Rinascente di Firenze: applicati contratti di lavoro illegittimi?

Rossi: "Grande attenzione della Regione per la Breda e lo sviluppo ferroviario". A Forte dei Marmi nuova tappa di "Giovanisì in tour"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2014 22:41
Rinascente di Firenze: applicati contratti di lavoro illegittimi?

Nel punto vendita della Rinascente opera una azienda in appalto delle pulizie che applica contratti collettivi di lavoro non legittimi e dichiarati non applicabili dalle leggi. Nel punto vendita Rinascente di Firenze questo accade da parte di aziende fornitrici di servizi di pulizia. “Le aziende committenti devono essere più vigili nel rispetto delle leggi avendo queste ultime anche una responsabilità in solido in qualità di committenti" Dice Maurizio Magi della Filcams CGIL, che auspica che la nostra richiesta di messa a norma di tale situazione sia approntata velocemente e che Rinascente meglio controlli i loro fornitori di servizi. ” La qualità della occupazione e il rispetto dei diritti del lavoro, conclude Maurizio Magi, non possono essere un optional, non si possono peggiorare le condizioni salariali e normative dei lavoratori e lavoratrici.”

La Rinascente smentisce la notizia il 16 luglio

"Intorno alla vicenda Breda si deve creare un grande polo di impegno e vigilanza composto da istituzioni, sindacati e parlamentari per osservare il processo di avanzamento delle proposte da parte delle grandi imprese multinazionali che hanno dichiarato interesse all'acquisizione" ha dichiarato stasera il presidente Enrico Rossi al termine di un incontro in Comune con la Rsu aziendale, il sindaco Samuele Bertinelli e la presidente della Provincia Federica Fratoni. "Noi chiediamo con forza che venga mantenuto il peso produttivo e occupazionale di una realtà come quella della Breda di Pistoia – ha aggiunto -.

La Toscana si presenta con le carte in regola, grazie ad una politica ferroviaria di investimenti importanti, non ultimo quello concertato con il governo per il raddoppio della Lucca-Pistoia, dove metteremo oltre 200 milioni e altrettanti ne aspettiamo dal governo stesso. Vogliamo per questo garanzie da Roma di un futuro di progresso e non di regresso. La Breda è un'azienda vitale, che ha committenze e che ne potrà avere ancora in futuro". "L'idea – ha concluso Rossi – è quella di farci sentire e abbiamo concordato con i sindacati e le istituzioni locali una serie di iniziative capaci di dare un segnale unitario, forte di attenzione anche a livello nazionale"." Non sarà una rivoluzione ma di sicuro è un'opportunità per avvicinare i giovani al mondo del lavoro in una fase che vede, in Toscana, circa 100 mila ragazzi sotto i 30 anni senza un'occupazione, 20 mila dei quali completamente scoraggiati e circa 30 mila registrati ufficialmente come Neet, ovvero fuori da un percorso di studio, formazione o lavoro".

Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha ricordato l'avvio del progetto Giovanisì che ha fatto da apripista, con l'idea dei tirocini retribuiti, ad iniziative come l'europea Garanzia Giovani che, dal primo maggio scorso è partita in tutta Italia e, in Toscana, si integra e viaggia in parallelo alle misure già esistenti. "Siamo stati i primi a partire – dice Rossi – e ci piacerebbe, per questo, poter segnare un punto in più. Di qui l'appello alle imprese più dinamiche, quelle che sono cresciute nonostante la crisi, perchè scommettano sui giovani, sull'innovazione di cui sono portatori e si mettano intorno un po' di ragazzi.

Diventeranno così un modello in grado di dare un segnale a tutto il sistema produttivo toscano". Rossi si è rivolto così alle circa 60 aziende, fra le più dinamiche ed innovative, invitate a Palazzo Strozzi Sacrati per un approfondimento su Giovanisì e Garanzia Giovani. Con lui gli assessori alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini e all'istruzione, formazione e ricerca Emmanuele Bobbio, oltre ai tecnici responsabili del progetto Giovanisì. Alle aziende sono state illustrate le opportunità offerte da Garanzia Giovani specificamente per le imprese: i bonus occupazionali per le nuove assunzioni, gli incentivi per l'attivazione di tirocini, gli incentivi per l'attivazione di contratti di apprendistato.

