dei ristoranti per il pranzo di Pasqua. “Poter tornare ad accogliere i clienti per Pasqua dopo due anni ci permette finalmente di respirare un'aria di normalità” afferma la presidente di ConfRistoranti Confcommercio Pisa Daniela Petraglia. “Il 2021 è stato un anno nero per i ristoranti pisani, con la chiusura di 243 imprese di ristorazione a Pisa e provincia e quasi 1.000 attività in tutta la Toscana. Nonostante l'incertezza portata dalla guerra e i rincari sempre più gravosi speriamo davvero che il peggio sia alle spalle. Le prenotazioni di questi giorni ci portano ad essere ottimisti, l'atmosfera spettrale che circondava la città sta lasciando il posto a un flusso sempre più consistente di persone e turisti e speriamo che il trend continui anche nei prossimi mesi”.

“Le presenze in aumento registrate già dallo scorso week-end ci fanno ben sperare” conferma il presidente Fipe Confcommercio Pisa Alessandro Trolese. “Purtroppo vivremo una ripresa a piccoli passi, condizionata dall'assenza del turismo russo e ucraino e dal nuovo lockdown imposto in Cina che frenerà ulteriormente gli arrivi. Dovremo contare soprattutto sulla domanda interna, che rischia di essere insufficiente per fronteggiare i rincari con cui titolari e gestori di bar e locali fanno i conti dall'inizio dell'anno. Parliamo di bollette di gas e luce salite fino al 50%, e dei prezzi di prodotti alimentari e materie prime aumentati in media del 25%. In questo contesto incerto e complicato è davvero difficile tenere in piedi un'attività”.

Più di uno su due (56%) trascorrerà Pasqua e Pasquetta a casa in compagnia di amici e parenti. Covid, guerra e rincari sono fattori che pesano sulla libertà di movimento dei toscani che sceglieranno un ponte di Pasqua all’insegna della prossimità. A rivelarlo sono i risultati del sondaggio online proposto da Coldiretti Toscana in vista delle festività pasquali secondo cui solo il 5% andrà all’estero. Il 3% che ha risposto al sondaggio visiterà invece una città d’arte.

“Dal sondaggio emerge una chiara tendenza a voler passare questa prima Pasqua post-Covid in famiglia mentre una percentuale attorno al dieci percento punterà sulla tradizionale gita fuori porta al mare o in montagna considerata una soluzione per chi non vuole rinunciare a stare all’aria aperta senza pesare però troppo sul bilancio. – spiega Luca Serafini, Presidente Terranostra Toscana – Tra le mete più gettonate e richieste c’è sicuramente l’agriturismo che sta vivendo un inizio di stagione a due volti: molto bene quello della ristorazione a km zero con le strutture che si dirigono verso il tutto esaurito per pasqua e pasquetta, inferiore invece alle aspettative per quanto riguarda i pernottamenti con una struttura su tre con ancora disponibilità”.

Secondo una stima di Coldiretti saranno 120 mila coloro che pranzeranno tra Pasqua e Pasquetta in una delle oltre 3.500 strutture agrituristiche regionali autorizzate alla ristorazione o alle degustazioni per un fatturato che oscillerà tra 5 e 6 milioni di euro. “La ristorazione tipica, a km zero, che valorizza i prodotti del territorio e delle aziende agricole – analizza ancora Serafini – consumata in un contesto di libertà, natura e di tranquillità rappresenta il valore aggiunto della proposta dei nostri agriturismi la cui offerta in questi anni è molto cresciuta e maturata”.

Il periodo pasquale, e più in generale tutto il secondo trimestre dell’anno tra aprile, maggio e giugno, rappresentano un momento importante della stagione per gli agriturismi toscani con oltre 340 mila arrivi (dato pre-Covid) di cui quasi 200 mila di soli stranieri per un fattura complessivo di circa 20 milioni di euro. “Questo ponte pasquale – conclude Serafini – rappresenta il primo vero test della prima stagione post emergenza sanitaria che sarà ancora, in attesa dei turisti stranieri, nel segno degli italiani e del turismo di prossimità”.

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