Enrico Rossi: fuori del tutto dall'Aeroporto di Pisa

La Regione rinuncia a una quota nella compagine di Sat

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2014 14:53
Enrico Rossi: fuori del tutto dall'Aeroporto di Pisa

(DIRE) Firenze, 15 mag. - Fuori del tutto da Pisa, con cessione totale della quote in Sat. C'e' un nuovo colpo di scena nel risiko degli aeroporti toscani con la possibile fusione Pisa-Firenze, che da settimane oppone il presidente Enrico Rossi e i pisani contrari all'opa argentina, guidati dal sindaco Marco Filippeschi. La giunta, nell'ultima seduta di lunedi' scorso, ha varato una nuova delibera sull'adesione all'offerta pubblica d'acquisto di Corporacion America in Sat.

E la novita'- che la 'Dire' e' in grado di anticipare- riguarda la scomparsa della disposizione, contenuta nel precedente testo del 5 maggio, di far conservare alla Regione una quota nella compagine di Sat. Una postilla tutt'altro che formale. In effetti, a saltare e' il passaggio dove la Regione si impegnava al "mantenimento di una quota societaria che consenta la verifica del perseguimento dell'obiettivo di integrazione anche tramite la sottoscrizione di ulteriori accordi". L'obiettivo finale, il progetto di integrazione fra l'"Amerigo Vespucci" di Peretola (Firenze) e il "Galileo Galilei" di Pisa (garantendo al primo un segmento riservato ai voli in business class con rotte internazionali da city airport, e al secondo voli

intercontinentali con la presenza delle compagnie low cost) viene ribadito nella delibera. Ma senza piu' prevedere il paracadute diuna quota di palazzo Strozzi-Sacrati in Sat. Allo stesso tempo, viene confermato che il consiglio regionale dovra' chiarire -nell'autorizzazione alla giunta regionale a vendere le azioni dell'hub pisano- come rispettare il patto parasociale sottoscritto nel 2013 e valido fino al mese di luglio del 2016. Una cautela, o meglio un uno-due, legato alla volonta' della giunta di chiudere la partita col via libera politico del consiglio.

E dunque parare il colpo dopo l'avvertimento lanciato la scorsa settimana dal presidente del patto fra i soci pubblici Marco Filippeschi. Il sindaco, al culmine dello scontro con Palazzo Strozzi Sacrati, aveva prefigurato la possibilita' di avvalersi della clausola contenuta nel capitolo 9, ovvero di far scattare una penale per inadempienza pari al 25% del valore della capitalizzazione di Borsa della societa'. Il pericolo per la Regione e' di essere chiamata a sborsare una cifra attorno ai 34 milioni di euro a

titolo di indennizzo. Intanto, Filippeschi ieri sera in un'intervista a "50 Canale", ha chiesto al presidente della Regione Enrico Rossi di esprimersi in maniera vincolante affinche' la pista dell'aeroporto diPeretola, una volta ampliata, sia lunga 2.000 metri e non 2.400 (ipotesi sostenuta da Enac) per evitare una "concorrenza negativa" fra i due scali toscani: "La Regione e il Governatore, che avevano attaccato duramente in passato l'ipotesi di una pista di 2.400 metri per il 'Vespucci' di Firenze, prendano una posizione chiara e chiedano al socio privato di correggere quella previsione, negativamente competitiva con Pisa, tornando ad un master plan con pista di due mila metri, dopodiche' chiami ad esprimersi su questo piano anche il Ministro delle Infrastrutture Lupi e la stessa Enac".

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