Tutto questo, è stato ribadito, in parallelo alle iniziative già in piedi da anni, come i tirocini non curricolari che la legge regionale prevede siano retribuiti (per i quali la Regione contribuisce per 300 euro su un totale di 500 euro lordi) e mette a disposizione incentivi per chi, alla fine, i tirocinanti li assume. A sintetizzare il complesso delle misure messe in campo per favorire un rapporto fra giovani e lavoro stato l'assessore Simoncini, che ha annunciato fra l'altro l'imminente pubblicazione del bando che offre alle aziende incentivi per l'assunzione a tempo determinato di giovani laureati o dottori di ricerca, interamente finanziato da risorse regionali, mentre per di Garanzia Giovani uscirà a breve il bando gestito da Inps. Formazione e istruzione più vicine al mondo del lavoro, insieme alle non sempre facili modalità di accesso agli incentivi e alla necessità di trovare forme di integrazione, nei bandi per incentivi regionali, fra sostegno agli investimenti delle imprese e necessità formative i temi principali emersi dai numerosi interventi. Alla richiesta forte di una formazione più in sintonia con i fabbisogni dei territori e dei distretti produttivi, la Regione sta rispondendo, ha ricordato Rossi, con una nuova legge sulla formazione che sarà pronta a ottobre e vedrà un cambio di competenze (dopo la fine delle Province passeranno interamente alla Regione), un meccanismo scientifico di previsione dei fabbisogni formativi, una regia più rigorosa delle iniziative e incentivi alle agenzie formative sulla base della capacità di creare effettiva occupazione. L'assessore Bobbio ha anticipato, su questo fronte, il progetto, cui si sta lavorando, per realizzare poli tecnico-professionali dove interagiscano scuola, agenzie formative, imprese, per rafforzare a stretto contatto con i territori, la cultura tecnico professionale oggi troppo trascurata.

Lo stesso obiettivo che si cercherà di raggiungere potenziando i corsi ITS, cioè l'istruzione tecnica post diploma. "Quella che la Regione sta mettendo in campo è una tabella di marcia serrata di impegni e opportunità - ha osservato in conclusione Rossi - che ha rinnovato l'appello alle aziende a fare squadra, sottolineando l'interesse e la sensibilità per questi temi manifestata dai numerosi interventi".Appuntamento a Forte dei Marmi lunedì 7 luglio per la terza tappa (dopo Pisa e Arezzo) di Giovanisì in tour, il viaggio del presidente della Regione Enrico Rossi sul territorio toscano per raccogliere nuove idee, spunti e suggerimenti ed aiutare i giovani toscani nel percorso di conquista della loro autonomia. Le tre parole chiave della tappa di Forte dei Marmi, oltre a #Giovanisì, saranno: #Turismo, #TerzoSettore e #Territorio.

Durante l'incontro ogni partecipante potrà esprimere in 2 minuti (Pitch) proposte, idee o criticità su questi temi: il presidente Rossi proverà a rispondere agli interrogativi e alle critiche, dando priorità all'ascolto. "Come tutti i progetti anche Giovanisì, per essere efficace, deve essere costruito insieme a chi lo userà", sottolinea il presidente Rossi. "E' per questo che a tre anni dall'avvio abbiamo pensato fosse giusto andare a cercare i giovani, e chiedere il loro punto di vista, le idee e le proposte per il futuro ed affrontare con loro le criticità.

Mi aspetto cose importanti da questi incontri sul territorio, perché Giovanisì continua ed è un modo concreto per assicurare ai giovani dei veri diritti". L'incontro si svolgerà dalle 21 alle 23 presso la spiaggia attrezzata comunale di Levante (tra il Bagno America e il Bagno Piero), in via Arenile 1/B. L'ingresso è libero con iscrizione obbligatoria, inviando una mail a iscriviti@giovanisi.it. L'hashtag per seguire l'evento su twitter sarà #GiovanisìtourLU.

 Lo staff selezionerà da twitter 2 domande a cui il presidente risponderà durante l'incontro. Il progetto Giovanisì (www.giovanisi.it) giunto al terzo anno di esperienza, è un pacchetto di opportunità di livello europeo, finanziato da risorse regionali, nazionali e comunitarie. Oltre 400 milioni di euro e 110.000 giovani beneficiari del progetto. I destinatari diretti e indiretti sono i giovani dai 18 ai 40 anni per alcune delle opportunità elencate non c'è limite d'età per donne, svantaggiati e categorie protette.

Da maggio 2014 le misure del progetto Giovanisì sono state affiancate dalla Garanzia Giovani.

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