Riduzioni su direttissima e linea costiera: proteste per i disservizi

I Comuni avevano proposto alternative: “Necessario potenziare il trasporto sostituivo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 agosto 2023 23:50
Riduzioni su direttissima e linea costiera: proteste per i disservizi

I sindaci della Val di Bisenzio chiedono misure speciali per attenuare il pesante disagio provocato dal blocco totale dei treni sulla Direttissima fino al 3 settembre e dall’’interruzione del servizio durante la mattina e in cinque week-end a partire dall’11 settembre. Com’è noto il provvedimento di blocco del transito, sulla linea Prato-Bologna, parte da oggi ed è causato dai lavori di potenziamento e riqualificazione. Per i sindaci “i provvedimenti temporanei adottati non sono assolutamente sufficienti a fronteggiare i disagi e a garantire un servizio efficace”.

“Gli interventi previsti sono complessi e necessari e le nostre comunità si stanno prestando a enormi sacrifici - fanno notare Giovanni Morganti, Primo Bosi e Guglielmo Bongiorno - A fronte di una situazione così difficile la Regione e Trenitalia devono confrontarsi e ascoltare le necessità dei pendolari e delle nostre comunità per accompagnare il blocco dei treni con un potenziamento efficace del trasporto sostitutivo tra Prato, Vaiano e Vernio”.

Dai sindaci della Val di Bisenzio è già partito un messaggio molto concreto con richieste specifiche, indirizzato all’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Stefano Baccelli, che si è impegnato a fare una verifica con Trenitalia.

Cosa chiedono i sindaci? Prima di tutto di colmare il vuoto creato dalla cancellazione di ben due treni tra le 21 e le 23. Per questo si sollecita l’istituzione di una corsa bus che parta da Prato Centrale alle 22.40, in modo da consentire di raggiungere la Vallata a chi arriva da Firenze Santa Maria Novella con il treno delle 22.09 (è l’ultimo disponibile per Prato prima di quello di mezzanotte e 25). Da lunedì - fanno notare i primi cittadini – anche la corsa di Autolinee Toscane delle 22.30 per Castiglione dei Pepoli (non accessibile agli utenti FS) è stata anticipata alle 22.

La seconda richiesta dei sindaci è l’istituzione di una corsa, non prevista, da Vernio a Vaiano per le ore 6.30. Attualmente la previsione - inaccettabile per Morganti, Bosi e Bongiorno - è per un primo bus da Vernio alle 7.30 (così è impossibile raggiungere Firenze prima delle nove). Infine si chiede di mantenere l’autocorsa Prato Centrale-Vernio delle 19.10 (non prevista in questa fase) e di istituire una corsa da Vernio alle 15.35 per colmare l’assenza del servizio per due ore nel pomeriggio. 

Approfondimenti

Anche il Comune di Prato interviene, a fianco dei sindaci della Val di Bisenzio, per sottolineare i disagi che stanno affrontando i cittadini e pendolari pratesi. Disagi che riguardano non solo la Direttissima Prato-Bologna, ma anche quelli causati dal raddoppio del tratto Pistoia – Montecatini Terme sui collegamenti con Viareggio e Pisa. Il tutto unito alle consuete riduzioni di corse estive da e per Firenze, che causano, come testimoniano anche lettere di reclamo inoltrate per conoscenza al Comune, affollamento di utenti su alcune corse e il permanere di fenomeni di ritardo dovuti a motivazioni come “il ritardo nella preparazione del treno”, che per gli utenti del servizio risultano ancora più insopportabili se unite agli altri disagi.

Trenitalia ha messo in campo dei servizi sostitutivi su gomma, per ovviare sia ai lavori sulla Direttissima che a quelli sul tratto Pistoia – Montecatini Terme, i quali però, secondo l’assessore Flora Leoni che per il Comune di Prato sta seguendo da alcuni mesi le vicende, non si stanno rivelando sufficienti e soddisfacenti né per gli orari programmati e per i tempi di percorrenza eccessivamente lunghi.

“I problemi di questi giorni erano ampiamente prevedibili e si sarebbe potuto e dovuto provvedere diversamente – dice l’assessore al trasporto pubblico integrato del Comune di Prato, Flora Leoni – ne avevamo parlato lo scorso 12 aprile con Rete Ferroviaria Italiana, Trenitalia e la Regione Toscana prospettando soluzioni molteplici e diverse, ma non c’è stato modo di fare accogliere le nostre proposte. Nella letterà inviata ad aprile a firma dei sindaci di Prato, Cantagallo, Vaiano, Vernio e del presidente della Provincia, prospettavamo una modifica degli interventi sostitutivi già da giugno 2023, la suddivisione dei lavori in lotti funzionali più dettagliati anche in modo armonizzato coi progetti delle amministrazioni comunali per l’adeguamento dei piazzali esterni per favorire l’intermodalità treno – gomma, l’inserimento nel cronoprogramma dell’adeguamento funzionale della stazione di Prato Centrale (adeguamenti banchine, ascensori, etc), fino al potenziamento dell’offerta a partire dalla riattivazione del servizi.

Per la Direttissima inoltre, avevamo studiato e proposto un servizio ferroviario locale di collegamento Prato – Vernio, una vera e propria navetta, che sarebbe stato non solo sostenibile, ma anche una sperimentazione utile al futuro, soprattutto se integrato, a livello di nodi scambio (stazioni) e di tariffe con il trasporto pubblico locale su gomma. Il nostro territorio, con il Piano Strutturale appena approvato e con il documento per la Carbon Neutrality 2030, che arriverà a breve, deve infatti potenziare l’uso di mezzi alternativi al mezzo privato.

Crediamo che, nell’ottica del servizio pubblico, si possa e si debba garantire un servizio efficace anche nei momenti di difficoltà e di disagio temporanei, perché la garanzia del servizio è fondamentale per far sì che il cittadino scelga il mezzo pubblico al posto di quello privato e perché dobbiamo sostenere chi questa scelta l’ha già fatta. Confidiamo quindi che Trenitalia possa fare uno sforzo di miglioramento per il periodo che rimane, ridotto ormai nei tempi e quindi anche nei costi rispetto al totale, e soprattutto che, in accordo con la Regione Toscana, la stessa Trenitalia lavori da subito ad un miglioramento della situazione complessiva.

Questo nell’ottica sopra richiamata di dare alla città e al territorio i servizi necessari ad uno stile di vita più ecosostenibile, a sostegno di una tendenza di sviluppo ormai consolidata a livello nazionale e internazionale sulla quale occorrono da subito investimenti e parole chiare”.

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