Rifiuti illegali: sequestrata azienda e fermate 6 persone a Prato

Sequestrata ditta fantasma al Macrolotto 2: nel soppalco dell’immobile 10 camere da letto e una cucina con fornelli alimentata da GPL

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 ottobre 2015 22:11
Rifiuti illegali: sequestrata azienda e fermate 6 persone a Prato

Nel corso della scorsa notte la Polizia Municipale ha condotto in porto un’importante operazione contro il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che ha portato al sequestro di un’azienda, di 13 tonnellate tra rifiuti e scarti tessili, e di un autocarro utilizzato per il trasporto illegale dei rifiuti. Nel corso dell’operazione sono stati fermati il titolare dell’azienda, un ventiquattrenne cinese, i due lavoratori, uno di etnia cinese e l’altro senegalese, risultati essere clandestini, che operavano all’interno di essa, e tre cittadini di etnia rom, uno dei quali minorenne, che si occupavano del trasporto e dell’abbandono dei rifiuti. Come ha ricordato il comandante Andrea Pasquinelli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta presso la Procura della Repubblica di Prato, l’operazione della Polizia Municipale, che ha visto impegnati sia il nucleo di Polizia Ambientale sia il reparto Motociclisti, rientra tra le attività investigative che erano state sollecitate dal Procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi fin dall’episodio delle Cascine di Tavola. Il Comando di Polizia Municipale, ha spiegato Pasquinelli, da giorni aveva avviato un’attività di osservazione avendo rivelato collegamenti tra i recenti abbandoni di rifiuti e un’ impresa posta in via Vannetti Donnini, con regolare attività di Commercio all’ingrosso di articoli tessili, scarti tessili e ritagli, iniziata solo lo scorso aprile.

All’esterno dell’azienda era stata accertata la presenza di numerosi sacchi di scarti tessili, analoghi a quelli abbandonati a Iolo nella nottata tra sabato e domenica appena trascorsi. È stata posta quindi in essere l’attività di osservazione in incognito da parte di varie pattuglie del reparto Motociclisti, coinvolte nell’indagine in quanto l’espandersi del fenomeno richiedeva l’impiego di risorse aggiuntive rispetto alla forze del nucleo di Polizia Ambientale, unità per sua natura composta da personale specializzato ma ridotto. Il giorno 14 ottobre i sacchi sono apparsi palesemente aumentati, tanto che, ipotizzando un loro illecito smaltimento, è stata incrementata la presenza sul luogo delle pattuglie della Polizia Municipale.

Alle ore 19.00, accertata presso l’azienda la presenza di un autocarro che stava caricando i sacchi dei rifiuti, è scattato il pedinamento dell’automezzo sul percorso di via dei Trebbi, fino confine comunale con Quarrata. Qui, presso il Ponte alle Caserane l’autocarro ha percorso una strada poderale senza sfondo, tornando dopo alcuni minuti sulla strada asfaltata, dopo aver effettuato l’abbandono dei rifiuti. La pattuglia, nel frattempo integrata dall’ulteriore presenza del responsabile del Reparto Pronto Intervento, ha provveduto a fermare i tre occupanti del veicolo di etnia rom da tempo stanziali sul territorio.

Uno dei tre è risultato minorenne e nei suoi confronti si è proceduto ai relativi atti alla presenza dell’esercente la patria potestà. È stato verificato l’avvenuto abbandono di circa 100 sacchi di scarti tessili (peso 3.150 Kg), già trasferiti presso la struttura della ASM. Contestualmente, è stato effettuato un intervento presso l’impresa, gestita da un ventiquattrenne di nazionalità cinese, dove è stata accertata la presenza al lavoro di un altro cinese e di un senegalese, entrambi sprovvisti di documenti, che sono stati accompagnati presso la Questura per il foto segnalamento e all’esito degli accertamenti risultati irregolari sul territorio nazionale. Al titolare cinese, fatto giungere sul posto, è stato sequestrato il fondo al cui interno erano stoccate numerose tonnellate di materiale tessile, costituito da scarti di lavorazioni tessili. Sono stati inoltre posti sotto sequestro circa 120 sacchi di scarti tessili accatastati all’esterno dell’edificio (circa 3.000 KG) pronti al trasferimento, e un container che si presume contenga altrettanto quantitativo di scarti (per un totale tra materiale abbandonato e stoccato di oltre 13 tonnellate).

È stata acquisita per il sequestro anche la documentazione presente all’interno dell’ufficio (in particolare appunti con cifre), nonché un PC, strumenti utili al proseguo delle indagini. Il veicolo con cui è stato effettuato il trasporto e l’abbandono è stato posto sotto sequestro preventivo ai fine della confisca, mentre i sacchi abbandonati sono stati posti sotto sequestro probatorio. Il sindaco Matteo Biffoni ha espresso “grande soddisfazione per la sensibilità dimostrata dal Procuratore della Repubblica e per il successo dell’operazione della Polizia Municipale nell’azione di contrasto all’abbandono illegale dei rifiuti che mette a rischio il decoro urbano e del paesaggio e che potrebbe causare anche danni ambientali”.

La Polizia Municipale ha sequestrato questa mattina un laboratorio al Macrolotto Due. Il capannone risultava affittato dal 2006 ad una ditta chiusa dal 2012. In realtà, dagli accertamenti è emerso che il proprietario riscuoteva l’affitto da un altro soggetto: un’attività imprenditoriale per la produzione di abbigliamento pronto-moda, peraltro mai registrata alla Camera di Commercio. All'interno una dozzina di persone, tutte di nazionalità cinese, lavoravano in pessime condizioni igienico-sanitarie e senza alcuna misura di prevenzione antincendio ed antinfortunistica.

Nessuno degli operai, inoltre, risultava assunto. L'immobile presentava un soppalco lungo l'intera parete perimetrale destra per una superficie complessiva di circa 130 mq. adibito ad uso residenziale. Si trattava praticamente di un vero e proprio grande appartamento su due livelli con una cucina dotata di tutto l'occorrente, compresi fornelli alimentati da GPL, e dieci camere da letto. Gli Ispettori del Lavoro hanno sospeso l'attività imprenditoriale. Sono stati, inoltre, confiscati i macchinari e una gran quantità di merce, sopratutto ritagli di lana e viscosa per la realizzazione di cappotti.

Impossibile al momento risalire al committente.

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