Consiglio regionale: un minuto di silenzio per ricordare Berlusconi

Lo ha proposto il presidente Mazzeo. Le parole del capogruppo di Forza Italia Stella. Siena: scoppia il caso Montanari

Redazione Nove da Firenze
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13 giugno 2023 18:06
Consiglio regionale: un minuto di silenzio per ricordare Berlusconi

Firenze – Prima dell’inizio dei suoi lavori, su invito del presidente Antonio Mazzeo, Il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio per ricordare la figura di Silvio Berlusconi, scomparso ieri all’età di 86 anni.

Berlusconi, ha ricordato Mazzeo, è stato “presidente del Consiglio dei ministri dal 1994 al 1995, poi dal 2001 al 2006 e infine dal 2008 al 2011, deputato per 5 legislature e senatore per due, compresa l'ultima, fondatore del Popolo della libertà e di Forza Italia, partito di cui è stato fino all'ultimo presidente, ed è stato un protagonista indiscusso degli ultimi 30 anni della storia del nostro Paese non soltanto dal punto di vista politico ma anche a livello imprenditoriale e sportivo”. Il presidente dell’assemblea, ha voluto ricordare le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha definito Berlusconi "un leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi".

“La sua morte – ha aggiunto Mazzeo - segna oggi la fine di un'era e la storia del nostro Paese si riscriverà tra il prima e il dopo di lui. Alla sua famiglia e alla sua comunità politica va un sentimento sincero di vicinanza e cordoglio”. Infine, il presidente ha ricordato che la seduta del Consiglio regionale programmata per domani “è cancellata, in modo da dare la possibilità di partecipare ai funerali di stato ai consiglieri”.

Dopo il minuto di silenzio in memoria di Berlusconi, ha preso la parola Marco Stella, presidente del gruppo di Forza Italia, per una breve intervento in suo ricordo, nel quale ha esordito ringraziando tutti i colleghi “per il segno di solidarietà dimostrato e per la decisione di mettere le bandiere a mezz’asta, senza che ci sia stato bisogno di una nostra richiesta formale”.

Stella ha ricordato di essere entrato in Forza Italia, “spinto dall’ammirazione per le parole con le quali annunciò la sua discesa in campo, perché parlava di sentimenti, speranze e futuro”. Ha aggiunto che Berlusconi “è stato un uomo straordinario, con una grande capacità di empatia, che aveva la capacità di metterti al centro del mondo e quella di ricordare tutto di chi faceva parte della sua comunità politica”. Stella ha definito Berlusconi “un innovatore, sia come imprenditore, come comunicatore, come uomo di sport e come politico.

Era un uomo libero di pensiero e di parole – ha continuato – con una grande capacità di immaginazione e la grande dote di saper realizzare ciò che immaginava”. Con l’editoria e la televisione, ha ricordato Stella, “ci ha resi più liberi e più informati” e in politica “ha introdotto una concezione diversa: non più lo Stato che comanda, ma l’individuo che può muoversi in un perimetro di libertà e che può coltivare e inseguire i suoi sogni”.

“Al centro della sua azione politica – ha sottolineato Stella – c’è sempre stata l’Italia e per noi è stato e resterà un punto di riferimento. Per me è stato un grande orgoglio averlo conosciuto e averlo incontrato molte volte. L’ho sentito anche poche settimane fa, prima delle elezioni amministrative, per le quali si interessava di ogni dettaglio”. Infine, guardando al dibattito politico attuale, Stella ha detto che “Forza Italia non si sposterà da dove si trova, potranno farlo i singoli che lo sceglieranno, ma il partito non tradirà i valori che Berlusconi ha insegnato a tutti noi”.

A Siena, il rettore dell'Università per Stranieri, Tomaso Montanari, si è rifiutato di esporre le bandiere a mezz'asta per la scomparsa di Berlusconi. "È vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l'Italia assai peggiori di come li aveva trovati", ha affermato tra l'altro.

"Decisione gravissima - commenta Stella - il professor Montanari lo rivendica con orgoglio e scrive che 'nonostante la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici, mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano'. Una scelta di disobbedienza alle leggi dello Stato, oltre che di assoluta mancanza di rispetto davanti alla morte di un uomo che ha fatto la storia di questo Paese". "Il comunicato stampa con cui il rettore Montanari annuncia la sua decisione - sottolinea Stella - è un atto di accusa verso Silvio Berlusconi, contenente giudizi temerari e calunnie, trasuda odio e disprezzo verso un uomo amato e stimato da milioni di italiani.

Dire queste cose nel giorno del lutto e del dolore, è indice di una mancanza di sensibilità che lascia sgomenti. Se il professor Montanari non tollera le leggi dello Stato, sia davvero coerente con sé stesso, e si dimetta dal prestigioso incarico che lo Stato gli paga lautamente".

“Non ci sorprende - dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano - sapere che il rettore dell'Università per Stranieri di Siena, Tommaso Montanari, abbia approfittato della morte del Presidente Berlusconi per salire nuovamente alle cronache a causa delle sue esternazioni e provocazioni.

Del resto, fino ad oggi, ci siamo accorti della sua esistenza solo quando ha infangato la memoria delle vittime delle foibe. Oggi cerca notorietà rifiutandosi di partecipare al lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi. Chissà se si è sentito una sorta di eroe moderno nel non listare a lutto una bandiera… Del resto, essere conosciuto solo per queste baggianate è un po' riduttivo per un Rettore che ambisce ad essere percepito come intellettuale, accademico e uomo di cultura…”.

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