Ribery e Castrovilli: due giocatori fondamentali per puntare ad un ritorno in Europa

L’inserimento del francese ex stella del Bayern Monaco e del giovanissimo centrocampista italiano ci fa ben sperare per una qualificazione all’Europa League del prossimo anno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2019 07:00
Ribery e Castrovilli: due giocatori fondamentali per puntare ad un ritorno in Europa

Quest’anno, calcisticamente parlando, noi che da sempre amiamo la Viola siamo convinti che ci sarà davvero di che divertirsi: l’approdo estivo dello svincolato Franck Ribery, stella assoluta del calcio mondiale che non ha certo bisogno di presentazione alcuna, e la bravura del giovanissimo Castrovilli, un 22enne italiano mezzala sinistra/trequartista che fino a qualche mese fa nessuno conosceva, ci permettono finalmente di sognare in grande.

L’Europa League 2020-2021 potrebbe davvero essere un traguardo alla portata del team allenato da Montella, ed ora proviamo a spiegarvi il perché. Iniziamo con il dire che il genio e la sregolatezza del francese ex Bayern Monaco, insieme a quel dribbling ubriacante e a quella visione di gioco a 365° gradi dell’ex promessa di Bari e Cremonese che di nome fa Gaetano, sono due opzioni (e che opzioni!) da “sfruttare” sapientemente al fine di cambiare il corso di tutte le partite, soprattutto le più complicate.

Il campionato italiano, si sa, non è tra i più spettacolari al mondo proprio perché alcune squadre, cosiddette più deboli, si presentano allo stadio Franchi facendo catenaccio ed impedendo di fatto di farci giocare. Grazie all’inserimento di questi due pilastri, saremo in grado di trovare più facilmente la via del goal anche quando il match sembra non girare per il verso giusto. Non ci credete? Proseguite nella lettura di quest’articolo e vi faremo cambiare idea.

Ribery: un campione umile che sa sacrificarsi per la squadra

Come accennato poc’anzi, grazie ai lampi di classe di Ribery ed all’estro di Castrovilli, la Fiorentina può tranquillamente pensare di fare il definitivo salto di qualità e qualificarsi per il prossimo torneo di Europa League. Questa competizione, molto affascinante poiché caratterizzata da partite mai scontate, è oggi alla portata del team di Montella che ha subito iniziato la stagione alla grande, pareggiando contro la Juventus - che sa di mancato trionfo visto il dominio netto in termini di occasioni - e vincendo con netto 3-1 in casa del Milan.

Questi risultati sono stati possibili grazie anche all’umiltà di un campione che sa sacrificarsi per la squadra rispondente al nome e cognome di Frank Ribery. Questa stella del firmamento pallonaro, di 36anni e non sentirli, si è messo fin dal primo giorno a disposizione dei Gigliati ed è diventato un faro ed un leader in grado di spronare i compagni soprattutto nei momenti di difficoltà. La sua classe cristallina ci permette poi di imbastire un tipo di calcio del tutto imprevedibile, che a Firenze non eravamo più abituati a vedere da tempo, fatto di precise verticalizzazioni e cambi di gioco da destra a sinistra e viceversa.

Insomma: la sua professionalità e le sue qualità sono un esempio per tutti e ciò non può fare che bene all’ambiente viola.

Castrovilli: la duttilità di un campioncino che si farà con il tempo

Tutti ora ne parlano e salgono volentieri sul carro del vincitore sostenendo che Castrovilli è il presente ed il futuro della Fiorentina. Troppo comodo diremmo noi, visto che molti opinionisti, appena giunto in ritiro, non si sperticavano certo a tessere le lodi in suo favore. Al di là di questo piccolo sfogo tipico di noi tifosi della Viola veri e veraci, siamo felici di constatare come la nostra giovane mezzala sinistra ed anche trequartista sia un giocatore duttile, i cui margini di miglioramento risultano essere ampi.

Solo 22 anni di età eppure egli è già in grado di offrire un importante contributo a centrocampo in termini sia di qualità che di quantità. Se Gaetano continuerà ad allenarsi e ad impegnarsi come sta facendo fino ad oggi, diverrà un campione in grado di infiammare la curva Fiesole alla stregua di giganti indimenticati come Rui Costa e Batistuta.

Solo il tempo dirà se questa nostra affermazione sia più o meno azzardata; intanto la sua bravura gli sta valendo tutte le attenzioni del caso da parte del tecnico della Nazionale italiana Roberto Mancini. E adesso diteci se l’Europa League vi sembra un sogno ad occhi aperti oppure una concreta possibilità!     

photo by Sven Mandel.

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